Skip to content

Politica e Comunicazione: Il caso del sig. B

Comunisti, Comunisti, Comunisti

“Ho scelto di scendere in campo, e di occuparmi della cosa pubblica, perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature, e da uomini legati a doppio filo ad un passato politicamente ed economicamente fallimentare” (S.Berlusconi, 1994, discorso della “discesa in campo”)

“Rutelli pensi piuttosto alla caserma Breznev, in cui la sinistra vorrebbe costringere tutti gli italiani per tenerli sotto controllo” (P.Bonaiuti, portavoce di Berlusconi, 2001)

“Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo” (S.Berlusconi, 2005)

“Non avete dignità, non sapete cos’è la nobiltà d’animo, non sapete cos’è la Democrazia, non sapete cos’è la Libertà, siete ancora, ed oggi, come sempre, dei poveri Comunisti!” (S.Berlusconi, 2009)

Il “pericolo Comunista”. Dal discorso della “discesa in campo” fino ai giorni nostri (l’ultima è immediatamente successiva all’insediamento di Monti), è una “costante” del discorso berlusconiano, e del “comune sentire” dei suoi sostenitori.
Un “pericolo comunista” che si coniugherebbe nel modo da lui descritto nel discorso di “discesa in campo” (in cui poi, come abbiamo già descritto, andava giù in modo ancor più pesante sullo stesso argomento), per cui in caso di vittoria elettorale della Sinistra il risultato sarebbe “un Paese illiberale” e quant’altro, la “miseria, terrore e morte” del 2005, e così via. Soprattutto, il risultato sarebbe un regime paragonabile a quelli dell’Unione Sovietica, da Stalin a quel Breznev citato da Bonaiuti per rispondere a Rutelli. Non a caso, dal 1998, uno dei materiali più usati dal centro-destra (si badi bene: nelle campagne elettorali italiane, a Muro di Berlino caduto da tempo!) è stato “Il libro nero del Comunismo”.
Il suo elettorato, in gran parte, ha percepito questo pericolo come reale.
Il tutto in una situazione reale di questo tipo: lo schieramento di Centro-Sinistra è composto in gran parte da forze politiche che col Comunismo o non hanno mai avuto a che fare (è il caso dei Popolari, poi Margherita, dei Socialisti, ecc.), o hanno definitivamente chiuso, e, per buona parte, tendono anche a staccarsi dal loro passato (è il caso della buona parte del Pds-Ds, scioltosi poi nel Pd assieme alla Margherita, proprio a chiudere una storia ed a togliere persino il riferimento alla Sinistra). Ma anche la parte, minoritaria, che ancora si definisce, o si è definita fino al 2008/09, “Comunista”, o quei settori del Pds/Ds che, pur avendo “superato” questa identità, non hanno inteso rinnegare l’identità di Sinistra e/o la storia del Pci, non fanno, in ogni caso, in alcun modo riferimento allo stalinismo, all’Urss, e quant’altro, da cui lo stesso Pci aveva preso le distanze da tempo, dando peraltro, sin dall’ultima guerra, un contributo importante alla Democrazia, contribuendo a scrivere la Costituzione, ed avendo chiarito da decenni sia l’irrinunciabilità della Democrazia stessa, sia, addirittura, la preferibilità di “stare sotto l’ombrello della Nato”.
Si può ben vedere, quindi, come certe questioni fossero quantomeno anacronistiche. Eppure, per molto tempo (e la cosa continua, visto che, come abbiamo visto, Berlusconi non usa argomenti se non è sicuro che abbiano “presa”), buona parte dell’elettorato berlusconiano, e dell’elettorato italiano, le ha percepite come reali ed attuali. Reagendo con diffidenza agli argomenti degli avversari, vedendo in lui quello che “comunque teneva i Comunisti lontani”. E ritenendo credibili lui ed i suoi quando, invece, facevano il paragone tra l’Italia da loro guidata e l’Unione Sovietica degli anni ’50 (come se fosse quello il termine di paragone!). In un Paese che ormai da tempo, prima di lui, aveva abbandonato i toni “da 1948”.
Questo “anticomunismo di ritorno” in “difesa della Libertà” (che i “Comunisti” metterebbero sempre e comunque in pericolo), del “buono” (la “nobiltà d’animo” che cita nel 2009…) contro i “cattivi”, è un messaggio che, per molto tempo e per una buona fetta dell’elettorato, quindi, è passato. Riuscendo a rappresentare i suoi antagonisti in maniera “tranchant” e caricaturale di fronte alla popolazione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Politica e Comunicazione: Il caso del sig. B

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Cerminara
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Angelo Alejandro De Marzo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi