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Continuità - Discontinuità tra Impero Ottomano e Turchia repubblicana: l'evoluzione del diritto

La questione turco – cipriota

L'entrata della Turchia nell'Unione Europea è fortemente osteggiata dalla Grecia, nemico storico di Ankara a causa delle dispute per le isole del Mar Egeo e per la sovranità su Cipro. In seguito all'invasione delle truppe di Ankara in risposta alla tentata unificazione con Atene provata da una parte filo-greca, dal 1974 Cipro è divisa in due parti: quella turca a nord e quella greca -riconosciuta internazionalmente -a sud. La Turchia riconosce solo lo stato cipriota del nord, ma non quello del sud. A seguito dell'entrata di Cipro nell'Ue nel maggio 2004, il presidente Barroso negò l'accesso in Europa alla Turchia se non avesse prima riconosciuto tutti gli stati membri, compresa la parte greca di Cipro. L'atteggiamento della Turchia nei confronti di Cipro appare in alcune occasioni al limite del paradosso. Alcuni si domandano infatti come il Paese non intenda riconoscere uno Stato parte dell'Unione alla quale chiede con tanta forza di aderire, ostinandosi, al contrario, nel riconoscere come proprio interlocutore soltanto la parte nord dell'isola.

Tale contraddizione ê divenuta evidente in occasione della firma da parte della Turchia del protocollo che estende l'Unione doganale ai nuovi Stati membri, Cipro inclusa. Tale firma non è comunque sinonimo né di un riconoscimento formale della zona meridionale dell'isola né del permesso per navi ed aerei ciprioti di accedere a porti ed aeroporti turchi (prevedendo l'Unione doganale esclusivamente la libera circolazione dei beni industriali). Per la libera circolazione dei servizi e delle persone, bisognerà attendere l'adesione completa della Turchia all'Unione Europea.

L' Europa ha spinto i partners di Bruxelles a introdurre fra le clausole di adesione la normalizzazione dei rapporti con Atene e la soluzione definitiva del contenzioso su Cipro. La necessità di regolare i rapporti Turchia-Grecia nasce anche dal fatto che i due Paesi siederebbero fianco a fianco al tavolo di Bruxelles, e non potrebbero cooperare serenamente nelle questioni comunitarie se a dividerli ci fossero interessi contrastanti. Nella Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio sulla Strategia di allargamento e per il periodo 2009-2010, la Turchia ha espresso pubblicamente il suo sostegno ai negoziati in corso sotto l'egida dell'ONU tra i dirigenti delle comunità greco cipriota e turco cipriota, per raggiungere una soluzione globale del problema di Cipro. Malgrado ciò, non si segnala alcun progresso verso la normalizzazione delle relazioni bilaterali con la Repubblica di Cipro. La Turchia non ha attuato pienamente il protocollo aggiuntivo all'accordo di associazione e non ha eliminato tutti gli ostacoli alla libera circolazione delle merci, comprese le limitazioni delle linee di collegamento diretto con Cipro.

È urgente che il paese rispetti il suo obbligo di attuare pienamente, in maniera non discriminatoria, il protocollo aggiuntivo e progredisca verso la normalizzazione delle relazioni bilaterali con la Repubblica di Cipro. L'UE continuerà a valutare i progressi compiuti in merito alle questioni contemplate dalla dichiarazione del 21 settembre 2005, in linea con le conclusioni del Consiglio dell'11 dicembre 2006.

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Continuità - Discontinuità tra Impero Ottomano e Turchia repubblicana: l'evoluzione del diritto

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Informazioni tesi

  Autore: Sebastiana Spampinato
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Sergio Ferlito
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 743

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