Foxcatcher: il Sogno Americano secondo Bennett Miller

Il cerchio si chiude con il seguente paragrafo, che svelerà la vera natura di John E. Du Pont, l'artefice della distruzione di un mito.

Le analisi di alcune tra le sequenze finali di Foxcatcher chiariranno perché il Sogno Americano, ideale attorno al quale sono state raccolte le speranze della famiglia Du Pont, dei fratelli Schultz, e di una nazione intera, sarà demolito definitivamente e trasformato in incubo da John E. Du Pont.

Quando nel film Dave Schultz arriva alla tenuta per allenare il Team Foxcatcher, capisce subito che l'influsso di Du Pont sta avendo un effetto negativo sulla personalità del fratello; Mark inizialmente reagisce chiudendosi in sé stesso, ma, in un secondo momento, sollevato dalla presenza di Dave, riprende ad allenarsi con regolarità.
Durante un allenamento tra i due fratelli, John Du Pont entra in palestra convinto di poter parlare con Mark.

(John Du Pont entra in palestra)
D: Ciao John […]
DP: Dave, abbiamo molto da lavorare per i prossimi due mesi, e tu hai un ruolo fondamentale lo capisci? Lo sai, faccio affidamento su di te, conto su di te. Io voglio più di ogni altra cosa una medaglia d'oro e abbiamo qualcuno che ce la può dare(indica Mark).
D: La vinciamo quella medaglia John!
DP: Che sensazioni hai?
D: Sono molto ottimista
DP: Io sono un po' preoccupato che ci sia qualche problema psicologico che dovremmo risolvere.
D: Io penso che stia in forma
DP: Stai facendo un ottimo lavoro. E poi credo che avendo me e te a lavorare qui in tandem, chi altro può portarlo sin là? Va bene, a lavoro!
Mark? Mark? Mark? (Mark lo guarda ma non risponde) D: È tutto ok, tutto apposto.
DP: Bene (Du Pont esce).

Nel momento in cui Du Pont entra in palestra, la macchina da presa è posizionata dietro al corpo di Mark: Dave e Mark, che stanno sciogliendo i muscoli e quindi sono fisicamente molto vicini, sono ripresi entrambi di profilo ma le loro figure sono sfuocate. La macchina da presa dietro al corpo di Mark fa risaltare invece la figura intera di Du Pont, ripreso frontalmente. Du Pont è l'unico personaggio a fuoco di quest'inquadratura.

La camminata di Du Pont è dunque una minaccia incombente che il regista vuole porre in primo piano rispetto all'allenamento dei fratelli Schultz, ed è significativo che la macchina da presa sia posizionata dietro Mark: la minaccia in quel momento grava solo sul corpo del fratello minore. L'inquadratura dell'entrata di Du Pont in palestra continua anche quando Dave si avvicina a Du Pont per salutarlo, e Miller lo mette a fuoco. Dave, ora accanto a Du Pont, rappresenta la sua antitesi, il bene, un aiuto sincero a Mark senza interessi: l'ottimismo, infine, come lui stesso afferma. Si contrappone all'egoismo di Du Pont, che vuole la medaglia di Mark alle olimpiadi solo per poter esibire un altro trofeo. La macchina da presa si sposta su Mark, quando John parla implicitamente di lui con Dave: il volto di Mark esprime tutto il suo disappunto per le parole di John.

In questa sequenza, all'interno della palestra della Foxcatcher Farm, si possono vedere racchiusi in pochi secondi le principali caratteristiche dei tre personaggi.
La completa inadeguatezza di John come coach, che nonostante i suoi proclami non riesce più a interloquire con Mark, che anzi lo disprezza; la sensibilità e la pragmaticità di Dave, che riesce a far allontanare John dal suo intento, continuando a ripetere al coach che non c'è nessun problema di cui preoccuparsi, perché si stanno allenando nel migliore dei modi; e Mark, che con lo sguardo e la sua presenza fisica, lascia trasparire tutto il rancore che cova nei confronti di DuPont. In questa sequenza Mark è stato definito dal regista come l'Elefante nella stanza, un problema che nessuno dei tre vuole veramente affrontare.

Verso la fine del dialogo tra John e Dave il regista rende chiaro, infatti, perché Du Pont abbia tentato di risolvere i suoi problemi con Mark: la macchina da presa inquadra due operatori dietro alle telecamere che stanno filmando l'accaduto, poiché sono in corso le riprese di un documentario su John Du Pont e il suo Team Foxcatcher. A John Du Pont non interessava confrontarsi con il suo allievo; le sue parole non erano rivolte né a Mark né a Dave, ma erano finalizzate allo scopo di farsi notare come coach davanti alle telecamere del suo documentario.