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Tecniche di valutazione, scomposizione, attribuzione e allocazione del rischio nel processo di investimento

Il rischio secondo l'approccio del rendimento assoluto e relativo

Non c’è dubbio che la prospettiva di avere un unico strumento per misurare i rischi di tutti i prodotti gestiti eserciti un grande fascino. Pur non essendone immuni, si ritiene che le peculiarità presentate dai diversi prodotti richiedano una differenziazione dei metodi di analisi adottati.

Al fine di dare una visione chiara e sintetica, si afferma che un investimento a rendimento assoluto non misura la performance verso un particolare mercato ma, mira a ottenere un risultato positivo indipendentemente dai movimenti degli stessi; il rischio, quindi, viene definito come la perdita massima di capitale investito e non come la sottoperformance verso un benchmark predefinito. In altri termini per le gestioni a rendimento assoluto il rischio che si vuole misurare è quello di ottenere un rendimento negativo o inferiore ad un determinato target.

Nell’ambito poi delle gestioni a rendimento relativo il rischio di non soddisfare le aspettative è sostanzialmente il rischio di produrre un rendimento inferiore a quello del benchmark sull’orizzonte periodale di riferimento. Non è quindi il rendimento assoluto ad essere oggetto di misurazione e di analisi probabilistica, bensì il differenziale di performance rispetto a un “portafoglio di riferimento”. Il rischio attivo è una combinazione di rischio associato al movimento del mercato, nonché il ritorno residuale associato a movimenti non di mercato (la gestione). È la presenza di rischio attivo che rende il risk budgeting un problema interessante.

Perché? La media del rendimento residuo, dopo che il rendimento attivo viene aggiustato per i pesi dell'esposizione di mercato (ad esempio, pesi market neutral), misura il contributo del gestore sul rendimento del benchmark puramente passivo, cioè, alfa. Come tale, essa è incorrelata con il rischio di mercato e, di conseguenza, ci sarà sempre una domanda per il rischio attivo in quanto il rendimento generato dalla contribuzione marginale del rischio attivo sarà positivo. Il rischio attivo quindi è "le raison d'etre" di risk budgeting e viene considerato una metodologia di allocazione del rischio attivo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Tecniche di valutazione, scomposizione, attribuzione e allocazione del rischio nel processo di investimento

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Informazioni tesi

  Autore: Besjana Rustemi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative
  Corso: Economia Bancaria, Finanziaria ed Assicurativa
  Relatore: Emanuele Maria Carluccio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 183

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