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La Negritudine di Léon-Gontran Damas

Pigments

Le poesie contenute nella raccolta sono state pubblicate per la prima volta nel 1934, nella rivista Esprit. La pubblicazione di Pigments, nel 1937, ha marcato il punto di partenza della Negritudine, in quanto precede di due anni il Cahier d'un retour au pays natal, di Aimé Césaire. Damas canta la nostalgia del passato: "Rendez-moi mes poupées noires que je joue avec elle" 183, sostiene la sua rivolta di "Blanchi" contro l'assimilazione della quale si reputa vittima. Inoltre l'angoscia e la paura raggiungono, a volte, proporzioni drammatiche come nella poesia: "Il est de nuits".

Le poesie sono accattivanti, con ritmi e cadenze simili alle melodie della musica blues e jazz, prodotte da un poeta sconvolto di fronte ai mali de mondo.C'è un forte senso di solitudine evocata nelle poesie, che non è solo letteraria, ma è anche quella del clamore negro nel mondo dell'oppressione.

Robert Desnos, poeta surrealista, ha scritto la prefazione di Pigments e afferma:

«Il se nomme Damas. C'est un nègre. Déblayons un peu le terrain, Il ne sera question à son sujet ni du chemin, ni des lames, ni de l'âme, de Damas [...] Damas est nègre et tient sa qualité et à son état de nègre. Voilà qui fera dresser l'oreille à un certain nombre de civilisateurs qui trouvent juste qu'en échange de leurs libertés, de leurs terres, de leurs coutumes et de leur santé, les gens de couleur soient honorés du nom de «Noirs». Damas refuse le titre et reprend son bien. Ils sont à la gloire, ces poèmes, de tout l'immense prolétariat indigène des colonies. Ils nous signifient que le temps est venu de poursuivre la conquête de ces terres et de ces peuples. Ne sont-elles pas exploitées comme les nôtres ces terres. Et ces peuples ne sont-ils pas... voyez un peu où la plume et le bon sens nous entraînent. Ces poèmes sont donc aussi un chant d'amitié offert, au nom de toute sa race, par mon ami, le nègre Damas, à tous ses frères blancs. Un don de la savane à l'usine, de la plantation à la ferme, de la fabrique tropicale à l'atelier européen. [...] Ce bien vous sera révélé dans les poèmes qui vont suivre...».

R. Desnos considera i testi di Damas come la prima raccolta poetica che esprime la Negritudine.
Il poeta condanna la colonizzazione, l'esotismo e il razzismo, il comportamento borghese; in pratica si scaglia con tutta la sua rabbia, contro coloro che impediscono ai neri di essere uomini e respinge l'assimilazione imposta dagli occidentali, nel corso degli anni.

Le poesie hanno carattere provocatorio e sovversivo.

"Il y retrouve la vérité qui deviendra le thème principal de sa vie. […] C'est le thème de Pigments […] Le titre dit déjà tout: pigmentation, couleur, mélanine, tout ce qui se fait voir à la surface, et qui mène au point de vue de l'observateur absolutiste. L'objet, c'est le noir ; le sujet, le blanc. Tout découle donc de cette surface, de cette superficie, de cette subjectivité privilégiée par une société qui se vante d'objectivité. En se limitant à la peau du Noir, le Blanc lui accorde une image de sauvage à civiliser, et de bête e somme à transporter par les négriers dans les plantations à sucre".

Il titolo della raccolta, Pigments, attira l'attenzione sul colore della sua pelle.

"[…] pigment, nom attribué aux diverses substances colorantes qui imprègnent les tissus organiques, ancre irrémédiablement la poésie de Damas dans sa réalité d'homme noir – une poésie où, par-delà un jeu paronymique, douleur et couleur sont intimement associées pour fustiger un monde en proie au racisme et à l'exclusion".

La raccolta è la documentazione di un percorso, una sorta di prima scoperta della varie componenti razziali che formano la sua personalità, da qui il titolo Pigments.

Damas rigetta tutto ciò che gli europei avevano fatto ingerire con forza, sia a lui che ai suoi avi. Nelle isole il problema dell'assimilazione è stato grave, intenso e duraturo. Spesso nelle sue poesie, racconta di come ci si stava a tavola, di come sua madre e sua zia ci tenevano tantissimo all'educazione alla maniera occidentale; volevano che i bambini fossero educati come piccoli francesi e divenissero tali, che parlassero bene e che si comportassero in ugual modo. In questa raccolta di poesie, i suoi poemi mostrano questa ossessione dei suoi parenti nel far agire lui e i suoi fratelli come piccoli francesi. Damas si rivolta contro tutto ciò. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Negritudine di Léon-Gontran Damas

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Informazioni tesi

  Autore: Imma Valeria Grimaldi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Traduzione e Interpretazione
  Relatore: Angela Buono
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 211

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Parole chiave

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colonizzazione
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césaire
léon-gontran damas
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