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Cyberbullismo: teorie, ricerche ed interventi per affrontare il pericolo reale dell'attacco virtuale

Con l'avvento di Internet l'umanità ha assistito ad una delle più grandi innovazioni, tale da essere definita rivoluzione digitale. Il termine rivoluzione non è applicato in senso metaforico, il web ha comportato la sintonizzazione su piani di comunicazione e strumenti totalmente nuovi. L'uso di internet ha mutato le qualità dei rapporti interpersonali influenzando le strategie comunicative, la comunicazione verbale è stata in maniera sostanziale sostituita con quella virtuale, dove testi e immagini hanno sostituito le parole e i gesti (Dini,2012). Tuttavia nonostante l'innegabile potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione il cyberspazio non è un altro mondo ma l'estensione immateriale dello spazio fisico e contiene gli stessi se non maggiori pericoli della vita reale, sono quindi cambiate inevitabilmente anche le modalità di violenza e sopraffazione. Alla prevaricazione fisica tipica del bullismo sta prendendo sempre più campo una prevaricazione che ha caratteristiche proprie dei nuovi mezzi (Ferri, 2011). Il bullismo elettronico, nonostante sia un fenomeno di recente rilevazione, si sta diffondendo con tale rapidità da essersi radicato in pochi anni (Genta, Brighi e Guarini, 2014). Il potere risiede nel poter offendere gli altri con la garanzia dell'anonimato, ciò comporta un'ulteriore diminuzione del senso di responsabilità di chi agisce, permettendo la tirannia anche da parte di quei soggetti che, nella vita reale non avrebbero la forza di agire in una conflittualità diretta (Santilli, Salzillo 2009). Il termine bullying, e nella sua trasposizione tecnologia cyberbullying, è utilizzato per designare tutti i comportamenti messi in atto da un individuo o un gruppo per ottenere la supremazia su un singolo secondo dinamiche di potere o di matrice sessuale. Il termine cyberbullying include comportamenti e atteggiamenti sia del persecutore che della vittima ponendo al centro dell'attenzione la relazione nel suo insieme.Le dinamiche di potere insite del bullismo implicano una serie di comportamenti che denotano la presenza di gravi problematiche di disadattamento in entrambi gli attori in gioco (Genta, Brighi, Guarini, 2014). Per inoltrarsi alla scoperta di questa problematica giovanile si è deciso di analizzare in primis il mondo virtuale delineando gli aspetti innovativi e soffermandosi in particolare sulle potenziali insidie, quali il mutamento della comunicazione, l'ambigua linea di demarcazione tra privato e pubblico, la perdita dell'autorevolezza, l'infinita possibilità della costruzione identitaria in rete. Tali insidie, senza la supervisione di un adulto che possa fungere da guida e sostegno, possono influenzare negativamente le dinamiche psicologiche basilari in una personalità in via di formazione. Inoltrandosi nello specifico, partendo dalle definizioni dell'attacco elettronico ed effettuando un confronto con il bullismo tradizionale, si è cercato di evidenziare quali siano gli elementi che contraddistinguono la violenza on-line. Sono emerse come caratteristiche distintive, anonimato e distanziamento dalla vittima. I cluster riscontrati sono stati analizzati con l'ausilio della psicologia sociale che ha fornito attraverso le tesi del disimpegno morale, della diminuzione del processo autoregolatorio della propria condotta e dell'aumento dell'aggressività dato dal distanziamento dalla vittima, argomentazioni che potrebbero spiegare la crescita degli attacchi on-line sia da parte di coloro che hanno una predisposizione alla violenza anche nella vita reale, sia di coloro che non manifestano apertamente un' indole aggressiva.
Proseguendo nello studio del cyberbullismo si sono esplorate le modalità di sopraffazione cercando di analizzare le caratteristiche psicologiche dei protagonisti di questo fenomeno, attraverso tesi di psicologia di dinamiche familiari e psicologia sociale. Proseguendo nello studio del cyberbullismo si sono esplorate le modalità di sopraffazione cercando di analizzare le caratteristiche psicologiche dei protagonisti di questo fenomeno, attraverso tesi di psicologia di dinamiche familiari e psicologia sociale. Le teorie sulle dinamiche adolescenziali inserite nell'elaborato e ritenute di particolare rilievo sono: "La Teoria della Devianza come Gestione della Reputazione Sociale" di Emler e Reicher, che spiega cosa spinge un ragazzo ad assumere l'identità di aggressore anche se ritenuta un'identità negativa, "lo stile educativo genitoriale permissivo o coercitivo" che potrebbe, in entrambi i casi, predisporre l'adolescente ad assumere atteggiamenti cyber, "l'identità Sociale" che illustra le normative in-group e le modalità relazionali out-group spiegando le possibili motivazioni sia del cyber, che dell' atteggiamento degli spettatori. Le teorie sopracitate, hanno dato l'avvio a diverse tecniche di intervento sia a livello preventivo che a livello interventistico.

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3 “Noi non educhiamo mai direttamente, ma indirettamente per mezzo dell’ambiente (…) che consiste nelle condizioni che promuovono, impediscono, stimolano o inibiscono le attività caratteristiche di un essere umano. (….) Il vero ambiente dell’uomo è costituito da quelle cose che effettivamente lo mutano.” (Dewey, 1984) Introduzione Con l’avvento di Internet l’umanità ha assistito ad una delle più grandi innovazioni, tale da essere definita rivoluzione digitale. Il termine rivoluzione non è applicato in senso metaforico, il web ha comportato la sintonizzazione su piani di comunicazione e strumenti totalmente nuovi. L’uso di internet ha mutato le qualità dei rapporti interpersonali influenzando le strategie comunicative, la comunicazione verbale è stata in maniera sostanziale sostituita con quella virtuale, dove testi e immagini hanno sostituito le parole e i gesti (Dini,2012). Tuttavia nonostante l’innegabile potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione il cyberspazio non è un altro mondo ma l’estensione immateriale dello spazio fisico e contiene gli stessi se non maggiori pericoli della vita reale, sono quindi cambiate inevitabilmente anche le modalità di violenza e sopraffazione. Alla prevaricazione fisica tipica del bullismo sta prendendo sempre più campo una prevaricazione che ha caratteristiche proprie dei nuovi mezzi (Ferri, 2011). Il bullismo elettronico, nonostante sia un fenomeno di recente rilevazione, si sta diffondendo con tale rapidità da essersi radicato in pochi anni (Genta, Brighi e Guarini, 2014). Il potere risiede nel poter offendere gli altri con la garanzia dell’anonimato, ciò comporta un’ulteriore diminuzione del senso di responsabilità di chi agisce, permettendo la tirannia anche da parte di quei soggetti che, nella vita reale non avrebbero la forza di agire in una conflittualità diretta (Santilli, Salzillo 2009). Il termine bullying, e nella sua trasposizione tecnologia cyberbullying, è utilizzato per designare tutti i comportamenti messi in atto da un individuo o un gruppo per ottenere la supremazia su un singolo secondo dinamiche di potere o di matrice sessuale. Il termine cyberbullying include comportamenti e atteggiamenti sia del persecutore che della vittima ponendo al centro dell’attenzione la relazione nel suo insieme. Le

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Informazioni tesi

  Autore: Alice Maggini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Daniela Pajardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 36

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Parole chiave

internet
psicologia sociale
bulli
social
vittime
cyberbullismo
attacchi virtuali
flamming
impersonation
denigration

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