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Cittadinanza sociale europea e mobilità studentesca

Mobilità studentesca e libertà fondamentali

La mancanza nei Trattati di basi normative utili all’armonizzazione delle legislazioni nazionali nell’ambito dell’istruzione e formazione si contrappone ai poteri normativi che l’Unione detiene comunque in merito ai diritti di circolazione, soggiorno e stabilimento coinvolti nella mobilità studentesca e nel riconoscimento dei titoli. L’esercizio di queste libertà fondamentali, infatti, rientra nelle dinamiche essenziali del mercato interno: in questo settore, come previsto dall’art. 114, par. 1, TFUE e salvo diverse disposizioni dei Trattati, l’Unione adotta misure di ravvicinamento normativo finalizzate proprio all’instaurazione e al funzionamento di uno spazio senza frontiere in cui sia garantita la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Inoltre, in qualità di prerogative del cittadino europeo, le libertà fondamentali di spostamento godono dell’interpretazione estensiva e della tutela della Corte di giustizia.

Libertà di circolazione e soggiorno: la direttiva 2004/38/CE

Infatti, i soggetti che si spostano in uno Stato membro diverso da quello di origine per seguirvi un corso di studio – i c.d. studenti migranti – si avvalgono, in qualità di cittadini dell’Unione, del diritto di circolazione e soggiorno garantito dall’art. 21 TFUE e dotato di efficacia diretta, come sancito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia.
Attualmente, tale diritto è regolamentato nel dettaglio dalla direttiva 2004/38/CE che si rivolge senza distinzioni a tutti i cittadini europei – e ai loro familiari – ed ha inglobato varie direttive precedenti in materia, tra le quali proprio la direttiva 93/96/CEE relativa alla categoria degli studenti. Essa rappresenta, infatti, una tappa importante nello sviluppo della mobilità all’interno dell’Unione da libertà prettamente economica a diritto fondamentale ed espressione tangibile della cittadinanza europea. La disciplina vigente prevede in sostanza tre tipi di situazioni:
1. Libera circolazione e soggiorno di durata inferiore a tre mesi, subordinati unicamente al possesso di un documento di identità o passaporto validi (articoli 4, 5 e 6);
2. Diritto di soggiorno per un periodo superiore a tre mesi, garantito ai cittadini dell’Unione che esercitano un’attività lavorativa o che, in alternativa, dispongono di risorse economiche adeguate e di un’assicurazione malattia completa (art. 7);
3. Diritto di soggiorno permanente, svincolato da condizioni economiche e acquisito dai cittadini dell’Unione che abbiano legalmente soggiornato per un periodo continuativo di cinque anni nello Stato membro ospitante (art. 16).
Inoltre, sono state semplificate le pratiche amministrative associate all’esercizio del diritto di soggiorno e rafforzate le garanzie procedurali in caso di allontanamento.
La situazione più affine alla durata media di un corso di studi universitari è, tra quelle appena illustrate, evidentemente la seconda ed è disciplinata nello specifico dall’art. 7, par. 1, lett. c). Oltre alla copertura sanitaria, lo studente migrante deve dimostrare di essere iscritto presso un istituto pubblico o privato riconosciuto e, diversamente dagli altri soggetti, assicurare la disponibilità di risorse economiche sufficienti con una semplice dichiarazione o altro mezzo equivalente.
In merito alle limitazioni (contemplate già dall’art. 21 TFUE), la direttiva 2004/38/CE consente agli Stati membri di porre fine al diritto di ingresso e soggiorno dei cittadini dell’Unione (e dei loro familiari) solo se questi diventano un onere eccessivo per le finanze del Paese ospitante e non soddisfano quindi i requisiti economici prestabiliti (art. 14, paragrafi 1 e 2) oppure per motivi eccezionali di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica (art. 27); in ogni caso, l’allontanamento non può mai essere disposto in seguito al ricorso al sistema di assistenza sociale (art. 14, par. 3 ) o per ragioni di formalità amministrative (art. 15, par. 2). [...]

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Cittadinanza sociale europea e mobilità studentesca

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Castellana
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei
  Relatore: Ennio Triggiani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 72

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