6
INTRODUZIONE
Negli ultimi dieci anni, la comunicazione, ha assunto all’interno delle pubbliche
amministrazioni lo status di una vera e propria funzione.
Come a tutte le altre funzioni, anche a quella di comunicazione, corrispondono apposite
discipline normative che hanno introdotto, nel nostro ordinamento e all’interno dell’iter
amministrativo , nuovi principi che regolano il diritto e nuovi istituti volti a rendere l’azione
delle pubbliche amministrazione. Dall’introduzione di nuovi principi, come la trasparenza e
la semplificazione amministrativa è derivato il superamento del “modello informativo
unidirezionale” e l’approccio al modello di “comunicazione bidirezionale”, capace di
coinvolgere il cittadino attivamente rendendolo partecipe e sostenitore dei suoi diritti e doveri
nei confronti delle amministrazioni. Per rafforzare questa bi direzionalità, negli ultimi due
decenni i governi hanno iniziato a prestare attenzione alle nuove tecnologie
dell’informazione, in modo da utilizzare nuovi strumenti innovativi e tecnologici. Questo
lavoro ha l'intento di sviluppare e spiegare il percorso evolutivo che dagli anni '90, con la
legge n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso
ai documenti amministrativi), fino all' entrata in vigore del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e delle
sue successive modificazioni (legge 18ugno 2009, n. 69), le Pubbliche Amministrazioni
hanno deciso di intraprendere rinnovandosi con le nuove tecnologie di trasmissione e
comunicazione sempre più esenti, non solo nella vita quotidiana di ogni cittadino`,); ma
anche all'interno delle amministrazioni stesse. II corpo del presente lavoro verrà suddiviso
in tre capitoli. II primo, concernente l'analisi degli "innovativi" principi di trasparenza e
semplificazione introdotti dalla legge n. 241 del 1990 e seguenti modifiche date dalla legge
11 febbraio 2005, n. 15). Il secondo capitolo verterà sul passaggio delle pubbliche
amministrazioni al digitale per proseguire poi con la corruzione che vediamo essere un
7
fenomeno molto ricorrente, purtroppo, all’interno della società italiana. Vedremo come la
corruzione si manifesta e quali decreti e leggi sono stati adottati per contrastarla e quali
sono gli enti che se ne occupano dagli inizi degli anni ’90 fino ai giorni odierni.
Il terzo capitolo si concentrerà su un caso studio, “il Covid-19 e le Pubbliche
Amministrazioni”, dove vedremo quali misure sono state adottate per sensibilizzare e
informare i cittadini durante questo periodo di pandemia e per arginare possibili
comportamenti corruttivi.
Nelle conclusioni , poi ,si rifletterà sulle trasformazioni delle Pubbliche Amministrazioni nel
corso degli anni e sui vantaggi che hanno portato in particolare con il digitale , concludendo
con il lavoro svolto dalle Pubbliche Amministrazioni nel periodo di pandemia Covid-19.
8
L’EVOLUZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
1.1 La storia delle Pubbliche Amministrazioni in Italia
Per poter parlare di comunicazione e di come le Pubbliche Amministrazioni sono cambiate
bisogna innanzitutto ricostruire un percorso di storia di vent’anni che ha attraversato la vita
delle istituzioni, avviando processi di trasparenza per valorizzare i comportamenti atti alla
tutela di interesse generale. Nel corso degli anni ’90 la comunicazione pubblica in Italia ha
assunto un’importante posizione all’interno della scena pubblica a seguito di percorsi che
hanno interessato le università, le istituzioni pubbliche , le organizzazione non profit , l’area
dell’associazionismo civile , il sistema mediale e i cittadini. La sfida maggiore che la
comunicazione pubblica ha dovuto affrontare è stata quella di garantire il soddisfacimento
dei cittadini nell’erogazione dei servizi e il loro coinvolgimenti nelle politiche pubbliche.
Alla fine degli anni ’80 la comunicazione pubblica si insatura all’interno di uno scenario molto
complesso, da un lato vi è Tangentopoli e la dimostrazione dell’inefficienza delle pubbliche
amministrazioni che segnano la sfiducia dei cittadini nei confronti delle Pubbliche
Amministrazioni, dall’altro lato troviamo i cittadini che, conoscendo i loro diritti , si mettono
in gioco in dialoghi , proposte ma anche contrapposizioni all’interno della comunicazione
pubblica. La comunicazione assume quindi un ruolo cruciale per il miglioramento delle
organizzazioni delle istituzioni. Da questo punto in poi vedremo quali leggi sono state varate
per la realizzazione delle pubbliche amministrazioni ed i loro diritti fino ad averle come oggi
giorno.
1
1.2 Leggi e Riforme delle Pubbliche Amministrazioni
1
Riferimento a A.Lovari ,Tecnologie Digitali per La comunicazione Pubblica, Bonanno Editore 2017. pp9
CAPITOLO 1
9
Gli anni Novanta rappresentano per le Pubbliche Amministrazioni una stagione d’oro ,
perché tutti coloro che hanno riposto fiducia nella possibilità di cambiare la PA italiana ,
nonostante gli scandali degli anni precedenti , come ad esempio Tangentopoli. In questi
anni nasce un movimento composto da comunicatori pubblici che fonda un’associazione
chiamata “Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale” , il quale si
occupa di sensibilizzare e promuovere norme al fine di dare la meritata riconoscenza alla
comunicazione istituzionale , ciò diventa uno dei punti centrali nel processo di riforma ella
PA che si stava svolgendo. Altro punto centrale di questa riforma fu la comunicazione , la
quale era indispensabile per il rinnovamento amministrativo dove le parole chiavi sono
Trasparenza , Ascolto , Semplificazione , Partecipazione , Valutazione , Efficienza ed
Efficacia
2
. Da qui in poi vediamo le leggi che hanno dato una svolta decisiva al ruolo della
comunicazione pubblica ed alle Pubbliche Amministrazioni in Italia. La legge dalla quale
parte questo periodo florido per le PA fu la LEGGE 8 Giugno 1990 , n.142 , chiamata anche
“Legge Ordinamento delle Autonomie Locali” , entrata in vigore il 13 Giugno del 1990.
3
La
seguente legge definisce l’ordinamento dell’autonomia degli enti locali , amplia la possibilità
di consultare e di coinvolgere i cittadini , afferma la pubblicità agli atti dell’amministrazione
comunale e provinciale e disciplina attraverso appositi regolamento il diritto di accesso e di
informazione.
4
Prevede inoltre l’istituzione del Difensore Civico (Art.8) che svolge un ruolo
di garante dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale
e provinciale , segnalando anche di propria iniziativa , gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed
i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini. La figura del difensore civico era già
prevista da molte leggi regionali per cui la sua istituzione anche nei Comuni e nelle Province
valorizzava l’aspetto dell’ascolto e della tutela dei diritti di cittadinanza.
5
Altra legge che
2
Riferimento a G.Ducci, Relazionalità Consapevole, Franco Angeli Editore.2017.pp.84-85
3
Fonte www.gazzettaufficiale.it
4
Legge 142 del 90 come viene descritta da A. Lovari in Tecnologie Digitali per la Comunicazione Pubblica ,
Bonanno Editore. 2017.pp.84-85
5
Riferimento A.Lovari ,Tecnologie digitali per la comunicazione pubblica, Bonanno Editore.2017. Pp11-12
10
caratterizza il periodo florido delle PA e che ne garantisce la trasparenza è la Legge 241 del
7 Agosto 1990 chiamata “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di
accesso ai documenti amministrativi” , la quale entra in vigore il 2 Settembre 1990. Questa
legge è il punto centrale del concetto di trasparenza all’interno delle Pubbliche
Amministrazioni ; stabilisce infatti l’obbligo di trasparenza e accesso agli atti di ogni
amministrazione ponendo fine al tradizionale segreto d’ufficio. Per trasparenza intendiamo
la visibilità dell’amministrazione : dire ciò che viene fatto e mostrare apertamente i risultati
in modo che il cittadino possa valutare l’operato svolto. Questa legge è stata molto
importante in quegli anni per dare una svolta alle PA. Gregorio Arena mette in luce che
l’aver reso pubblico gli atti e i documenti amministrativi ha ribaltato una PA abituata a
scegliere cosa nascondere e cosa no. Arena mette in guarda dalla persistenza di forme di
“opacità” delle amministrazioni pubbliche, dal rischio che queste possano ricorrere, in base
al potere di cui dispongono , a strategie di occultamento diversificate. Per evitare tale rischio
si riconosce nell’ascolto un importante alleato della trasparenza. Mettersi in ascolto dei
cittadini , cogliere il loro punto di vista sull’agire amministrativo è stata fino a questo
momento un’attività che non apparteneva alla PA italiana. Lo stesso cittadino non è mai
stato abituato a dare una propria opinione e a collaborare con le PA , ma il cambiamento ,
passa anche attraverso la considerazione che l’ascolto e il dialogo che ne consegue sia
fondamentale per migliorare il sistema pubblico e che sia importante creare condizioni per
favorirne la realizzazione e lo sviluppo.
6
6
Fonte G.Ducci , Relazionalità Consapevole. Franco Angeli Editore 2017.pp.85