Skip to content

Le acque minerali artificiali. Fortuna e declino di un nuovo settore produttivo nell'Italia contemporanea

Il dibattito medico-scientifico sull'efficacia delle acque minerali naturali ed artificiali

L'avvio della produzione a livello industriale delle acque minerali artificiali fu preceduta e accompagnata da una serie di dibattiti medico-scientifici tra quanti erano favorevoli allo sviluppo di questo nuovo settore e quanti, invece, vi si opponevano. Disponiamo, a questo proposito, di una bibliografia costituita da alcuni opuscoli e trattati incentrati proprio esclusivamente su questo argomento, nei quali gli studiosi mettevano a confronto vantaggi e svantaggi delle acque minerali naturali ed artificiali. Sono questi, ad esempio, i casi di Longo, Provolo e Abba.
Inoltre, il tema venne trattato, più o meno diffusamente, dalla maggior parte degli studiosi che si occupavano di acque minerali e cure idroterapiche: tra gli altri, ricordiamo i lavori di Schivardi, Marieni, Lichtenthal, Gamberini e Piccinini. Infine, un altro luogo di discussione era fornito dai Congressi annuali di idrologia, climatologia e terapia fisica, durante i quali si confrontavano le idee di studiosi provenienti da tutta Italia. È evidente che in questi casi, proprio per il contesto stesso, i sostenitori delle acque artificiali fossero in minoranza, mentre molto più facile è trovare nella pubblicistica specializzata articoli di quanti cercavano di dimostrare scientificamente l'impossibilità dell'equivalenza tra acque naturali ed artificiali.
Tenendo presente il contesto storico di riferimento, dall'analisi di questi saggi emergono alcune considerazioni. In primo luogo, si può notare come molti studiosi nelle loro dissertazioni mostrassero una grande fiducia nelle potenzialità della chimica e della nascente industria, che si riteneva potessero imitare con grande precisione i prodotti naturali.
Secondo Attumonelli, per esempio, il chimico non avrebbe fatto altro che mettere in gioco le stesse potenze della natura, che seguono le medesime affinità e le stesse leggi: "in effetti per preparare un'acqua minerale bisogna impiegare le medesime sostanze, delle quali si serve la natura per generare i gas. […] I gas delle acque minerali naturali, e delle fittizie si rassomigliano perfettamente, ed i principi fissi sono interamente li medesimi". Molti condividevano, quindi, l'idea che la natura fosse ormai a tal punto indagata, o che comunque si fossero fatti così grandi passi in avanti su questa strada, da poterla imitare con grande perfezione.
Inoltre, si riteneva che le acque artificiali potessero anche sopperire ad alcune mancanze riscontrabili nell'uso domestico, e soprattutto nel trasporto a distanza, delle acque naturali. Era diffusa, infatti, l'idea che queste, durante gli spostamenti dalle fonti ai centri di distribuzione, rischiassero di perdere le loro proprietà curative. "Per quanta diligenza s'impieghi nel raccoglierle, nel suggellarle e nel trasportarle anche di notte, pure o sotto l'agitazione del liquido in questo trasporto inevitabile, o sotto la più elevata temperatura dell'atmosfera, che per istrada si incontra, [...] emergere ne dee una dispersione notabile dei gas in esse contenuti pei pori dei suggelli medesimi e venirne in conseguenza un riflessibilissimo degradamento altresì nelle loro mediche virtù".
Del resto, notava Longo, anche nella distribuzione delle acque sorgive si procedeva prima dell'imbottigliamento a trattamenti chimico – fisici simili a quelli adoperati nella preparazione delle acque artificiali, ad esempio attraverso l'aggiunta di anidride carbonica, "con gli stessi apparecchi saturatori, nell'identica misura e coll'identico scopo di mantenere cioè disciolti quei sali che altrimenti precipiterebbero. Ed allora – concludeva -perché tutto questo accanimento contro tutto quanto, in materia di acque, sa di artificiale?".
Altre convinzioni che rientravano, poi, in un'ottica positivistica e di estrema fiducia nel progresso e nelle potenzialità della chimica, secondo una mentalità che riteneva i prodotti di sintesi quasi superiori rispetto a quelli naturali, erano quelle della maggiore igienicità delle acque artificiali, della loro costanza nel tempo e della possibilità di produrle secondo le diverse esigenze. Secondo Collina, ad esempio, era palese come "la chimica, aumentando o scemando, aggiungendo o togliendo, o scambiando qualcuno di quei principi secondo ragione ed esperienza, componendo per imitazione le acque in discorso, possa ottenere un ulteriore grado di miglioramento e perfezione. […] Sicché per questo lato ancora le acque artificiali prevalgono alle naturali".

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le acque minerali artificiali. Fortuna e declino di un nuovo settore produttivo nell'Italia contemporanea

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Licia Mantovani
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Lettere e filosofia - Scienze politiche
  Corso: Storia contemporanea
  Relatore: Elisa Signori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 152

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

gazzoni
acque minerali
acque minerali artificiali
bisleri

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi