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Allattare al seno oggi. La difficile opzione tra maternità e ruolo sociale della donna

Fisiologia dell'allattamento al seno

Il motivo fisiologico dell'esistenza della mammella ê che questa ê deputata alla produzione di latte e alla sua secrezione, nel periodo dell'allattamento.
In natura, le due mammelle appaiono leggermente asimmetriche e la loro forma nel corso della vita subisce diverse variazioni, ad esempio durante il periodo dell'allattamento.
I cambiamenti del seno sono prodotti da alcune condizioni fisiologiche comuni alle donne, come l'età, il ciclo mestruale, la gravidanza, il parto, l'allattamento, la menopausa, le variazioni del peso corporeo, alcune sostanze medicinali contenenti ormoni e perfino il tipo di dieta.
Nella donna giovane, il seno ha una forma che ricorda la mezza sfera e una consistenza densa, mentre negli anni ne viene compromessa la tonicità con l'aumento di volume e la successiva riduzione. Per le variazioni dovute all'età, dopo la maturazione differenziata nei due sessi, tipica dell'età puberale, la crescita del seno femminile prosegue fino allo sviluppo completo. Il seno in gravidanza subisce modificazioni vistose: l'areola assume una colorazione più scura ed aumenta di diametro con il risultato di un ingrandimento della mammella. Ciò è legato essenzialmente all'azione degli ormoni. La consistenza, poi, aumenta notevolmente in seguito al parto, durante il periodo dell'allattamento. La produzione del latte materno viene stimolata dal succhiare del bambino e tanto più tardi ciò avverrà, tanto più lunghi saranno i tempi per la produzione. Tuttavia il latte potrebbe tardare a comparire anche con l'attacco al seno del bambino, questo non deve spaventare, in quanto nei primi giorni di vita il neonato ha sufficienti riserve per non avvertire il senso della fame. Appena nato il bambino non ha quindi bisogno di introdurre alimenti come il latte artificiale, è erroneo pensare che sia affamato. Nei primi 3-4 giorni il neonato va attaccato spesso al seno affinché si stimoli l'arrivo del latte (montata lattea).
La prima sostanza che il seno produce ê il colostro, un liquido denso, giallo ocra, ricco di anticorpi e di Vitamina A e K, che lascia il posto dopo circa due settimane al latte definitivo, di colore bianco. Il tipo di latte che il seno produce è specifico per il bambino: a seconda di come il bambino succhia al seno, escono più latte (con le sostanze) o più liquidi.
Nel latte si trovano proteine, zuccheri, grassi, minerali, vitamine, ferro, vitamina D per l'assorbimento del calcio, tranquillanti naturali che fanno addormentare il bambino (endorfine) e sostanze che aiutano la
maturazione degli organi, come l'intestino.
Il lattante è predisposto a contrarre allergie, essenzialmente per la grande permeabilità del suo intestino: i lattanti allattati artificialmente e di solito svezzati in anticipo, avendo un contatto precoce con cibi diversi dal latte quali cereali, uovo e frutta, sviluppano precocemente allergie ed intolleranze. Il latte materno fornisce inoltre al bambino gli anticorpi che servono a colpire gli agenti patogeni. Inoltre l'allattamento al seno, attraverso i movimenti ritmici della muscolatura della lingua e delle guance, esercita l'importantissima funzione di conformare le arcate dentarie e tutto il massiccio facciale, favorendo anche l'instaurarsi di una respirazione corretta.
Al seno il bambino trova nutrimento, ma anche uno speciale legame con la madre. E' fondamentale che ci sia un contatto fisico prolungato nei primi 6 mesi di vita del bambino. Subito dopo la nascita, il neonato va attaccato al seno spesso per svuotarlo e consentire così la produzione del latte successivo: più il seno è svuotato, più latte si produce. Se il latte rimane nella mammella, c'ê un'inibizione della produzione del latte. Questo succede se al bambino
vengono date supplementazioni di latte artificiale che quindi sostituendosi alle poppate al seno, riducono lo stimolo alla produzione di latte materno. La donna che allatta deve far fronte ad una duplice serie di richieste nutrizionali, per sé e per il suo bambino. Non dobbiamo incriminare alcuni cibi se il latte assume caratteristiche organolettiche particolare, questo è normale, quello che è importante è che la madre abbia un' alimentazione sana, bilanciata ricca di frutta e verdura, di circa 500-750 Kcal in più del normale.

Ovviamente è opportuno eliminare o ridurre il fumo, gli eccitanti (caffè, the), gli alcolici, i farmaci e le droghe di ogni tipo.
Durante il momento dell'allattamento, sia la mamma che il bambino devono essere comodi e a proprio agio. La posizione dipende, naturalmente, anche dalle condizioni della mamma dopo il parto.
Il bimbo deve essere tenuto in braccio, in una posizione semidistesa. Il volto deve essere rivolto verso la mamma che deve favorire la massima intensità di comunicazione, attraverso il sorriso, la voce, il contatto fisico.
Di solito, nella "posizione seduta": la mamma si siede su una sedia bassa, con la schiena e le braccia comode e appoggia su un sostegno la gamba dalla parte in cui il bambino sta succhiando.
Il bambino inserirà in bocca tutto il capezzolo e gran parte dell'areola. La durata della poppata è variabile. Quando avrà finito e sarà sazio egli si staccherà da solo. Si favorirà quindi il "ruttino" tenendolo in posizione
eretta oppure appoggiandolo alla spalla, può essere d'aiuto un massaggino o dei piccoli colpetti al torace.

E' molto importante che la madre comprenda se il bambino ha assunto o meno il latte necessario alla sua crescita. I neonati dopo la nascita hanno un calo di peso, che normalmente ê intorno al 7%, e se l'allattamento procede bene, dal 4°-5° giorno di vita, il neonato riprende a crescere di peso e recupera il peso della nascita entro le due settimane. Dopo i primi giorni è molto utile informare la madre per valutare se il bambino sta assumendo una corretta quantità di latte, contando il numero dei pannolini ben bagnati durante la giornata (5-6 al giorno). Molto utili per valutare la crescita successiva sono le nuove curve di crescita dell' OMS, riguardanti il peso e la massa corporea corretta del bambino. Questi standard di crescita, rilasciati nel 2006, sono basati su un lungo e attento studio su bambini provenienti da Africa, Asia, Europa, America Latina e America del Nord che sono stati alimentati secondo le norme nutrizionali internazionali (compreso l'allattamento al seno) e le cui madri sono state adeguatamente nutrite e non sono state esposte a noti fattori di rischio come l'esposizione al tabacco. Il nuovo standard di crescita mostra chiaramente come tutti i bambini del mondo possono e dovrebbero crescere ugualmente bene e dimostra anche che un'adeguata alimentazione in relazione ad un ambiente sano e ha una buona salute sono fattori che permettono una crescita migliore. Questo standard permette di fornire uno strumento efficace per individuare sia la sottonutrizione, sia l'obesità, è quindi un nuovo e prezioso strumento per affrontare i problemi di salute e nutrizione di bambini in tutto il mondo. Poiché sono uno strumento importante per la fornitura di una migliore assistenza sanitaria e nutrizionale a tutti i bambini del mondo, si vuole incoraggiare l'adozione di tali norme, nell'interesse di tutti i bambini, con l'aiuto dei governi, promuovendo azioni di sensibilizzazione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Allattare al seno oggi. La difficile opzione tra maternità e ruolo sociale della donna

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Informazioni tesi

  Autore: Costanza Gallina
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'Educazione
  Relatore: Gian Giuseppe Del Corno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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