Ultima Comunicazione: l'arte di salvare il mondo

Alla base di questa tesi vi è l’analisi della comunicazione delle azioni svolte dal movimento ambientalista di Ultima Generazione, in particolare quelle che hanno utilizzato come mezzo le opere artistiche e il patrimonio culturale, e quindi la conseguente risposta sociale a queste azioni.
Come metodologia di ricerca ho scelto di informarmi attraverso articoli di giornali, riviste, ed utilizzando i file multimediali all’interno della cartella stampa ufficiale di Ultima Generazione. Ho creato una bibliografia sull’argomento trascrivendo video dalla cartella stampa ufficiale di Ultima Generazione di sette azioni che hanno usato come mezzo le opere artistiche e il patrimonio culturale.
Nel primo capitolo sono state trattate come casi di studio, e quindi analizzate dal punto di vista del fenomeno comunicativo. In questo capitolo lo scopo è stato quello di analizzare l’efficacia e le conseguenze di queste azioni a livello sociale e comunicativo esaminando le varie risposte sociali e politiche date sul momento.
Nel secondo capitolo vengono riportate e studiate le risposte sociali date a distanza di tempo rispetto alle azioni di protesta di Ultima Generazione. Vengono analizzate mettendo a confronto gli attivisti di questo movimento con musei, politica, media, e ambito giudiziario attraverso casi, fatti, ed eventi particolarmente significativi.
Lo scopo di quest’ultimo capitolo è stato quello di esaminare la risposta da parte di queste istituzioni alle forme di protesta e agli attivisti di questo movimento dopo numerose azioni di protesta.
Le risposte sociali alle varie azioni prese in esame hanno riportato violenza verbale e fisica verso gli attivisti, comprendendo anche l’esortazione al suicidio. Violenza proveniente da persone di tutte le età, persone che fin dall’inizio dell’azione hanno ignorato il messaggio che gli attivisti volevano lanciare, quindi senza cercare di capire l’intento della protesta, i rischi e le conseguenze penali che gli attivisti di Ultima Generazione stavano correndo e corrono tutt’ora realizzando azioni di protesta che utilizzano come mezzo opere così importanti, il tutto per portare l’attenzione sociale e politica su un problema ben noto a tutti e comprovato dalla comunità scientifica da anni quale è la crisi climatica in corso.
Non sono mancate risposte dalla politica in merito a queste azioni, come l’inasprimento delle pene per questo tipo di azioni di protesta per reprimerle ed evitare di affrontare il discorso dell’emergenza climatica in corso; o dalle istituzioni, come il caso eclatante della richiesta da parte della Questura di Pavia di applicare la sorveglianza speciale dal codice Antimafia all’attivista Simone Ficicchia per la sola colpa di aver partecipato ad azioni di protesta per il clima.
A primo impatto queste conclusioni possono sembrare solo negative per il movimento di Ultima Generazione e la propria comunicazione, ma in realtà ciò non ha fatto altro che portare attenzione mediatica su di loro, e quindi anche sulle loro richieste, perseguendo così il loro scopo di sensibilizzare la popolazione sulla crisi climatica in corso ed influire sull’agenda politica facendola incentrare maggiormente su questa emergenza.
Infatti, dallo studio svolto in questa tesi si può affermare che:
“[...] tanto più è grande l’impatto visivo e l’affluenza di visitatori ad un’azione di protesta tanto più grande sarà il contrasto da parte del pubblico, e di conseguenza è vero anche che l’azione avrà più impatto e risonanza mediatica” in quanto verranno prodotti più file multimediali sull’accaduto, che pervaderanno mass media e social network, arrivando ad un numero sempre più alto di persone; questo rumore è già arrivato e continuerà ad arrivare al Governo, un rumore che non potrà continuare ad ignorare.