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INTRODUZIONE
Il percorso di studio che è stato affrontato nel prosieguo dei capitoli non può
prescindere da una breve esposizione circa le ragioni che stanno spingendo le
imprese a rivedere le proprie strutture organizzative.
L’apertura ai nuovi mercati internazionali dovuta alla globalizzazione
economica fa’ emergere all’interno delle imprese la necessità di avviare lo sviluppo
di innovazioni che possano migliorare i tassi di crescita e la competitività. Non
esiste infatti un vantaggio competitivo difendibile nel tempo che non sia costruito
su un costante processo di innovazione a livello di prodotto, servizi e processi sia
operativi che manageriali (Cioffi, 2018). Il processo di conversione del modello di
business delle imprese sotto una chiave tecnologica prende il nome di “digital
trasformation”.
Per modello di business s’intende “la modalità con la quale un soggetto
economico si inserisce nella catena del valore per produrre reddito che gli consente
di sostenersi creando profitti per i propri azionisti”. (Neri, 2015, p. 363). Tale
definizione implica che l’Impresa 4.0, oggetto di approfondimento nei successivi
paragrafi, debba dotarsi di una struttura capace di ottenere redditività crescenti
accompagnate da un rapido ciclo di rientro dell’investimento apportato.
Il primo capitolo offre un quadro generale di come le istituzioni e le imprese
stiano gestendo la trasformazione nel contesto italiano, valutando gli interventi
messi in campo e definendo le forze che la stanno dominando. Stabilito il perimetro
imposto dalla legislazione vigente, riferita in particolare alle strategie aziendali che
prevedono l’utilizzo di dati personali, sono state considerate altresì le leve
macroeconomiche, in termini di libertà di scambio sui mercati, il rispetto
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dell’ambiente e delle comunità e le scelte politiche che possono influenzare le
condotte strategiche aziendali. È stato dedicato inoltre un passaggio riguardo le
implicazioni della digitalizzazione in materia di competenze di cui di devono
dotarsi le personalità che intendono inserirsi nel mercato del lavoro o quelle che
risultano in forza all’interno di organizzazioni che hanno avviato il processo di
ristrutturazione digitale.
Al termine della sezione, sono state identificate le diverse tecnologie che
stanno venendo via via implementate all’interno dei processi che caratterizzano il
funzionamento aziendale. Questo perché, sebbene esse discendano da settori che
richiedono forti investimenti sulla ricerca scientifica, tendono comunque a prestare
la loro applicazione in ambiti di stampo industriale o commerciale di diverso tipo,
anche eterogenei tra loro.
Il successivo capitolo entrerà più nel merito delle conseguenze che la
trasformazione digitale sta implicando nei confronti della gestione aziendale.
In un primo momento sarà data una trattazione approfondita del Supply
Chain Management, inteso come evoluzione della gestione delle operazioni che
avvengono in una filiera produttiva. Dopo averne descritto i principali paradigmi si
riserverà un approfondimento alle iniziative che le imprese commerciali stanno
intraprendendo nei confronti del tema della sostenibilità: in questo senso si
illustrerà quanto sia importante per un soggetto aziendale dotarsi di un modello di
business rispettoso nei confronti dell’ambiente per sé stesso ma soprattutto per
l’opinione che le parti interessate hanno del proprio partner. Sarà fornito inoltre
un quadro di come lo sviluppo e l’implementazione di sistemi di Information e
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Communication Technology abbiano determinato notevoli vantaggi nei confronti
della catena grazie ad un miglioramento della gestione delle operazioni ma anche
un imponente cambio di mentalità all’interno delle singole aree che partecipano al
processo di creazione del valore. Il capitolo fornirà una breve esposizione circa il
tema della gestione delle richieste di reso in quanto rappresentano una
preoccupazione di non poco conto per le imprese commerciali che si sta
manifestando sempre più frequentemente.
Saranno descritte allora le relazioni che tradizionalmente hanno
caratterizzato l’impresa commerciale chiarendo le variabili che intervengono
nell’ambito delle interazioni che si creano tra gli attori che partecipano alla fornitura
del prodotto finale.
Successivamente, data la natura dell’attività del caso aziendale, si introdurrà
il concetto di commercio elettronico: dopo aver fornito una nozione di e-business
saranno delineati i modelli di e-commerce più diffusi e si descriveranno le
caratteristiche principali. Si esaminerà allora come il tradizionale canale di vendita
che utilizza il punto vendita fisico si va’ ad integrare con il canale distributivo
digitale.
Oltre all’area distributiva, le tecnologie digitali hanno avuto un forte impatto
nei confronti della funzione marketing: i paragrafi che verranno dedicati a
quest’area racconteranno il passaggio da un marketing tradizionale, fondato su una
comunicazione one to many, ad un marketing relazionale, il quale si concentra
sull’instaurare una connessione bidirezionale duratura con il consumatore finale.
La terza sezione si propone di descrivere sotto vari punti di vista l’azienda
oggetto di studio “Deghi S.p.A.”, partendo da un’introduzione generale sulla storia
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e circa modello di business, descrivendo le operazioni e gli attori coinvolti nei
diversi cicli di gestione, per poi spostare l’attenzione sui risultati economici ottenuti
negli anni di attività. Concludendo, si accennerà a come il soggetto aziendale abbia
intenzione di muoversi sia nell’ambito della propria catena produttiva che
all’interno un mercato concorrenziale dove sta avendo una presenza sempre più
attiva, dando un’idea delle strategie di crescita ed espansione programmate per il
futuro.
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CAPITOLO 1
LA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
1. La digitalizzazione nello scenario internazionale
L’era della “globalizzazione digitalizzata” è caratterizzata da uno
spostamento del flusso di beni fisici a un flusso che riguarda servizi digitali,
dall’apertura di piattaforme che consentono di connettere in modo più facile ed
efficiente i propri clienti e da una sensibilità maggiore nei confronti dei propri
partner della supply chain.
Molti manager stanno avendo difficoltà nell’affrontare le sfide della
trasformazione digitale poiché le compagnie di cui sono a capo si ritrovano ad avere
una dotazione povera di infrastrutture e di risorse umane in grado di far fronte ai
concorrenti emergenti, i quali modelli di business hanno una forte incidenza
digitale. Questi ultimi, dal canto loro, non dispongono di intangibili capaci di
differenziare l’offerta di prodotto (brand), hanno difficoltà ad accedere al credito e
sono ancora indietro nello sviluppo di una forte relazione con il cliente. Per tale
motivo, le imprese incumbent sono incoraggiate nell’avviare dei processi di
transizione digitale verso nuove opportunità di business. Le suddette considerazioni
aprono ad una classificazione delle imprese che nel mondo stanno tentando di
assimilare le tecnologie all’interno dei propri processi.
La parte più cospicua, nella quale vi rientra il panorama italiano, è
caratterizzata aziende in possesso di un consistente capitale immobilizzato poco
aggiornato e di un capitale umano poco qualificato. Gli ultimi 10 anni rappresentano
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la fase di sperimentazione dell’utilizzo delle tecnologie all’interno della propria
attività. Le iniziative che sono state prese da queste possono riassumersi nello
sviluppo di siti web, di reti intranet e la creazione di collegamenti verso l’esterno
grazie all’implementazione di extranet aziendali.
Settori industriali come il manifatturiero, la distribuzione ed il chimico
hanno invece sviluppato notevoli capacità nel trasferire funzioni determinanti come
il marketing e le vendite sul canale online. Tuttavia, tali progressi fanno fatica a
riflettersi sugli altri processi di business che avvengono all’interno dell’azienda.
Un’altra categoria è costituita da quelle imprese che, a parità di dotazione
strutturale, hanno investito, e continuano a farlo, nella formazione interna di
capitale umano. La diffusione di cultura digitale all’interno dell’organizzazione ha
portato al miglioramento e al rinnovamento di tutti i processi. In questo contesto vi
rientrano i settori petrolifero, del gas, del benessere e delle costruzioni.
La trasformazione digitale è andata sviluppandosi con un’andatura continua
negli ultimi 15 anni sia in economie mature che in quelle emergenti.
Al timone di questa rivoluzione ci sono le due principali superpotenze digitali: Stati
Uniti e Cina. Questa affermazione è sostenuta dal fatto che il 60% delle industrie
leader nel settore dello sviluppo di tecnologie avanzate hanno sede in questi due
paesi.
Gli Stati Uniti, grazie alle scoperte della Silicon Valley, consolida la propria
centralità nel mondo dell’innovazione: le imprese appartenenti all’acronimo GAFA
(Google, Amazon, Facebook, Apple), che hanno avuto origine proprio in questa