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Mercato azionario ed interazioni macro-finanziarie

Legami tra variabili macroeconomiche e volatilità del mercato azionario

La letteratura che si è occupata dello studio dei legami tra variabili macroeconomiche e volatilità del mercato azionario non è ampia e la questione resta sostanzialmente aperta.
Questo è dovuto principalmente a due fattori: la natura della volatilità e dei dati.
Infatti, ad oggi, da un lato non vi è un modello in grado di predire o replicare esattamente il comportamento della volatilità che si osserva nel mercato azionario. La natura stessa della volatilità la rende di difficile rilevazione dato che risulta sensibile a shock di diversa origine ed al fenomeno del clustering.

Dall’altro lato le serie macroeconomiche hanno tempistiche di rilevazione diverse da quella giornaliera, a cui si osservano invece le serie finanziarie; questo comporta spesso l’uso di medie mensili o trimestrali con perdita di precisione nelle stime.
Alcuni autori, come è stato notato, hanno tentato di risolvere tale problema con l’uso di estensioni del Garch (1,1) come lo Spline-Garch, il Modifield SG, od il polinomio Midas; sebbene i risultati siano promettenti, ulteriori contributi metodologici sono presagibili in futuro.

Dalla letteratura sono poi emerse alcune peculiarità a riguardo della relazione tra mercati finanziari e variabili macroeconomiche; in particolare:
- durante periodi di recessione la volatilità di molte variabili, soprattutto quella
dei mercati finanziari, aumenta. Tale evidenza è riscontrabile sin dal lavoro iniziale di Schwert, e viene confermata dalla maggior parte degli studi successivi;
- gli investimenti diminuiscono, un ambiente instabile rappresenterebbe un deterrente come sostenuto da Bernanke e Pindyck;
- se si scompone la volatilità del mercato azionario nelle componenti di breve e lungo periodo si osserva che sono diverse le variabili macroeconomiche che le influenzano;
- lo studio delle caratteristiche statistiche delle serie, come break e persistenza, può far emergere ulteriori connessioni tra le variabili, come emerge dal lavoro di Beltratti e Morana.

In generale si è trovato:
a) un legame più forte ipotizzando causalità della volatilità macroeconomica, piuttosto che del mercato azionario, (Beltratti e Morana, Diebold e Yilmaz, Engle Ghysels e Sohn, Becker e Clements);
b) la volatilità di output ed inflazione sono le variabili macroeconomiche che più influenzano la volatilità del mercato azionario, il quale tuttavia ha principalmente origini idiosincratiche.
Inoltre; Engle a Rangel mostrano che nel breve periodo anche i tassi di interesse a breve termine aumentano la volatilità del mercato azionario.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Mercato azionario ed interazioni macro-finanziarie

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Informazioni tesi

  Autore: Tiziana Morcone
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Economia
  Corso: Finanza
  Relatore: Claudio Morana
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

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