L'eccellenza e il prestigio del Made In Italy - Il caso Brunello Cucinelli S.p.A.

Il Covid-19 ha rivoluzionato i mercati e il modo di fare impresa delle filiere produttive mondiali. Le difficoltà di approvvigionamento e le diverse vicissitudini vissute dalle aziende italiane durante la pandemia hanno spinto molte realtà a riorganizzare i propri modelli produttivi e la catena di fornitura, con effetti rilevanti sulla produzione e sui consumi.
Nell'immediato futuro in Italia si venderanno fra i 3 e i 4 miliardi di euro di prodotti esclusivamente Made in Italy, di contro però bisogna sottolineare una perdita stimata tra i 5 e i 7 miliardi di euro. La riduzione dei fatturati ha colpito tutti i settori, in modo particolare quelle realtà interessate dai provvedimenti di chiusura per il contenimento dell'emergenza sanitaria, come quelle legate al settore del turismo (-93%), della ristorazione (-64%) e dei trasporti aerei (-80%).

Il governo per far fronte a questa situazione ha previsto interventi straordinari a sostegno delle imprese italiane, fondamentali per rafforzare la capacità di resilienza del tessuto economico del Belpaese. Il provvedimento più rilevante è rappresentato dal Decreto Cura Italia, tramite il quale sono state fornite misure di sostegno alle imprese, alle famiglie e ai lavoratori. La norma prevede un piano da oltre 750 miliardi complessivi e risulta importante per assicurare stabilità economica nell'immediato. Le principali misure di riferimento a livello economico alle imprese sono riconducibili, essenzialmente al sostegno alla liquidità e all'export, alla sospensione di alcuni adempimenti tributari e alle agevolazioni per il ricorso al credito.

È evidente che il Covid-19 abbia causato numerose problematiche da affrontare le imprese italiane, tuttavia è stato motivo anche di alcuni fattori che non possono essere connotati negativi, ad esempio ha innescato una forte propulsione alla digitalizzazione e l'ammodernamento dei rapporti di lavoro, grazie al ricorso allo smart-working.