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La tecnologia RFID: il caso Decathlon

La trieuse: cos’è e come utilizza questa tecnologia

Questo settore è il settore all’interno del quale ho avuto l’opportunità di lavorare e grazie a questo sono riuscito a comprendere tutti i benefici e i problemi derivanti dalla gestione di un settore del magazzino.
La trieuse, in inglese sorter, è un termine francese, che corrisponde in italiano ad una macchina selezionatrice inventata attorno agli anni ’60 da un’azienda americana e il suo scopo principale è quello di selezionare e quindi dividere, nel caso di Decathlon articoli sportivi.
La macchina è composta da 428 uscite, ad ogni uscita sono presenti dei contenitori, chiamati bacs, all’interno dei quali cade la merce, quando quest’ultimi si sono riempiti devono essere chiusi, spediti e poi sostituiti con bacs nuovi.
Questa macchina funziona con un’alimentazione propria ed è formata da una parte inferiore, dove sono presenti le uscite e i bacs e da un anello superiore dove sono presenti i vassoi all’interno dei quali vengono appoggiati gli articoli.
La macchina, per svolgere questo compito, è composta da una testina di lettura e di un dispositivo di controllo per lo smistamento per le differenti uscite. Il dispositivo di controllo accoppiato al controllore di testina di lettura, chiamato nel termine tecnico solenoide, fa in modo che l’articolo cada nella giusta uscita e non in quella sbagliata. Gli articoli devono essere indotti all’interno di questi vassoi da un personale qualificato e una volta indotti ci penserà la macchina ad attribuire le varie uscite agli articoli.
Il punto fondamentale riguarda l’induzione e la chiusura da parte degli operatori dei bacs pieni.
L’attività di induzione, all’apparenza può sembrare molto facile ma in realtà non lo è, perché potrebbero esserci numerosi imprevisti, come per esempio può succedere che la macchina sbagli e non rilevi l’articolo, di conseguenza viene attribuito un vassoio diverso a quell’articolo e quindi l’operatore deve vedere al computer la destinazione di quel vassoio, riprendere l’articolo e indurlo nuovamente nel giusto vassoio.
Un altro imprevisto potrebbe derivare dal fatto che, in quel momento tutte le uscite dei bacs sono piene e già associate e di conseguenza l’articolo cade o in un rigetto creato appositamente per questi casi o in un’altra uscita chiamata overflow; anche in questo caso bisogna riprendere l’articolo e riindurlo.
Tendenzialmente tutti gli articoli da indurre sono contenuti all’interno di un grosso contenitore, chiamato magnum, e l’operatore deve inserire, sempre con la solita Psion il codice identificativo di quel magnum cosi che la macchina capisce quali articoli sono da indurre con le relative uscite diversificate per paese.
In questo caso la tecnologia RFID funziona molto bene perché in primo luogo legge quali sono gli articoli presenti all’interno del magnum e in secondo luogo in quale uscita devono cadere.
L’operatore, successivamente, deve prendere tutti gli articoli singolarmente, passarli sopra il reader RFID della sua postazione e posizionarli delicatamente sul vassoio, successivamente il computer associato a quella determinata postazione dirà il numero del vassoio associato in quel determinato momento e il numero dell’uscita prevista per l’articolo.
Al contrario del classico bar code, se l’operatore sbaglia o decide di indurre successivamente un articolo piuttosto che un altro lo può fare liberamente.
Un altro miglioramento consiste nel fatto che l’operatore, come detto in precedenza, non deve per forza prendere ogni singolo articolo, vedere il codice a barre e poi indurlo ma basta semplicemente appoggiare il tutto sul lettore reader, il quale legge direttamente le etichette contenenti il codice RFID. Ovviamente in questo caso, per velocizzare e migliorare il lavoro, si possono prendere più articoli contemporaneamente e indurli insieme, ma solo se la loro destinazione è la stessa.
Nel caso in cui ci sia un condizionato, ovvero più articoli racchiusi all’interno di un piccolo contenitore o legati fra loro, si possono indurre tutti insieme senza che l’operatore debba perdere tempo ad aprire tutte le varie confezioni o a cercare per ogni singolo articolo il relativo bar code.
Dopo aver fatto ciò il personale che si occupa della parte inferiore dell’anello deve controllare e vedere quando i bacs sono pieni per poi rimpiazzarli con quelli nuovi. Per questa procedura si utilizza sempre la Psion, la quale è collegata al server centrale SDI, il sistema che gestisce tutta la componentistica informatica e anche quella RFID dei vari articoli e dei vari bacs.
L’operatore con la Psion bippa l’etichetta del bacs e poi segue tutte le procedure indicate sullo schermo della Psion stessa.
Come detto, anche in questo caso Decathlon integra le due tecnologie perché da un lato usa quella RFID per l’induzione, per la chiusura e spedizione dei bacs e dall’altro fa affidamento al bar code per identificare la singola uscita, la quale appartiene ad un solo bacs.
Questo bacs ovviamente anche se possiede una sola etichetta identificativa può essere usato più volte perché la nuova tecnologia associa ogni volta una nuova etichetta informatica per ogni utilizzo.
La trieuse rifornisce 34 punti vendita nel Nord-Italia e lo fa in modo selettivo, ovvero la macchina divide gli articoli per negozio, ma non solo, li divide in base alla loro categoria; per esempio vengono divisi in fitness, calcio e calcetto, golf, nuoto, atletica, basket e anche per sottocategorie in base alla divisione uomo/donna e uomo/bambino. Questo processo ha un fine molto preciso ovvero che gli addetti nel punto vendita utilizzano il minor tempo possibile per sistemare gli articoli e si concentrino di più sul cliente che è il fine principale, infatti in questo modo riescono ad essere molto efficienti perché prendono in blocco gli articoli e li sistemano nei vari scaffali di riferimento.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La tecnologia RFID: il caso Decathlon

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Informazioni tesi

  Autore: Donato Sabatino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: economia e management
  Relatore: Luca Giovanni maria Zanderighi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

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