Skip to content

Il reato di Genocidio nella giurisprudenza della Corte Penale Internazionale

Nel corso del XX secolo milioni di uomini, donne e bambini sono stati vittime innocenti di una disumana crudeltà che inquieta fortemente la coscienza umana. Fu denominata l’epoca delle stragi, i genocidi del XX secolo suscitano orrore, paura e sgomento. L’argomento della mia tesi viene presentato non solo da un punto di vista giuridico, ma anche in prospettiva storico-politica.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’umanità prese coscienza delle atrocità compiute dall’uomo e la gravità dei crimini commessi. Bisognava prendere una posizione radicale per far si che ciò che era accaduto in passato non si sarebbe verificato ancora in futuro.
Dopo l'esperienza genocidiaria fascista, ne seguirono molte altre di esperienze simili, innescati dai regimi totalitari presente in varie Nazioni.
Il dramma si sposta in Unione Sovietica e i crimini commessi portarono anni di terrore e desolazione all’interno del grande Paese.
L’incubo ritorna negli anni 90 con i genocidi perpetrati nei territori dell’ex Jugoslavia e Ruanda.
L’esperienze passate dei Tribunali Militari Internazionali di Norimberga e Tokyo, e i Tribunali ad hoc del Ruanda e dell’ex Jugoslavia ha richiesto l’intervento di una comunità internazionale che regolasse i crimini di tale portata internazionale.
La società internazionale aveva la necessità di prevenire il ritorno di simili catastrofi, disciplinando il crimine di genocidio e i crimini contro l’umanità, ma il problema era conciliare il diritto penale internazionale con il principio di sovranità degli Stati: la soluzione ideale a tal fine sarebbe stata la promulgazione di un codice penale internazionale, includendo, al proprio interno, disposizioni di legge per assicurare la protezione delle minoranze etniche, nazionali e religiose, ma tale ambizioso progetto rappresenta tutt’ora un utopia all’interno della comunità internazionale medesima.
Nel 1948, con la Convezione per la Prevenzione e la Repressione del crimine Genocidio, nacque un neologismo che spiegava e interpretava l’orrore di quegli anni: “Genocidio”. Si assegna così un nome al volto del male, e inizia dunque il lungo cammino per reprimere e punire il più efferato crimine che l’umanità conosca.
La convezione è uno degli strumenti internazionali principali sulla tutela dei diritti umani, e dal 1948 in poi inizia l’iter del diritto internazionale per disciplinare il crimine di genocidio, che giungerà alla creazione di un’istituzione penale internazionale idonea a giudicare e processare i responsabili dei gravi crimini internazionale.
Alla fine degli anni ’40 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ordinò alla Commissione di Diritto Internazionale di analizzare la proposta per la creazione di una Corte Penale Internazionale permanente.
Dopo anni di discussioni, pareri e consultazioni il 1 luglio del 2002 entra in vigore lo Statuto di Roma che istituisce una Corte Penale Internazionale permanente in grado di esercitare il suo potere giurisdizionale sulle persone fisiche per i più gravi crimini internazionali.
La Corte possiede personalità giuridica internazionale e un istituzione di questo genere conta una base giuridica più adeguata a giudicare i crimini di portata internazionale, in grado di riportare la pace e di far rispettare il diritto umanitario.
L’importanza di tale Statuto è fondamentale perché costituisce la conciliazione dei diversi sistemi giuridico-penali degli Stati Parte, ragion per cui lo Statuto ha la natura di un trattato multilaterale e si basa sul principio di complementarità degli Stati Parte.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
7 CAPITOLO I CENNI STORICI I.1. Il genocidio Armeno Il genocidio degli armeni può essere considerato come il prototipo dei genocidi del XX secolo, in quanto completa distruzione di un gruppo a opera di uno Stato. Il popolo armeno fece la sua comparsa nel VII secolo a.C., si insediano sulle rive del lago Van, nell’Anatolia centrale, un delle più importante via dell’Oriente per suo posizionamento strategico. Difatti, il territorio dell’Armenia è disputato da molti imperi: persiani, greci, arabi e molti altri. Infine fu annessa all’Impero Ottomano nel 1473. Inizialmente l’Impero Ottomano rispettò l’entità di questa popolazione, che avare una propria lingua, l’armeno; una propria religione, il cristianesimo e il monofisismo; la sua cultura, usi e costumi. Ma il Sultano tolse tutti i diritti civili e politici e impose una serie di obblighi, per proclamare la superiorità della comunità dei credenti musulmani, la Umma. L’Impero Ottomano era un vera e propria teocrazia. La Sharia era la legge civile e religiosa fondata sul Corano e su altri testi sacri, è l’unica legge riconosciuta dai tribunali, e la testimonianza di un cristiano contro un musulmano non è considerata come valida. Gli armeni sono esonerati dalla vita politica dell’Impero. Per tutto il corso dell’Ottocento il popolo armeno subì massacri, persecuzioni e umiliazioni sotto il comando del Sultano. Tra il 1895 e 1896, il Sultano Abdul Hamid pianifica e fa seguire il massacro di 200.000 armeni. Per il carattere sistematico e aggressivo di tali massacri, questa tragedia prende connotati genocidari. Nel 1908 si cerò una nuova organizzazione portata avanti dal partito Unione e Progresso, per porre fine all’assolutismo dell’Impero Ottomano e stabilire un regime costituzionale dei Giovani Turchi che avevano lo scopo di riformare e rimodellare l’Impero e prometteva libertà, uguaglianza e diritti universali per tutti, tolleranza religiosa, libertà di culto, diritti di proprietà per tutti, ma tutto ciò non si verificò, e continuarono i disordini politici, le violenze e i soprusi contro le minoranze e le guerre perpetrate con gli stati limitrofi. 7 L’ideologia principale panturca del governo dei Giovani Turchi era determinata a riformare lo Stato su una base nazionalista data dall’omogeneità religiosa ed etnica. Si basava sulla convinzione che tutti i popoli turchi dovevano essere riuniti in un unico stesso popolo ed in un unico stesso territorio. La popolazione armena era un ostacolo per tale costituzione, avendo origine cristiana e degli ideali di diritto basati su stampo 7 Y. Ternon, Lo Stato criminale, Milano, Corbaccio s.r.l., 1997, pp. 167-170

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alice Strada
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Scienze della difesa e della sicurezza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Alessandro Tommaselli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

olocausto
corte penale internazionale
genocidio armeno
crimini di genocidio
genocidio in unione sovietica
tribunali penali internazionali ad hoc
l'origine del male
tribunale militare internazionale di norimberga
tribunale militare internazionale di tokyo
ex jugoslavia e ruanda

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi