Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 - Obiettivo Specifico 3.Rimpatrio 
- Obiettivo nazionale 2. Misure di rimpatrio - lett. g) Interventi di RVA/R 
  
 
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SEZIONE II: CONTENUTI DEL PROGETTO 
 
 
B.2. 1 Corrispondenza tra proposta progettuale e fabbisogni nel 
settore di riferimento 
 
Descrivere il contesto di riferimento del progetto e i fabbisogni (es. territoriali, di 
policy, istituzionali, del target group, etc) in corrispondenza della proposta 
progettuale. 
 
Il rimpatrio di coloro che migrano irregolarmente, senza avere diritto di soggiornare nell’UE, 
verso i loro paesi di origine, nel pieno rispetto del principio di non respingimento, è una 
parte essenziale dell’impegno globale dell’UE per affrontare la migrazione e in particolare 
per ridurre quella irregolare. 
In Italia gli ultimi provvedimenti testimoniano l’impegno verso una più efficace politica di 
rimpatrio.  
Nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha assistito ad una trasformazione dei flussi migratori, 
dovuta allo scoppio delle primavere arabe e dei conflitti in Medio Oriente, le crisi politiche, 
militari e ambientali. Nel 2014, nel 2015 e nel 2016 sono sbarcate in Italia rispettivamente 
170.100, 153.842, 181.436 persone, tra richiedenti asilo e migranti economici. 
(ELABORAZIONI ISMU su dati UNHCR. Sea arrivals to Italy 2014-2016). 
Il 2016 ha segnato per il nostro Paese un nuovo record: in base ai dati del Ministero 
dell’Interno il numero di richiedenti asilo e protezione internazionale ha raggiunto la cifra 
più alta mai registrata in un ventennio, oltre 123mila. 
I 123mila richiedenti asilo del 2016 sono stati in larga maggioranza uomini (85%), anche 
se la componente femminile ha registrato un incremento nell’ultimo triennio (costituivano 
il 7,5% dei richiedenti nel 2014, erano il 12% nel 2015 e rappresentano il 15% nel 2016); 
sono stati oltre 11.400 i minorenni che hanno richiesto l’asilo nel 2016 (sia al seguito di 
genitori che non accompagnati) Fonte Istat. 
I maggiori paesi di provenienza sono dell’Africa subsahariana (Nigeria, Mali, Gambia e 
Senegal), ma in buona misura anche dall’Asia (Pakistan, Bangladesh e Afghanistan) e 
Ucraina.  
Chi arriva in Italia spesso non ha un “progetto migratorio” particolarmente definito, ma 
segue un sogno impreciso di benessere, che si scontra con la realtà di un’economia in 
sofferenza. Le normative europee (crisi del Sistema degli Accordi di Dublino) ostacolano 
gli spostamenti verso paesi più promettenti del nostro. Molti, pur avendo competenze 
valide e spendibili per il mercato del lavoro, restano intrappolati dai requisiti necessari ad 
esprimerle, perché non parlano bene la nostra lingua, i titoli di studio e professionali non 
sono spesso riconosciuti, le abilitazioni e patenti di ogni tipo sono molto difficili e lente da 
conseguire. Le difficoltà di una lenta integrazione speso sono alla base delle richieste di 
RV. A queste si aggiungono la difficoltà di natura economica (perdita di lavoro e problemi 
di sostentamento); la valutazione di un miglioramento della situazione politica o
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economica del Paese di origine; il raggiungimento degli obiettivi preposti nel progetto 
migratorio (economici, di accumulo di know how e di competenze professionali, 
conclusione di un programma lavorativo); la situazione familiare (morte di un parente, 
matrimonio, ecc.); l’esito negativo della domanda di asilo o di protezione umanitaria; 
l’intenzione di trasferire la propria attività e di ricominciare nel proprio Paese di origine. 
Nei fatti il ricorso alla misura del RV è in crescita: da 228 persone accompagnate al ritorno 
nel proprio paese d'origine nel 2009 ai 3947 nel giugno del 2015. I rimpatri degli ultimi anni 
riguardano, nel 62 % dei casi, gli uomini, il 65 % dei quali ha fruito di un supporto alla 
reintegrazione sociale e lavorativa. Sono 86 i Paesi terzi di provenienza, ma la metà è 
originario di Ecuador (542), Perù (321), Tunisia (280) Marocco (239) e Brasile (204). I 
COLORI DEL FUTURO si prefigge di rispondere alle esigenze dei migranti offrendo servizi 
di accompagnamento all’interno della rete Fondazione Comunità in Movimento nazionale 
al fine di supportare il percorso di reintegro nel paese di origine. La rete delle ONG e i 
contatti della Fondazione CIM nei paesi di maggiore provenienza dei propri utenti 
garantiranno al migrante un sostegno in loco capace di costruire le relazioni necessarie, 
sia in Italia che nel paese di origine.
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B.2. 2 Descrizione degli obiettivi di progetto 
 
Descrivere obiettivi generali e specifici della proposta progettuale. 
 
 
I COLORI DEL FUTURO, consolida la pratica del RVA&R, nel quadro più ampio di una 
gestione costruttiva dei flussi, facendo leva sulla capitalizzazione delle esperienze e 
competenze individuali dei migranti, come opportunità per un rapporto sociale, economico 
e commerciale migliore e più equilibrato tra l’Italia e i paesi di origine (OG). Punto di forza 
del progetto è la creazione di una rete solidale che verrà costruita intorno al migrante per 
garantire la piena consapevolezza del piano di rimpatrio e un’adeguata assistenza. Un 
ritorno al futuro, in cui il ritorno nel paese di origine si configura come sfida per un futuro 
migliore. Si ritorna a casa trasformando il fallimento del proprio progetto in opportunità di 
sviluppo delle proprie capacità professionali e d’impresa in un quadro di crescita 
complessiva. 
 
OS1 – Avviare un servizio di Ritorno Volontario Assistito creando le condizioni per il 
miglioramento della situazione sociale dei territori interessati nonché diffondendo un 
servizio aggiornato, autorevole, accessibile ed efficiente di orientamento ed 
accompagnamento sul RVA&R, che offra una reale possibilità di accedervi a tutti i 
potenziali interessati. 
 
L’erronea identificazione tra rientro e fallimento esistenziale è dovuta alla mancanza di 
informazioni e punti di riferimento, pertanto si ritiene che un supporto multilingue (anche 
mediante un’App dedicata) possa incentivare la propensione ad usufruire della possibilità 
del rimpatrio come un’opzione realistica e stimolante. I soggetti interessati avranno 
rapidamente accesso ad un percorso dedicato di orientamento, al termine del quale 
possano decidere consapevolmente e con la dovuta convinzione se aderire o meno al 
piano. 
 
OS2 – Creare sinergie con i Paesi di origine. Programmare attività ed interventi che 
coinvolgano le reti territoriali ed altri attori utili al successo dei progetti individuali in Italia e 
nel paese di origine, e con essi, di rafforzamento delle relazioni commerciali economiche 
e sociali di mutuo interesse. 
 
Al soggetto interessato verrà proposto un progetto individualizzato che terrà conto delle 
motivazioni, delle attitudini, delle competenze ed aspirazioni. Il progetto sarà attuato 
mediante il supporto di strutture e partner individuati nel Paese d’origine che si 
adopereranno per il reinserimento dei soggetti ed il sostegno al percorso individuale di 
sviluppo. Al termine del progetto si costituirà una rete solida di sostegno ed 
accompagnamento all’autonomia.
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OS3 – Garantire l’inserimento sociale e lavorativo dei destinatari di rimpatrio, tenuto conto 
dell’analisi socio-economica nonché delle variabili storico-politiche dei Paesi d’origine. 
 
L’analisi approfondita delle opportunità/benefici in capo ai soggetti destinatari del progetto, 
nonché la capacità di risposta dei partner locali, saranno elementi su cui poter determinare 
il successo dell’intervento.
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B.2. 3 Descrizione delle attività progettuali 
 
Descrivere la proposta progettuale specificandone la metodologia di intervento e 
le attività previste. 
 
Il progetto I COLORI DEL FUTURO si sviluppa su tre macro azioni: 
 
 
Macro Azione I: IL SEME DELL’INFORMAZIONE 
 
 Creazione di tre Focal Point regionali, individuando le seguenti aree geografiche: 
Calabria, Lazio, Veneto. Il Focal Point si configura come “centrale operativa” di tutte 
le attività di rimpatrio che verranno realizzate. Nel Focal Point saranno presenti un 
addetto alle informazioni ed un addetto alle pratiche amministrative/logistiche con il 
compito di avviare contatti operativi con i migranti interessati al rimpatrio. Il Focal 
Point sarà poi affiancato nelle sue attività dalle antenne territoriali attivate all’interno 
delle sedi regionali della Fondazione (Calabria, Lazio, Veneto), dei partner di 
progetto e degli aderenti a livello nazionale e regionale. 
 
 Potenziamento delle antenne territoriali: avranno il compito di effettuare attività di 
informazione attraverso l’organizzazione di tre eventi di orientamento, da tenersi nei 
capoluoghi delle regioni sopracitate (Catanzaro, Roma, Latina, Venezia). Le antenne 
avranno, inoltre, il compito di attivare le realtà territoriali interessate, quali: comunità 
straniere, associazioni di cittadini di Paesi terzi, enti pubblici e privati operanti nel 
settore. Essi offriranno al destinatario tutto il supporto necessario per l’elaborazione 
del proprio percorso individuale. 
 
 Promozione di seminari nazionali informativi: al fine di seminare capillarmente 
l’opportunità è prevista l’organizzazione di n. 3 seminari nazionali di informazione sul 
rimpatrio, con il coinvolgimento delle comunità straniere, associazioni di cittadini di 
Paesi terzi, enti pubblici e privati operanti nel settore. I seminari si terranno a 
Catanzaro, Roma, Venezia e saranno condotti da esperti di settore. 
 
 App informativa. A livello nazionale l’informazione sul progetto e sulle modalità di 
accesso ai servizio saranno sviluppate attraverso una App informativa. 
 
 Le attività informative sono dirette alla individuazione di potenziali destinatari. Le 
antenne riceveranno quindi le segnalazioni, verificando il reale interesse ad 
intraprendere un percorso RVA. I destinatari selezionati saranno poi accompagnati 
nella definizione del proprio piano individuale.