Il regime di trasparenza nelle società di capitali

Il principale effetto del regime di trasparenza consiste nel fatto che il reddito complessivo della società partecipata sia attribuito a tutti i soci, a prescindere da quella che è l'effettiva percezione, a seconda della propria quota di partecipazione agli utili. Un altro effetto scaturente dal regime di trasparenza riguarda la perdita della soggettività passiva della partecipata ai fini IRES, sebbene continuino a sussistere, in capo alla stessa società, gli obblighi formali di dichiarazione dei redditi.
In merito, la dottrina ha avuto modo di osservare che la perdita della soggettività fa sì che la società partecipata non possa godere di esenzioni o riduzioni di imposte.
L'art. 115, comma 3, del T.U.I.R. prevede che l'imputazione del reddito debba avvenire nei periodi di imposta delle società partecipanti in corso nel momento in cui si chiude l'esercizio della società partecipata. Inoltre, la stessa disposizione prevede che devono essere imputate, allo stesso modo, anche eventuali perdite di esercizio, tuttavia ciò deve essere effettuato nel limite della quota di patrimonio netto contabile della società partecipata che si riferisce ad ogni socio.
Nel momento in cui il regime di trasparenza viene protratto per i periodi successivi in cui le perdite possono essere utilizzate dalla partecipata, il reddito attribuito a ciascun socio consiste solo in ciò che residua in seguito alla compensazione, con le perdite della partecipata. In riferimento alla società partecipante, è stato osservato che questa sia in grado di compensare le proprie perdite pregresse mediante il reddito della partecipata imputato per trasparenza, in conformità con quanto stabilito dalle norme generali in materia di riporto delle perdite. [...]