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Minority Stress e persone LGBT: un'analisi della letteratura

Questo lavoro si propone di prendere in esame il concetto di Minority Stress in relazione alla popolazione LGBT, partendo dalla Sindrome Generale dell'Adattamento proposta da Hans Selye (1975) per arrivare a discutere gli approcci di Virginia Brooks (1981), e di Ilan H. Meyer (1995, 2003, 2016, 2017) che sono stati i principali e più autorevoli portavoce del concetto stesso di Stress di minoranza, per come lo conosciamo noi oggi.
Nello specifico, alla luce del concetto di Stress di minoranza, questo elaborato si prefigge di esaminare l'influsso dei fattori politici e sociali sullo stato psico-fisico della popolazione LGBT, con particolare riferimento allo sviluppo della legislazione degli ultimi decenni, soprattutto in ambito USA, volta all'emancipazione dei diritti civili, ma con varie battute d'arresto, dovute alle differenti situazioni politiche, riguardo alle unioni civili, alle unioni domestiche ed ai matrimoni egualitari.
A questo proposito, si vede necessaria l'inclusione di alcuni esperimenti condotti nello scorso ventennio circa le reazioni psico-fisiche dei soggetti esaminati, alla luce dei fattori individuati da Ilan H. Meyer, in relazione con i provvedimenti legislativi e giudiziari o in concomitanza di fenomeni strettamente politici (ad esempio prima e dopo le elezioni presidenziali USA).

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2 Introduzione Il presente elaborato è il frutto di un’ampia ed approfondita ricerca su uno dei temi più discussi degli ultimi decenni a causa dei cambiamenti sociali in atto in ogni parte del mondo, il Minority Stress (Seidman, 2002). Sebbene il Minority Stress possa essere ricollegato a diverse minoranze, che si distinguono per religione, etnia o, magari, lingua, questa analisi sarà focalizzata su quello provato dalla popolazione LGBT. E’ un dato di fatto, ormai, che la vita delle persone LGBT sia cambiata, per il meglio, negli ultimi anni, grazie alle manifestazioni popolari, l’associazionismo e i movimenti, attraverso le riforme, le nuove legislazioni e grazie anche alla cinematografia molto più inclusiva di un tempo (Seidman, 2002). Il fatto, peraltro, che lo studio dello Stress di minoranza continui ad essere approfondito nella società attuale indica quanta strada ancora debba essere percorsa per riuscire a giungere all’uguaglianza tra individui, relativa, in questo caso specifico, all’orientamento sessuale. Il primo capitolo contiene al suo interno, innanzitutto, una definizione generalizzata di Minority Stress, in modo tale da rendere più chiaro il concetto e la sua origine. In secondo luogo, partendo dalla Sindrome Generale di Adattamento di Hans Selye (1975), si è cercato di dare una spiegazione delle basi biologiche dello stress e delle possibili conseguenze che l’esposizione ad uno stress prolungato può innescare in un individuo sia dal punto di vista fisico fino a giungere a quello mentale. Successivamente vengono presi in considerazione i due differenti approcci a spiegazione del Minority Stress: l’approccio di Virginia Brooks (1981) e di Ilan H. Meyer (1995; 2003; 2016; 2017). I due approcci sono alquanto diversi, ma, al tempo stesso, complementari: infatti, mentre l’approccio Brooks si concentra sui precursori del Minority Stress, la ricerca di Meyer approfondisce gli aspetti in cui si concretizza il Minority Stress all’interno dell’individuo. Nel secondo capitolo si svolge un breve excursus storico contenente le tappe fondamentali dell’evoluzione dei diritti civili in USA riguardo alla comunità LGBT, dagli eventi di Stonewall (1969) alla sentenza della Corte Suprema che ha esteso a tutta la Federazione

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Informazioni tesi

  Autore: Vittoria Anfossi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Luca Rollè
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

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Parole chiave

discriminazione
unioni civili
stigma
minority stress
omofobia interiorizzata
diritti lgbt
unioni domestiche
matrimoni egualitari

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