La flat tax come ipotesi alternativa alla tassazione delle persone fisiche

Secondo le stime le stime istituzionali l'IRPEF è ed è sempre stata l'imposta più evasa, ma la forte propensione a evadere dei lavoratori autonomi non è una peculiarità italiana, ma dipende dalle caratteristiche del meccanismo di versamento che "favorisce" gli autonomi rispetto ai dipendenti.

Tuttavia, il dato di fatto è che il Italia vi sono molti più lavoratori in proprio rispetto ai paesi del Centro-Nord Europa, e grazie anche all'istituzione dei regimi forfettari, oggi tale imposta progressiva colpisce soprattutto dipendenti e pensionati.

L'indicatore che misura l'evasione fiscale prende il nome di tax gap, ed è la differenza tra il gettito teorico a legislazione vigente e il gettito effettivamente raccolto. Si tratta della differenza tra il gettito che il Tesoro raccoglierebbe se ogni attore economico pagasse la totalità dei propri oneri fiscali e il gettito che effettivamente raccoglie. Questa differenza sono le imposte e i contributi evasi.

La propensione al gap complessiva si aggira attorno al 30% (media 2013-2017: 30,9%), ed entrando nello specifico si verifica che vi sono imposte per le quali si registra una propensione ad evadere molto bassa (come l'IRPEF da lavoro dipendente, 2017: 2,9%) e altre per le quali la quota evasa supera la quota regolarmente versata, come l'IRPEF da lavoro autonomo (2017: 69,9%). Subito dopo di questa, troviamo l'IVA (27,2%) e l'IMU (25,8%). IRES e IRAP, invece, registrano rispettivamente dei tassi del 24,6% e del 19,2%.

L'Ufficio studi della CGIA ha stimato che nel 2018 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), l'evasione presente in Italia fosse di € 109,8 miliardi, oltre 6 punti di PIL (per ogni € 100 di gettito versato all'erario da cittadini e imprese, € 15 sono "rimasti" nei portafogli degli evasori). La riduzione delle imposte è necessaria per far ridurre questo fenomeno, che spesso per l'Italia meridionale impropriamente viene definita una sorta di "evasione di sopravvivenza", quasi a cercare di giustificare ed accettare un'evasione dettata da singole valutazioni.

L'evasione fiscale si ha quando un soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, non paga volontariamente, in tutto o in parte, imposte e/o contributi, infrangendo quindi un precetto legislativo, e commettendo un reato penale. Generalmente all'evasione fiscale si aggancia un'evasione contributiva e talora la prima è la diretta conseguenza di quest'ultima. Anche il fenomeno dell'elusione fiscale, che consiste nel ricercare l'applicazione di norme lecite per non pagare o pagare in minima parte le imposte per il bilancio statale ha il medesimo effetto distorsivo, che aumenta più che proporzionalmente con l'aumento della pressione fiscale, e con la diminuzione della probabilità di essere accertati.

Pertanto, più la pressione fiscale è alta, e la normativa fiscale di non semplice interpretazione, più il contribuente è portato ad attuare comportamenti evasivi e/o elusivi. [...]