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La fenomenologia del maltrattamento animale

Il rapporto psicologico uomo-animale

Fin dall’antichità gli animali hanno rivestito un importante ruolo all’interno della società per svariati motivi. Nel corso dei secoli il rapporto tra uomo e animale è cambiato. Sebbene prima era un rapporto fondato sulla predazione e la caccia in seguito si trasformò in un rapporto fondato sull’addomesticamento e sfruttamento degli animali per fini alimentari ed economici o per fini sperimentali. Di certo possiamo affermare che seppur il rapporto uomo-animale ai giorni d’oggi è un legame che si basa su motivazioni in primis affettive nonostante ciò non tutti concepiscono gli animali come esseri viventi e quindi dotati di una sensibilità ma spesso sono frequenti i casi di maltrattamento animale come vedremo in seguito. Sono svariati i motivi che possono spingere gli uomini ad adottare e addomesticare un animale come ad esempio la possibilità di trarre benefici di natura psicologica ed emotiva. A volte è la volontà di inibire la noia o la solitudine, in altri casi invece c’è un reale interesse nei confronti del mondo animale a tal punto da volerci convivere. Ma oltre agli aspetti positivi ci sono anche quelli negativi ovvero si fa riferimento a tutte quelle persone che arrivano ad acquistare persino un cane solo per fargli del male per scaricare le loro ire, le loro tensioni e la rabbia su queste creature del tutto innocenti. È come se queste persone cercassero rifugio in un animale dopo aver subito delle esperienze personali frustranti. Infatti sono molti i casi in cui coloro che hanno messo in atto comportamenti violenti sugli animali spesso sono individui che hanno vissuto un infanzia difficile. Ma ci sono stati personaggi come Konrad Lorenz che erano fermamente convinti che anche in seguito a cattive esperienze che l’uomo potrebbe esperire con i suoi simili non si dovesse mai sostituire questo amore con gli animali d’affezione e proprio così affermava nel suo libro “E l’uomo incontrò il cane”: “[..] colui che, deluso e amareggiato dalle debolezze umane, toglie il suo amore all’umanità per darlo ad un cane o a un gatto, commette senza dubbio alcuno un grave peccato, vorrei dire un atto di ripugnante perversione sociale” sempre più inseriti nel contesto sociale.

Oltre ai cani-guida per i soggetti non vedenti un’altra classificazione di cani potrebbe essere quella dei cani-eroi ovvero quei cani addestrati attraverso tecniche di gioco che vengono utilizzati in ambito militare, nelle unità cinofile di polizie, nelle squadre di soccorso dove in caso di terremoto scavano tra le macerie o negli aeroporti fiutano tra le valigie. Ormai diffuso anche in Italia è l’uso terapeutico dei cani da compagnia, facciamo riferimento alla Pet Therapy, ovvero una terapia “dolce” basata sul interazione uomo-animale che vede protagonisti animali domestici che risultano di grande aiuto tra cui (cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe) non va intesa come una terapia a se stante bensì si tratta di una terapia che si affianca ad altre terapie effettuate dai professionisti della salute e benessere umano come psicologi e medici, e per tale motivo viene chiamata co-terapia. La Pet Therapy è utile perchè va a stimolare i sensi e le emozioni dell’individuo semplicemente accarezzando il mantello o attraverso determinati giochi che vengono compiuti con l’animale. È una terapia che può essere effettuata in presenza di diverse patologie, viene effettuata ad esempio in casi di disturbi quali autismo, disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi dell’apprendimento, disturbi di personalità ma anche in casi di Alzheimer nel quale si istaura con l’animale un legame di fiducia reciproca che li aiuta ad attenuare psicologicamente i loro problemi. Attraverso la Pet Therapy è possibile promuovere il benessere della persona aiutandola a rilassarsi e a scoprire benefici di tipo psicofisico. Gli animali inoltre sono importanti per incentivare le relazioni sociali con loro è possibile una comunicazione diversa da quella che avviene tra gli uomini è una comunicazione fatta di carezze, coccole, scambi di sguardo, cooperazione e fedeltà e questo può insegnare a noi umani ad essere più empatici nei confronti dell’altro e meno egoisti. Prendersi cura di un animale può calmare l’ansia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressione da qui il rilascio di ossitocina, l’ormone della felicità, che è in grado di combattere lo stress, la depressione e di stimolare l'autostima negli umani. Possedere un cane e prendersene cura potrebbe essere un ottima strategia per allontanare la mente dai pensieri stressanti alla quale siamo sottoposti, ci permette di trovare pace, conforto e riconoscimento. Diverse ricerche inoltre indicano che il relazionarsi con un animale in età evolutiva può prevenire lo sviluppo di comportamenti aggressivi. Si dovrebbe sfatare il mito che gli animali sono bestie prive di sentimento ed incapaci di donare amore.

Gli animali sono esseri viventi in grado di legarsi all’uomo e a percepirlo come sua guida e come figura di accudimento. Questo è stato dimostrato con gli esperimenti di Lorenz e Horlow per dare prova che il legame che si instaura tra uomo e animale è lo stesso di quello tra umani ed allora dobbiamo convincerci che confrontarci con un animale significa confrontarci con un essere vivente dotato di capacità psicofisiche di certo più evolute di quanto il genere umano possa credere. Se torniamo indietro al 16 agosto del 1996 la cronaca ci racconta il caso del bambino caduto nella gabbia dei gorilla nello zoo Brookfield di Chicago. Dopo essere caduto il bambino e aver perso i sensi una gorilla femmina presente nella gabbia prese il bambino, lo cullò tra le sue braccia e lo accostò vicino l’ingresso dove solitamente entravano i dipendenti dello zoo così il bambino venne recuperato e salvato ed il gorilla divenne famoso per aver dimostrato che anche loro, seppur animali, in realtà comprendono e percepiscono empaticamente il dolore dell’uomo. Solitamente il rapporto dei bambino con gli animali e la loro empatia dipende dall’esperienza delle cure ricevute. È perciò fondamentale il modo in cui il caregiver accudisce il bambino perché indirettamente la madre attraverso le sue buone o carenti cure gli sta fornendo al bambino un modello di come funzionano le relazioni umane. In un documentario dell’HBO (Home Box Office è un'emittente televisiva statunitense) dal titolo “Child of Range” viene raccontata la storia di una bambina di sei anni, Beth, che durante la sua prima infanzia subì gravi violenze fisiche e sessuali dal padre. Quando venne affidata in seguito ad una famiglia, insieme al suo fratellino, i genitori adottivi si accorsero dei comportamenti altamente patologici della bambina: maltrattava il cane ed il fratellino confessando di volerli uccidere così come i nuovi genitori che l’avevano adottata. Non era in grado di percepire l’amore che i genitori adottivi le davano e non provava empatia. Tutto ciò spinse i genitori ad inserirla in un programma di cura all’interno di un ospedale specializzato in bambini abusati dove le venne diagnosticato un disturbo reattivo dell’attaccamento. Questo lungo processo di terapia fu però proficuo per Beth che riuscì ad inserirsi nel contesto scolastico, a provare nuovamente empatia nei confronti delle persone e degli animali e a diventare sempre più sana. Questo episodio è dimostrazione del fatto che spesso i bambini sfogano il loro istinto violento sugli animali che sono più facili da prendere di mira proprio perché alle spalle hanno un vissuto di abusi. Nella scelta dell’animale si nasconde un ragionamento inconscio dell’individuo fondato sul fatto che per esempio il cane viene percepito come la materializzazione di un essere umano di sesso femminile come può essere il partner o un proprio familiare ed il gatto risulta essere la materializzazione di un essere umano di sesso maschile. Altri invece ritengono che spesso si prende di mira il cane perché rispetto agli altri animali è più vicino all’uomo secondo un aspetto emotivo. Ad esempio Freud riteneva che lo schema dell’apparato psichico umano composto da Es, Io e Super-Io era presente anche negli animali che secondo alcuni autori sono connesse e plasmate con le persone con cui entrano maggiormente in contatto.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La fenomenologia del maltrattamento animale

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Informazioni tesi

  Autore: Rosalia Russo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Nicola Malizia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

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