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Svevo-Schimtz Saggista

La mia tesi affronta la divisione per temi principali delle opere cosiddette minori di Svevo: saggi e articoli.
Tali opere, anche se non hanno raggiunto il successo della Coscienza di Zeno, accompagnano l’autore per tutta la sua vita fin dalla giovinezza, in cui ha iniziato a cimentarsi nelle opere teatrali. Nei primi due capitoli ho messo in evidenza la versatilità dello scrittore che, pur trattando svariati generi, riesce ad esprimere idee, talora, celate all’interno della scrittura, altre volte, invece, esplicitate fin dal titolo.
Nei saggi critici, negli scritti per conferenze, negli articoli per l’«Indipendente» triestino, il titolo, chiarisce subito il tema che si sta trattando, mentre, nelle commedie i “topoi” sono sottesi a ogni singolo personaggio e a ogni singola azione, da cui trapela il carattere dei protagonisti dei romanzi. Partendo dal naturalismo di Zola, attenendosi alle teorie psicanalitiche di Freud, Svevo rivela la sua personalità tormentata.
Il mio lavoro scende nel profondo della sua nevrosi che si rispecchia nei personaggi: un nevrotico combattuto tra due esistenze differenti, quella reale di Ettore Schmitz, che attinge il benessere finanziario; quella immaginaria, che si immerge nell’inconscio, scavando tra i ricordi infantili rimossi, attraverso la scrittura, che si dimostra essere la sua salvezza, come ho concluso alla fine della tesi.

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2 Introduzione Ettore Schmitz, con pseudonimo Italo Svevo, oltre alla stesura dei romanzi si occupa anche di saggi ed articoli di giornale, oltre che di commedie. Tutta la sua vita sarà impegnata dalla letteratura, dalla scrittura e Svevo non troverà mai una soddisfazione completa, un appagamento. Scriverà, fino alla fine dei suoi tempi. Oltre ai vari stili e generi letterari, attua una sperimentazione di tematiche e di argomenti trattati, molto varia. Una mente come quella dell’autore non si accontenterà mai e cercherà sempre di analizzare teorie, farne delle proprie, con lo scopo di trovare un pensiero unico da seguire. I suoi studi non sono legati ad una sola materia. Spicca la filosofia, l’arte, la scrittura, la poesia, il teatro, il giornalismo e la psicoanalisi. Inoltre, le menti che cita sono per lo più tedesche oltre che francesi ed italiane. L’istruzione in Germania rappresenta per lui soprattutto un impedimento quando è costretto a vivere nella città di Trieste, con la sua brama di scrittore. Il suo italiano risente degli influssi stranieri, crea lo pseudonimo per prendere consapevolezza delle sue radici che lo rendono fedele a più culture. Proprio queste differenze che provocano in lui tanto risentimento, desidera comprendere interamente e senza pregiudizi. Accanto a quello che impara a conoscere, c’è anche l’esperienza nuova che affascina Ettore. Le terre, come l’Inghilterra che, grazie alla sperimentazione sul luogo, impara a vivere a pieno, descrivendone le caratteristiche negli articoli e nei saggi su Londra. Esplora il noto ma anche l’ignoto. Ignoto espresso sotto forma di teoria, che prenderà piede nella sua mente. Esplora il suo essere, servendosi anche degli studi di Freud, che poi abbandona. Tutte le sue opere sono una sorta di prodotto della comprensione in particolare di sé e dei suoi pensieri. Svevo, vuole comprendere sé stesso, capire la sua strada, mettere ordine nella sua vita e nei suoi studi.

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Informazioni tesi

  Autore: Mariarosaria Falivene
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Lettere
  Corso: Lettere moderne
  Relatore: Alberto Granese
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 121

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