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Gruppo e gioco d'azzardo

Gioco d’azzardo: dipendenza?

Data la vivacità del dibattito che anima l’ambiente clinico circa l’inclusione o meno del GAP all’interno dello spettro delle dipendenze, sembra utile dedicare un po’ di spazio a questo argomento, in modo da cercare di far luce su una questione molto attuale e interessante. Cosa lega il gioco d’azzardo patologico all’ambito delle dipendenze?
Innanzitutto, è possibile individuare diversi piani sui quali i due disturbi si intrecciano frequentemente, sia da un punto di vista sincronico, in relazione alla sovrapposizione e al reciproco potenziamento di comportamenti, sia da un punto di vista diacronico, nell’ottica dell’alternanza di condotte eccessive in un ambito o nell’altro. Molti tossicomani, etilisti e giocatori patologici, infatti, sostituiscono o incrociano diversi comportamenti di abuso e dipendenza con e senza sostanze.
Diversi studi confermano tali sovrapposizioni fra i giocatori patologici e gli addicted: la prevalenza del gioco d’azzardo patologico fra tossicodipendenti in trattamento varia dal 16%, secondo Spunt (1995) al 33%, secondo Daghestiani (1996), e ancora dal 9% al 14%, in base alle ricerche di Lesieur e Blume (1986).
D’altra parte, il National Gambling Impact Study Commission (1999) evidenzia un tasso abbastanza elevato di dipendenza e abuso da sostanze o da alcool (tra il 25 e il 63%) fra giocatori in trattamento. Ma non è solo questo aspetto che avvicina il gambling alle dipendenze. L’aspetto fenomenologico relativo alle modalità di rapporto con la sostanza e le implicazioni psicologiche e sociali del comportamento di abuso e dipendenza rappresentano un altro piano lungo il quale è possibile delineare alcune analogie.
Negli ultimi tempi, infatti, si è fatta strada l’idea di focalizzare l’attenzione sul soggetto dipendente e sul suo nucleo conflittuale, piuttosto che sulla sostanza d’abuso e sulle diverse modalità di utilizzo della sostanza; tale ampliamento di prospettiva è stato reso possibile soprattutto dall’individuazione di disturbi come Sexual Addiction, Internet Addiction, Compulsive Shopping che, sebbene si manifestino senza l’assunzione e l’abuso di alcuna sostanza chimica, sono comunque considerarti dipendenze, in particolare classificate come “New Addiction”. Si tratta delle cosiddette Behavioural Addiction, nelle quali, a differenza delle Chemical Addiction in cui è implicato l’intervento di una sostanza, un’attività lecita e socialmente accettata o un comportamento divengono oggetto di dipendenza.
Se un secolo fa le psicopatologie erano legate alla repressione ed all’inibizione delle emozioni, com’era il caso dell’isteria, oggi le psicopatologie sono collegate all’eccesso di liberazione dell’impulsività ed al mancato controllo delle emozioni. Tutto ciò crea violente oscillazioni del tono dell’umore, facili instabilità relazionali, difficoltose integrazione degli aspetti conflittuali e contraddittori che normalmente fanno parte della personalità, con un continuo bisogno di identificazione in figure potenti, vincenti, quasi mitologiche.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gruppo e gioco d'azzardo

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Informazioni tesi

  Autore: Daniela Mascaro
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Claudio Neri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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