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È possibile contenere il consumo di suolo in Italia? Un confronto tra Italia e Germania

Italia – Sistema politico-amministrativo

In Italia il sistema politico è organizzato nel seguente modo: nel primo articolo della costituzione si dichiara che la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione. Pertanto i cittadini, quando chiamati alle urne, hanno il diritto/dovere di eleggere i propri rappresentanti nei diversi organi di governo, come in ogni democrazia. I principi su cui è basata la repubblica italiana sono contenuti nei primi 12 articoli della Costituzione e si possono riassumere nel seguente modo:
Principio di sovranità popolare;
Principio di dignità dell'individuo;
Principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge;
Principio di diritto al lavoro;
Principio del decentramento amministrativo.
La divisione dei poteri segue la tradizionale separazione dei poteri, teorizzata nell´Illuminismo da Montesquieu , viene esercitata in questo modo: al Parlamento spetta il potere legislativo, al Consiglio dei ministri quello esecutivo, e alla Magistratura quello giudiziario. Ai livelli di governo inferiori la ripartizione è comparabile, con il potere esecutivo esercitato dalle Giunte regionali e comunali e quello legislativo dai Consigli regionali e comunali; nelle provincie, non avendo esse autonomia legislativa, non si pone il problema. I rappresentanti del popolo sono suddivisi su quattro livelli amministrativi, costituiti da altrettanti organi elettivi di primo livello, cioè eletti direttamente dal popolo: Stato, Regioni, Province e Comuni, a cui si aggiungono altri enti elettivi, di secondo livello però, cioè eletti dai rappresentanti scelti dal popolo: si tratta di comunità montane, comunità collinari e unioni di comuni. Ai quattro enti elettivi diretti vanno aggiunte le Città metropolitane, enti la cui funzione dovrebbe essere quella di controllare le dinamiche urbane, localizzative, di mobilità nei grandi agglomerati urbani del Paese, anche se ancora né sono state istituite né tanto meno identificate in modo univoco. Il popolo vota direttamente i suoi rappresentanti nei 4 enti elettivi di primo grado, in questo modo: vi è il suffragio universale diretto per la Camera dei deputati, per il Senato (solo, però, per chi ha compiuto il venticinquesimo anno di età) e per il Consiglio dei Ministri della Repubblica, a livello statale, per il Consiglio e la Giunta delle diverse regioni e province, a livello regionale e provinciale, e per il Consiglio e la Giunta dei comuni, a livello comunale. Enti locali territoriali i cui organi sono elettivi di secondo grado, ovvero non eletti direttamente dal popolo, sono le Comunità Montane, Collinari, Isolane e le unioni di comuni o consorzi. Bisogna tuttavia precisare che per le elezioni politiche, non si può asserire che Parlamento e Consiglio dei Ministri siano enti eletti in piena trasparenza, perché in base a quanto previsto dalla riforma elettorale del 2005, Legge n. 270, 21/12/2005, detta Legge Calderoli e soprannominata “Porcellum”, i cittadini non eleggono direttamente i deputati, ma i partiti, che secondo le loro graduatorie provvedono a nominare i parlamentari. Non è necessario sottolineare che questo rappresenti una grave minaccia per la libera espressione dei cittadini, nonché un grave problema politico-istituzionale, dal momento che questo sistema non legittima pienamente l´attività dei deputati, la cui attività parlamentare è spesso esercitata in relazione alle logiche di partito o dei gruppi parlamentari. Bisogna sottolineare che solo Stato e Regioni hanno potere legislativo, che viene esercitato secondo i principi e i limiti imposti dalla costituzione. Le province non hanno alcun potere legislativo, mentre ai comuni è concessa la produzione non di leggi, ma di regolamenti. La ripartizione delle competenze è distribuita tra i diversi livelli amministrativi precedentemente elencati. Viene proposto per intero l´art. 117 della Costituzione, che definisce le competenze tra Stato e enti locali.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Siviglia
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Politecnico di Torino
  Facoltà: Architettura
  Corso: Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale
  Relatore: Carlo Alberto Barbieri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 97

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