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Educare attraverso il movimento e la danza

L'essenza socio-pedagogica dello sport

Il libro bianco sullo sport (CCE, commissioni delle comunità europee, 2006), ha esaltato lo sport come attività ludica che ha come fine il benessere della persona, come strumento per la cittadinanza europea e la sua capacità nella realizzazione dell'inclusione sociale in tutti i contesti educativi, formali e non formali, in tutte le età e con le popolazioni diverse.
Lo sport rappresenta un progetto socio-culturale della società, in quanto contiene mezzi e risorse, che una volta accumulate e trasmesse, possono trasformare e migliorare la vita delle persone e delle comunità. Oltre ad essere un progetto culturale e ludico-ricreativo, lo sport è anche un progetto istituzionale con una interconnessione con il mondo e la società: contiene un microsistema e un macrosistema.
In quanto fenomeno microsociale, esso implica la presenza di istituzioni, di enti socio-educativi come la famiglia, la scuola. Comprende ancora le istituzioni culturali, la religione, i mezzi di comunicazione, le arti. Come fenomeno sociale, lo sport è un gigante come ha sostenuto il pedagogista Cagigal (Cacigal, 1981) che implica non solo una diversità di valori che configurano la società attuale, ma è anche una forma di sviluppo e inclusione sociale.
In quanto corpo e movimento, lo sport è connesso alla vita dell'uomo di cui segna la coscienza e gli apre la possibilità di superare se stesso . La sua forza inclusiva risiede nel suo legame con la vita, con i sentimenti dell'uomo e con le emozioni .
L'essenza dello sport può essere rintracciata in quattro concetti fondamentali:

1) l'attività fisica, che permette la realizzazione pratica dello sport attraverso la fruizione del corpo;

2) il tempo libero, che sottolinea l'essenza ludica e ricreativa dello sport;

3) la competizione, che si riferisce alla dimensione performativa e cooperativa di questa pratica;

4) l'istituzione, che considera il fatto che lo sport accade sempre in un contesto istituzionale e politico che ne determina le regole.

Lo scopo della pedagogia dello sport è quello di far capire ai singoli e alle istituzioni la sua capacità legata all'inclusione, essendo quest'ultima espressione della tendenza dell'essere umano a migliorarsi attraverso la comunicazione e l'interazione con i propri simili.
Lo sport è in grado di soddisfare le diverse necessità dell'uomo permettendo il raggiungimento dell'equilibrio fisico, mentale, intellettuale ed emotivo, condizione fondamentale per l'inclusione sociale.
Lo sport migliora l'autostima delle persone, aiuta a costruire lo spirito di comunità, aumenta l'interazione sociale, previene nei giovani la tentazione di
comportamenti antisociali, aiutandoli nello sviluppo della cittadinanza.
Lo sport sviluppa una specifica filosofia di vita e sociale . Lo sport di squadra, ad esempio, può aiutare una persona ad imparare a lavorare con gli altri e ad essere parte del gruppo. La dimensione competitiva dello sport, il suo essere sempre gioco, offre degli insegnamenti ai giovani; nel gioco è sempre presente un
vincitore e un perdente e bisogna imparare ad essere entrambe le cose e ad accettare il risultato e le regole.
La letteratura pedagogica del nostro Paese attesta l'importanza dello sport nella cura dell'ansia, della depressione, nel favorire lo sviluppo della fiducia in se stessi e nello sviluppare il buon umore (Maulini, 2006).
Lo sport come attività ricreativa, aiutando a migliorare l'autostima, può fornire modelli di comportamento positivo nel caso di ragazzi difficili o a rischio d esclusione sociale (Giardina, Donelly, 2008). In questi giovani esso promuove la fiducia in se stessi, fornendo loro un senso di appartenenza, riducendo i fattori di rischio per malattie dovute a stili di vita non salutari . I giovani a rischio possono interiorizzare attraverso lo sport i valori fondamentali della socializzazione e ricostruire la struttura della personalità indebolita. Una volta ricostruita questa struttura, essi potranno ridare senso ai concetti quali l'amicizia, la solidarietà e l'accettazione della diversità dell'altro.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Educare attraverso il movimento e la danza

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Informazioni tesi

  Autore: Rossana Nappo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Maura Striano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

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