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La luce come elemento plastico: la costruzione di ambienti e forme in teatro attraverso la luce

I nuovi strumenti della luce

Il dramma di Pirandello testimonia di fatto la ricerca puntigliosa che egli fece sulla luce al fine di renderlo uno degli elementi linguistici che meglio caratterizzavano l'autonomia della scena dal testo letterario. Questo tipo di linguaggio, che descrive lo spazio attraverso la luce, trovò un puntuale riscontro in molte ricerche del secondo Novecento. Le fonti luminose impiegate non erano solamente quelle classiche del teatro, ma anche diapositive schermate, sagomatori, tubi al neon: strumenti semplici e “poveri” che consentivano di creare delle forme nello spazio.

Nel caso del neon la forma è implicita nel mezzo stesso poiché è un tratto, una linea, ma allo stesso tempo ha delle caratteristiche “emotive”: è una luce fredda ed è la luce dei luoghi pubblici, vale a dire che ha un sapore industriale e quindi di modernità. Il neon è stato usato in ambiti assai diversi. Nel 1968 Joseph Kosuth espose Neon Electrical Light Glass Letters White Eight, un'opera tautologica che consisteva nella trascrizione delle parole del titolo in un neon bianco: la luce oltre a farsi forma diventava letteralmente scrittura. Diverso il caso di Dan Flavin (1933-1996), artista americano divenuto celebre grazie alle sue installazioni scultoree realizzate tramite il neon. Egli, a partire dagli anni '60, impiegò il tubo di neon in maniera più neutra, prelevandolo dal suo contesto naturale e collocandolo sulla scena come elemento a-segnico e a-iconico.

Robert Wilson, tuttavia, rimane il caso più emblematico della luce come scrittura scenica nel secondo Novecento. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La luce come elemento plastico: la costruzione di ambienti e forme in teatro attraverso la luce

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Informazioni tesi

  Autore: Giulia Vertua
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Letteratura, musica e Spettacolo
  Relatore: Marta Marchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 96

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