Salute e società: Italia e Belgio a confronto

Le notevoli differenze che esistono tra le percentuali di spesa fra le varie prestazioni di cui si compone la protezione sociale, dipendono da aspetti strutturali del sistema stesso, ma anche da policy specifiche che intendono intervenire in un determinato settore rispetto ad altri. Rimane da sottolineare, come l’importanza che il sistema di protezione sociale ha storicamente rivestito possa essere, oggi, strumento di miglioramento e di intervento all’insorgere di nuovi rischi nell’era della modernità e della globalizzazione. La dinamicità e lo sviluppo della società hanno determinato cambiamenti rapidi. Le disuguaglianze e incognite crescenti sembrano condurre alla conclusione che il “bisogno” di welfare aumenti in un’epoca caratterizzata dal mutamento e dalla rapida evoluzione della società stessa.
All’interno dell’UE, l'organizzazione e il finanziamento dei sistemi di protezione sociale, eterogenei fra loro, sono compiti che spettano agli Stati membri, i quali destinano quote di spesa della protezione sociale nei settori di specifico interesse.
Queste differenze dipendono dai diversi livelli di ricchezza, dalle diversepolitiche nazionali, dagli andamenti demografici, dai tassi di disoccupazione e da altri fattori sociali, istituzionali ed economici (Caldarini, 2007). Tuttavia, l’UE svolge un ruolo particolare tramite la sua legislazione che coordina i sistemi di sicurezza sociale nazionali, inparticolare per quanto attiene alla mobilità nell'ambito dello spazio comunitario.
Il Consiglio dell'Unione europea, nella Relazione congiunta per il 2008 sulla protezione e sull'inclusione sociale, sottolinea ancora una volta come la politica sociale e la politica economica possono e dovrebbero sostenersi reciprocamente. Negli ultimi anni le riforme dei regimi di protezione sociale e le politiche attive di inclusione hanno contribuito all'aumento della crescita e dell'occupazione.