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HORIZON 2020 – Il programma quadro per la ricerca e l'innovazione. La progettazione europea.

Il significato di Progetto Europeo

Il termine Europrogettazione è un termine coniato recentemente con cui si vogliono indicare tutte le attività indispensabili e strumentali alla produzione, alla stesura e alla presentazione dei progetti europei, indicando come tali tutte le proposte di finanziamento che vengono indirizzate all'UE che rispondo ai bandi che l’Unione pubblica quasi a cadenza quotidiana. Questo vocabolo comincia a essere utilizzato agli inizi degli anni Novanta e trova la sua origine in Italia. La sua traduzione non è facile nelle altre lingue, ufficialmente esso compare per la prima volta nel nome di un Centro di Formazione in Europrogettazione a Venezia, come conseguenza di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo soprannominato ”Europélago”, che fissò per la prima volta i criteri e le modalità per la formazione dei funzionari che erano impegnati nella gestione dei fondi europei.

L'Europrogettazione può coinvolgere gli enti pubblici (statali e locali, compresi gli enti economici e di ricerca) e i privati (aziende, associazioni, fondazioni, ecc.), ed è indicata come una delle fonti occupazionali più incoraggianti. Per un’impresa, un contributo europeo rappresenta una chance di sviluppo imperdibile in un momento di crisi e difficile accesso al credito. Mentre per un ente pubblico rappresenta una forma di contributo indispensabile per sopperire i limiti relativi ai finanziamenti ordinari.

Caratteristica dei finanziamenti dell’Unione è che sono erogati sotto forma di contributi che coprono quindi solo una parte dei costi che presenta il progetto: questo è detto cofinanziamento. In ragione della sempre più grande concorrenza per ottenere i finanziamenti europei, il lavoro dell’europrogettista comporta un costante aggiornamento, e la conoscenza della rete delle istituzioni a livello internazionale per poter realizzare nel modo migliore i partenariati. Un progetto europeo deve si rispettare determinate norme precise, ma nel contempo possiede delle parti contrassegnate e personali del suo progettista, queste parti devono essere in grado suscitare un elevato interesse. Questa caratteristiche oggi possiede un aspetto chiave per un buon progetto.

Un progetto europeo è costituito da una serie di attività, attentamente pianificate allo scopo di realizzare obiettivi chiaramente specificati all'interno di un definito periodo di tempo e con un budget definito. Un progetto per essere completo deve avere necessariamente degli “stakeholders” (o comunemente chiamati “gruppi d’interesse”) che sono identificati nel gruppo di target primario o i beneficiari finali. Un europrogetto deve contenere una chiara definizione della gestione ed il coordinamento, con un sistema di monitoraggio e di valutazione. Un altro punto importante che non può essere trascurato nel progetto è un’appropriata analisi finanziaria ed economica che indica che i benefici a cui il progetto porterà superano i costi che sono stati attuati per la sua realizzazione. (Sgandurra 2012)

“I bandi lanciati attraverso i fondi europei non definiscono tanto (o esclusivamente) un settore d’intervento, quanto una serie di obiettivi, azioni e priorità che possono combinarsi in modo diverso. La ricerca del bando più adatto alla propria idea progettuale (ed il parziale adattamento dell’idea stessa al bando) costituisce il punto di partenza dell’attività di europrogettazione. Una stessa linea di finanziamento può contenere azioni dal taglio molto vario che è bene valutare con attenzione, anche esplorando settori collaterali rispetto al proprio ambito principale d’intervento.” (Mallone, Bello 2016)

All'europrogettista sono richieste diverse abilità:

• “nell'ambito del ‘project management’, in quanto si occupa del coordinamento di attività, obiettivi, e risultati attesi dal progetto;
• contabili e finanziarie, utili per l'impostazione del bilancio e per la gestione amministrativa;
• di alta direzione, comunicazione, e di gestione delle relazioni, per la necessità di coordinare partenariati spesso estesi, e gestire i rapporti con l'Autorità di Gestione e i soggetti esterni;
• di contenuto tecnico, perché è a lui che spetta primariamente la generazione dell'idea progettuale, e/o la sua prima valutazione di coerenza della stessa rispetto al bando.”
(Sgandurra 2015)

Quella dell’europrogettista può essere definita come una “libera professione”, infatti egli può essere direttamente ingaggiato dall’organizzazione, ma allo stesso tempo può essere anche solamente consultato come un agente esterno. Negli ultimi anni si è definita la figura dell’ agente di progetto. L'agente di progetto è colui che si occupa degli aspetti strategici, organizzativi e gestionali.
La figura interdisciplinare dell’agente di progetto si sta sempre più accreditando nel settore dei finanziamenti europei dove opera in maniera sinergica con lobbisti e rappresentanti di interessi.

All’interno di un progetto europeo sono delineate alcune figure ben definite come:

• Beneficiari: sono tutti gli attori che in qualche modo traggono vantaggio dall’implementazione del progetto;
• Beneficiari diretti/target groups: sono coloro che beneficiano direttamente dai risultati nel breve perido;
• Beneficiari indiretti/finali: coloro che beneficiano dei risultati del progetto nel medio-lungo termine;
• Project Leader/Applicant: proponente e beneficiario finale del progetto; firma il contratto con la Comunità Europea; si occupa della gestione e del coordinamento generale del progetto e delle relazioni con la CE;
• Partner (transnazionale/locale): partecipa alla elaborazione ed implementazione del progetto. I sui costi sono eleggibili come quelli dell’applicant;
• Partner Associato: partecipa alle attività del progetto ma non ha un ruolo fondamentale e i suoi costi non sono eleggibili all’interno della sovvenzione;
• Sub-contractor: fornisce un servizio particolare e la sua partecipazione è limitata e chiaramente definita;
• Co-finanziatore: sostiene finanziariamente il progetto senza avere un ruolo specifico.

Bisogna inoltre, fare una distinzione ben precisa tra “Call for Proposal” e “Call for Tender”. La prima ha come obiettivo quello di attuare una determinata politica o di aiutare il soggetto partecipante nel raggiungimento di un determinato obiettivo, mentre la seconda ha come obiettivo la fornitura di un servizio puntuale al committente.
Nella figura 4.1, possiamo rilevare quali siano le principali distinzioni tra una Call for Tenders, che vediamo nella figura sotto la voce di “Grant” (Sovvenzioni) e utilizzate esclusivamente per la partecipazione ad un progetto, e una Call for Proposal, individuata sotto la voce di “Procurement” (Appalti di servizi, forniture, lavori).

Questo brano è tratto dalla tesi:

HORIZON 2020 – Il programma quadro per la ricerca e l'innovazione. La progettazione europea.

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Informazioni tesi

  Autore: Gabriele Sotgia
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Fabio Bordignon
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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Parole chiave

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