Scuola 4.0: per una nuova concezione di ambiente di apprendimento

4 Introduzione Da oltre vent’anni lavoro come docente di inglese a tempo indeterminato. Dopo aver maturato alcuni anni di esperienza nella scuola primaria, nel 2007 ho iniziato ad insegnare Lingua e Cultura Inglese presso il Liceo Scientifico della mia città, Piacenza. Si tratta di un istituto fortemente innovativo, che mi ha portato a sperimentare in modo sistematico l’applicazione delle tecnologie digitali in ambito didattico, tema di cui mi occupo anche come formatrice. Da settembre insegno in un Liceo delle Scienze Umane, dove rivesto il ruolo di Animatore Digitale. Per il presente project work ho scelto di indagare il concetto di ambiente di apprendimento, che si è modificato enormemente negli ultimi decenni, partendo dalla visione montessoriana dei primi del ‘900 fino all’idea di “ecosistema di apprendimento” che si sta facendo strada oggi grazie alla pervasività del digitale e all'integrazione tra spazi, metodologie e strumenti. Esso, infatti, non può più essere circoscritto ad un mero luogo fisico, ma si è allargato ad un insieme di esperienze che possono essere fruite dagli attori dell’apprendimento (studenti e docenti) da luoghi diversi in contemporanea, come ci hanno insegnato le esperienze di DAD e DDI. Ma non solo: l’ambiente può diventare esso stesso agente formativo e assumere un ruolo chiave. L’obiettivo del project work è quello di esplorare questa nuova concezione, al fine di evidenziarne aspetti ed opportunità, prendendo spunto dalla mia esperienza professionale e facendo riferimento al quadro teorico approfondito nel master TASK, in particolare al modulo 4 relativo a Learning Design, media education e tecnologie in classe. Dopo una prima parte di inquadramento storico, pedagogico e metodologico, si passerà alla concreta progettazione di alcuni ambienti di apprendimento innovativi, come previsto dal recente Piano Scuola 4.0 relativamente agli ambienti Next Generation Classrooms e Next Generation Labs, all’interno di un istituto secondario di secondo grado, applicando in particolare il modello di progettazione dell’aula Technology Enhanced Active Learning (TEAL), di cui verranno presentati punti di forza e criticità.