Nuove forme di comunicazione editoriale

Un esempio particolare è costituito poi dalla pagina di Unicopli Edizioni, casa editrice contraddistinta da un’attività editoriale quasi esclusivamente al servizio delle università milanesi, soprattutto nell'ambito umanistico, alla si affiancano, in qualità di autori e consulenti, alcuni studiosi di discipline quali la geografia, la linguistica, gli studi musicali, la filosofia, l'economia.
Nel corso del tempo ha assunto una produzione a distribuzione nazionale concentrandosi su alcune aree tradizionali già presenti nel catalogo, come l'area psico-pedagogica, l'area economica e delle scienze matematiche, l'area geografica.
Negli ultimi anni poi, ha ampliato ulteriormente la sua produzione saggistica, aprendosi a nuove discipline come la storia moderna e contemporanea, l'architettura e la critica letteraria, giungendo ad una catalogo di circa 600 titoli vivi e con una produzione annua di novità di oltre 50 volumi. Sta inoltre dedicandosi con maggiore slancio ad una produzione di varia dedicata soprattutto all'attualità storico-sociale.

Ciò che colpisce di questa pagina, nonostante i 5.349 fan, sta nel fatto che non sia per niente frequentata dagli stessi; le attività svolte sono un numero esiguo, quasi un solo post al mese e si tratta sempre della copertina di un nuovo libro in uscita, accompagnato da poche righe di commento; il riquadro con le attività e i post degli utenti è inesistente. Sembra una pagina tutt’altro che “social” dove le dinamiche del Web 2.0 mancano completamente e le informazioni viaggiano in senso univoco.

Analizziamo la pagina di una piccola casa editrice indipendente milanese, la Marcos y Marcos, da sempre molto attiva sul territorio. Pubblica narrativa contemporanea e poesia ma si occupa anche dell’organizzazione di corsi ed eventi sulla scrittura e l’editoria, avvalendosi di eccellenti ed importanti nomi del settore.
Ha più di 4000 fan che costantemente scrivono sulla bacheca: è una viva interazione quella fra la casa e i propri utenti in quanto la si sente molto “vicina”, forse perchè una realtà piccola, che si percepisce come lontana dalle dinamiche a scopi quasi esclusivamente commerciali delle altre “grandi”. Piace anche l’impostazione molto artigianale della casa editrice, che riporta a quest’atmosfera nostalgica già nel logo, un vecchio torchio per la rilegatura dei libri.

Una delle ultime iniziative di grande successo lanciata direttamente dalla fanpage ha il titolo «Andare in libreria...»: coinvolge non solo i lettori ma anche le librerie che hanno già aderito in duecento; per partecipare basta continuare la frase che si trova stampata su cartoncini appositi nelle librerie aderenti, aggiungendo a mo’ di slogan, il proprio pensiero o riflessione che risponda alla domanda «Cosa significa andare in libreria?». Come postato dagli stessi amministratori della pagina, le adesioni sono state veramente tante; il vincitore si aggiudicherà una bicicletta (nello spirito della casa, sarà una bicicletta fatta in modo artigianale da una vecchia bottega di Milano) e gli slogan d’autore saranno pubblicati sul sito ufficiale e sui social network della casa editrice, in seguito verranno raccolti in un'agenda per il 2013.