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Minority Stress e persone LGBT: un'analisi della letteratura

Diritti civili LGBT: un Excursus Storico

Negli ultimi decenni, nei paesi Occidentali fortemente sviluppati, come gli Stati Uniti d'America, sono stati fatti progressi importanti e da lungo tempo attesi nel riconoscimento dei diritti civili inerenti la comunità LGBT (I.B.A., Graupner, & Tahmindjis, 2005).

Nonostante il percorso tumultuoso, iniziato con vere e proprie rivolte, l'iter è stato piuttosto lineare sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista legislativo.

Per quanto riguarda le rivolte, l'esempio più lampante è stato quello di Stonewall, durato per 3 giorni e svoltosi nella città di New York il 28 Giugno del 1969 tra polizia newyorkese e un gruppo di civili che si trovavano allo Stonewall Inn, un bar prevalentamente frequentato da personalità queer, che sono state perseguitate e attaccate in maniera violenta a seguito del fatto di essere giudicate come vestite o truccate in modo non conforme al loro sesso biologico di appartenenza (Vincenty, 2019).

Gli eventi di Stonewall sono stati una pietra miliare per l'inizio della formazione di una comunità LGBT coesa e avversa a ogni genere di discriminazione, tanto che:

“The Stonewall riots led to the first Gay Pride Parade a year later in 1970, and those who participated in the six days of unrest in and around the Stonewall Inn played a broad and vital role in the history of the fight for LGBTQ equality” (Vincenty, 2019, p.1).

A seguito di questo genere di episodi, nel 1973 l'A.P.A. (American Psychological Association) decise di rimuovere l'omosessualità dall'elenco dei disturbi mentali, giudicando che di per sé questa condizione non implicasse alcuna perdita di capacità di giudizio, di stabilità o di affidabilità. In aggiunta, deplorò apertamente qualsiasi episodio di discriminazione nei confronti degli omosessuali e invitò alla promulgazione di nuove leggi che potessero consentire diritti ai gay, iniziando con l'abrogazione delle, allora vigenti, leggi contro la sodomia (Conger, 1975).

Conseguentemente il 12 Ottobre 1987, a Washington, si radunò la più grande folla di sempre di persone (300.000 circa) partecipanti ad una rappresentazione in favore dei diritti civili, nello specifico in sostegno della crescente comunità LGBT e con lo scopo di incoraggiare la ricerca e il trattamento dell'AIDS. Da allora il 12 Ottobre è universalmente riconosciuto e festeggiato come il National Coming Out Day (Williams & Times, 1987)(A.P.A., 2019).

Per quanto concerne le prese di posizioni legislative, nel Giugno 1986, nella causa Bowers Vs. Hardwick, la Corte Suprema della Georgia decise di mantenere e applicare l'attuale legge federale in vigore contro la sodomia, condivisa da altri 12 Stati americani.

Dieci anni dopo, a seguito della causa Romer Vs. Evans, la Corte Suprema del Colorado, prese una decisione fondamentale per l'appoggio e l'evoluzione dei diritti civili della comunità LGBT. La Corte decretò di integrare i Gay come persone dallo status categoriale protetto, difendendole così dalla discriminazione per le proprie preferenze sessuali (International Bar Association., Graupner & Tahmindjis, 2005).

Nell'arco dello stesso anno, il 21 Settembre 1996, il Presidente Bill Clinton, nonostante il suo precedente supporto e la sua apertura nei confronti dei Gay e delle Lesbiche d'America, firmò il D.O.M.A. (Defense of Marriage Act), un Decreto-legge che sancì che “No state shall be required to recognize a same-gender marriage performed in another state. DOMA also defined marriage as only between a man and a woman for purposes of Federal law” (Clinton Digital Library, 1996, p.1). L'affermazione che definisce matrimonio soltanto l'unione tra un uomo e una donna fa parte della sezione 3 del Decreto.

Questo episodio riportò ad una situazione di stallo che fu scossa soltanto il 26 Giugno del 2003 dalla decisione della Corte Suprema del Texas, nel caso Lawrence Vs. Texas. La Corte ritenne che uno statuto del Texas che criminalizzava la condotta sessuale intima e consensuale costituiva una violazione della Due Process Clause. Questa clausola, basata sul 5° e sul 14° Emendamento della Costituzione americana, consiste in una protezione dalla negazione arbitraria della vita, della libertà o della proprietà da parte del governo al di fuori della sanzione della legge che si mira ad applicare (Guides at Gerogetown Law Library).

Lo statuto in questione originariamente criminalizzava qualsiasi attività sessuale orale e anale. Tuttavia, fu riscritto per poter essere applicato solamente alla condotta omosessuale.

Il verdetto fu così espresso dalla Corte:

“Our laws and tradition afford constitutional protection to personal decisions related to marriage, procreation, contraception, family relationships, child rearing, and education."
E continuò aggiungendo che:
“[p]ersons in a homosexual relationship may seek autonomy for these purposes, just as heterosexual persons do” (Guides at Georgetown Law Library, p.1).

Conseguentemente, oltre alla semplice vittoria nel processo, fu finalmente ottenuto che non fosse più riconosciuto illegale l'avere rapporti intimi consensuali fra individui dello stesso sesso, né in Texas né nei rimanenti 13 Stati in cui era ancora considerato un reato perseguibile dalla legge (Guides at Georgetown Law Library)( I.BA., Graupner & Tahmindjis, 2005).

Un ennesimo fondamentale passo fu compiuto dal Presidente degli Stati Uniti in carica nel 2011, Barack Obama. Il POTUS (President of the United States) invitò il ramo esecutivo della sua amministrazione a non supportare più il decreto-legge DOMA, in particolare la sezione 3, firmato da Clinton nel 1996, sulla base della sua incostituzionalità. Nell'opinione di Obama, il DOMA era da ritenersi incostituzionale in quanto in chiara contraddizione con la Equal Protection Clause; questa clausola, che trova il suo fondamento nel 14° Emendamento, afferma che a tutti deve essere concesso un processo equo e giusto (Ball, 2011).

Questa netta presa di posizione del Presidente in carica Obama, permise nel 2013, nella causa U.S. Vs. Windsor, di dare adito ad un grosso precedente legale per cui la Corte Suprema di New York abolì in maniera definitiva la sezione 3 del DOMA a causa della violazione di questi nei confronti della Due Process Clause (American Civil Liberties Union, 2014).

Nel Giugno 2015, nel caso Obergefell Vs. Hodges, dopo un primo verdetto negativo nei confronti dei firmatari da parte del Sesto Circuito (6th Circ.), la Corte suprema degli Stati Uniti (SCOTUS) ribaltò la decisione e stabilì che il diritto fondamentale di sposarsi dovessi essere garantito alle coppie dello stesso sesso sia a causa della Due Process Clause sia a fronte della Equal Protection Clause. [...]

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Minority Stress e persone LGBT: un'analisi della letteratura

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Informazioni tesi

  Autore: Vittoria Anfossi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Luca Rollè
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

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