Atteggiamenti puristici e accettazione degli anglicismi nell'adattamento interlinguistico di spot pubblicitari

Dopo aver definito i caratteri della pubblicità analizzeremo ora le varie forme che questa assume in base ai diversi fattori culturali presenti nelle società a cui si rivolge.
Un’accezione del termine "cultura" presente nell’enciclopedia Treccani la definisce come «l'insieme dei modi di vivere, esprimersi e pensare che caratterizza qualsiasi gruppo umano», mentre nel Devoto-Oli alla voce cultura si legge: «Quanto concorre alla formazione dell’individuo sul piano intellettuale e morale e all’acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società».
Sociologi, come Parsons o Durkheim, hanno in genere visto nella cultura un sistema il cui scopo è la socializzazione degli individui, ossia l'apprendimento di modi di pensare, sentire e agire condivisi da una data società. Come sostiene Valdés Rodríguez, la cultura è quindi qualcosa che le persone ereditano dalle generazioni precedenti, qualcosa che dipende da determinate circostanze spaziali e temporali, qualcosa che logicamente cambia da popolo a popolo, che determina l’interpretazione da parte dell’individuo di suoni, simboli, immagini e di conseguenza, nel campo del marketing, per fare in modo che i messaggi pubblicitari possano comunicare in modo soddisfacente, sono questi gli elementi che i pubblicitari devono studiare e saper interpretare.
Cosa accade quando un’agenzia multinazionale, che vuole reclamizzare il proprio prodotto in diversi stati, ha a che fare con un target differente e con abitudini di consumo differenti, dato che diverse sono le culture e diversi sono i sistemi di riferimento?