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Introduzione 
 
La digitalizzazione della pubblica amministrazione è un processo ormai 
irreversibile. 
L’Italia, con il D.Lgs. 7 marzo 2005, n.82 (e successive modifiche) ha adottato il 
Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), un corpo organico di disposizioni 
che si riferisce all’uso di tecnologie info-telematiche nelle pubbliche 
amministrazioni. 
Lo stato Italiano, si è dotato inoltre, di un’Agenda Digitale che definisce la 
strategia a breve e a lungo termine per accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura 
tecnologica, dei servizi e processi digitali, in coerenza agli obiettivi prefissati 
dall’Agenda Digitale Europea. 
In questa tesi si andranno ad analizzare i principali tasselli che compongono 
l’Agenda Italiana fondata su cinque assi strategici fondamentali: 
• Infrastrutture e Sicurezza. 
• E-government. 
1
 
• Open Data. 
• Competenze Digitali. 
• Comunità Intelligenti. 
Nel primo capitolo s’introdurranno le principali criticità, gli obiettivi e le 
opportunità offerte dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione con un 
occhio di riguardo ai requisiti importanti di accessibilità, usabilità e riuso. 
Il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID) è l’oggetto del 
secondo capitolo. L’argomento è uno dei principali rinnovamenti previsto dal 
Codice dell’Amministrazione Digitale (art 64 comma 2-sexies,
 
D.lgs. 7 marzo 
2005, n. 82).  
In questa fase si evidenziano le opportunità di SPID, in relazione alla creazione 
dei servizi che potranno essere realizzati rispettivamente dalle PA o da imprese 
private.  
Vengono evidenziati i principali attori coinvolti, cercando di descrivere la 
tecnologia utilizzata e la necessità di ottenere un sistema standardizzato. 
In seguito si introduce l’argomento dei “Dati Aperti” (Open Data). 
Gli Open Data sono un elemento cruciale nella società moderna, come si vedrà, 
infatti, non rispondono solo alla richiesta di “trasparenza” da parte dei cittadini, 
ma rappresentano un patrimonio che può portare innovazione e occupazione.  
Il capitolo cercherà di mettere in evidenza i principali vantaggi e le tecnologie 
esistenti per la loro produzione, con riferimento inoltre ai Big Data visti come 
l’insieme di “tutti i dati raccolti” dalle PA. 
Un complesso sistema informatico che caratterizza il passaggio dei servizi 
pubblici al digitale è subordinato alla scelta di un’infrastruttura efficace ed 
efficiente. Nel capitolo quarto è analizzato il modello flessibile ed economico per 
la fornitura di servizi ICT 
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 chiamato: “Cloud Computing”. 
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 Sistema di gestione dei procedimenti digitalizzato della pubblica amministrazione. 
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 Information and Comunication technology: Insieme dei metodi tecnologici di trasmissione, 
ricezione e elaborazione dei dati.!
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La trattazione andrà a evidenziare le differenti modalità di offerta in cloud, 
cercando d’individuare gli ambiti in cui possono essere inserite, sottolineando  
punti di forza e di debolezza che caratterizzano il paradigma. 
Nei capitoli successivi sarà introdotto il concetto di dematerializzazione. 
La riduzione della carta e della burocrazia ha un impatto considerevole sia a 
livello ecologico sia a livello operativo, consentendo di ridurre tempi e costi. 
Sono un esempio, appunto, la recente adozione del sistema di fatturazione 
elettronica e il nodo dei pagamenti PagoPA, da parte della pubblica 
amministrazione, considerati nel capitolo sei. 
Nel prosieguo della tesi si illustrano i requisiti d’interoperabilità e di buona 
comunicazione al pubblico.  
Una pubblica amministrazione digitale non deve essere un’entità isolata, ma 
deve cercare di integrarsi alle altre parti del sistema ottenendo vantaggi dalle 
sinergie.  
I servizi che eroga, è importante che siano ben visibili all’esterno e conosciuti, 
cercando di dare importanza agli investimenti che portino cittadini e imprese ad 
abbracciare una vera “cultura del digitale”. 
Il penultimo capitolo fa riferimento alle competenze digitali e in particolar modo 
alla e-Leadership. Le figure dirigenziali nella pubblica amministrazione hanno 
un ruolo cruciale nel mutamento a cui si sta assistendo.  
Per tale ragione, verranno individuate le caratteristiche di un buon “leader 
dell’innovazione” e i possibili campi di azione. 
Per concludere, la tesi affronterà l’ultimo degli assi strategici dell’Agenda 
Digitale, le Comunità Intelligenti (Smart Cities). 
Le Smart Cities, rappresentano un “ideale di comunità” in cui la tecnologia ha 
una profonda integrazione nel contesto urbano e in diversi casi ancora di 
difficile attuazione.  
In questa parte saranno analizzati i tratti salienti delle comunità intelligenti e gli 
ambiti applicativi per la pubblica amministrazione.
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Capitolo uno 
Obiettivi e opportunità di 
un’amministrazione pubblica digitale. 
 
1.1 – Criticità nel contesto Italiano. 
 
Un difficile ma necessario percorso per l’Italia verso la totale digitalizzazione di 
tutte le attività pubbliche rilevanti, sta incontrando una delle fasi più importanti a 
livello storico per quanto riguarda l’introduzione di un sistema normativo che 
costituirà crescita e nuova occupazione, i cui principi sono contenuti nel decreto 
legge del 18 ottobre 2012, n. 179 convertito dalla legge di conversione 17 
dicembre 2012, n. 221. 
L’introduzione di un simile obiettivo permette in primo luogo di essere al passo 
con la Comunità Europea, ma anche di ottenere un Codice 
dell’Amministrazione Digitale flessibile, in grado di far fronte al mutamento 
tecnologico. 
Tutto questo può essere realizzato ottenendo attività informatizzate 
giuridicamente valide, minore burocrazia e trasparenza verso l’esterno. 
Tuttavia, sono presenti nel tessuto della pubblica amministrazione limiti e 
criticità che devono essere superati affinché lo stato italiano possa raggiungere 
i traguardi prefissati: 
• Necessità di figure dirigenziali formate. 
• Organizzazione del lavoro. 
• Necessità di semplificare le norme in modo da far fronte alla continua 
evoluzione tecnologica. 
• Seguire con più efficacia gli enti pubblici periferici spesso chiamati a 
risolvere problematiche di non facile risoluzione. 
• Prevedere modelli in grado di far fronte a due grandi punti fondamentali 
dell’informatizzazione: L’interoperabilità e la Sicurezza Informatica. 
• Costruire un sistema di sanzioni in caso di inosservanza della normativa. 
• Sensibilizzare e Alfabetizzare i cittadini sui nuovi sistemi e le procedure 
che saranno adottate. 
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1.2 – Agenda Digitale Italiana 
 
Il Governo Italiano si è dotato di una propria Agenda Digitale che rappresenta 
l’insieme dei processi e delle norme per lo sviluppo di innovazione tecnologica e 
di una economia digitale. 
L’agenda si rifà ai precisi obiettivi delineati dall’Agenda Digitale Europea 
nell’ambito della strategia Europa2020. 
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 IASELLI Michele, (2015) La Nuova Pubblica Amministrazione, Roma: Aracne Editore, 10-11 
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 AgID, Agenda digitale italiana, 2013-09-13, 2015-10-01, <http://www.agid.gov.it/agenda-
digitale/agenda-digitale-italiana>, (2015-10-06)
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In questo quadro la pianificazione italiana individua le priorità, le aree di 
intervento e gli specifici indicatori in grado di analizzare i risultati ottenuti sulla 
base anche degli “Scoreboard” dell’Agenda Digitale Europea. 
 
Figura 1 –
 
Digital Agenda Scoreboard (DESI) - Sommario degli indici di ogni stato che analizzano i dati 
relativi ai 5 punti cardine della digitalizzazione in Europa. 
 
 
Fonte: European Commission, Digital Agenda Scoreboard, 2015-06-18, <http://ec.europa.eu/digital-
agenda/en/digital-agenda-scoreboard>, (2015-08-05) 
 
Nel contesto delineato, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) è stata istituita al 
fine di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana in 
coerenza con quella Europea. 
AgID dirige i processi in materia d’innovazione per promuovere 
l’informatizzazione a supporto della pubblica amministrazione, favorendo lo 
sviluppo di un sistema economico sociale incentrato sulla diffusione della 
tecnologia. 
Punti cardine in questo caso sono la condivisione e l’accessibilità delle 
informazioni pubbliche ma anche l’introduzione di servizi online per i cittadini e 
le imprese, coinvolgendo le amministrazioni locali, regionali e centrali. 
 
1.3 – Opportunità per la Pubblica Amministrazione 
 
La Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione permette nel tempo di 
ottenere vantaggi rilevanti in termini di: costi, riduzione dei tempi burocratici, 
conservazione, consultazione di tutti i dati e i documenti. 
La possibilità di fruizione dei dati da qualsiasi postazione e da un sistema 
informatizzato che ne permette la gestione sia in “input” che in “output” significa 
una sostanziale riduzione di costi e tempi di verifica da parte degli enti pubblici 
ma anche per gli stessi cittadini che potrebbero adempiere ai propri obblighi in 
modo molto più semplice, con il minor numero di spostamenti possibile 
attraverso un sistema “usabile” ed “accessibile”. 
Le opportunità offerte da un sistema completamente digitalizzato offrono la 
possibilità di: