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Genitorialità e costo dei figli in Italia

Costi opportunità e costi diretti

Il costo complessivo dei figli è composto da due voci principali: vi è un costo diretto o costo vivo, corrispondente a quanto una famiglia deve “tirar fuori di tasca“ per mantenere la prole; vi è poi un costo opportunità, che corrisponde invece al mancato guadagno della famiglia, vincolata dalla presenza di figli nelle proprie scelte lavorative.
Entrambi i costi non possono essere stimati direttamente; occorre quindi seguire una strada indiretta, che impone il ricorso ad ipotesi, anche se formulando ipotesi diverse si raggiungono risultati sensibilmente differenti.
Attualmente, in Italia, i figli sono praticamente solo una fonte di spesa, ma in altri paesi sviluppati il contributo pubblico alle famiglie con figli può essere considerevole; in questo caso il costo del bambino andrebbe calcolato al netto di quanto, proprio in virtù della sua presenza, lo Stato trasferisce ai nuclei familiari sotto forma di trasferimenti economici, agevolazioni fiscali e servizi.
In contesti diversi, principalmente quelli dei paesi in via di sviluppo, un figlio può costituire una forma di investimento, perché ad esempio, da adulto lavorerà per la famiglia e contribuirà all’economia familiare con il proprio stipendio.
In tutti questi casi è difficile stimare i flussi di reddito, di beni e di servizi che avranno luogo, forse, dopo parecchi anni. Per tali motivi a volte si può ricorrere alla misurazione non del costo diretto di un figlio, dato dalla somma dei costi diretti con i costi opportunità, ma il costo compensativo.
Se si riuscisse a misurare il tenore materiale di vita di una famiglia, scopriremmo che forse, dopo l’arrivo di un bambino, il tenore di vita si è abbassato perché le stesse risorse devono ora servire a più persone. Con opportune tecniche, come le scale di equivalenza (di cui dirò a breve), si può tentare di stimare quanti soldi occorrerebbe dare alla famiglia per riportarla al suo tenore di vita precedente la nascita, compensandola della presenza di un figlio; questo ammontare di denaro è detto appunto costo compensativo del figlio.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Genitorialità e costo dei figli in Italia

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Informazioni tesi

  Autore: Simona Pallottini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze del servizio sociale
  Relatore: Laura Carli Sardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 137

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Parole chiave

genitori
genitorialità
figli
procreare
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