Skip to content

La Repubblica di Weimar: oltre la visione convenzionale. Studi storiografici e le principali questioni controverse.

Relazioni Internazionali e politica estera: l'era Stresemann

La politica estera tedesca tra le due guerre mondiali fu qualificata dal costante tentativo di rivedere le clausole del Trattato di Versailles firmato il 28 giugno 1919: tra le forze politiche fu unanime la condanna per il "diktat" imposto dai vincitori e ampio l'uso propagandistico che ne fece la destra anti-repubblicana per creare un'identità di tipo nazionalistico che vedeva nella "politica dell'adempimento" il proseguo del tradimento già compiuto da coloro che "pugnalarono alle spalle" nel 1918.

Le conseguenze del Trattato non furono solo e squisitamente politiche, ma anche profondamente psicologiche: la propaganda del tempo di guerra era riuscita a convincere la popolazione tedesca sia della responsabilità nemica per le ostilità in atto, a causa del tentativo di accerchiamento del Reich, sia nutrirne sino all'ultimo la fiducia in una prossima vittoria. In queste condizioni, il senso di umiliazione per la sconfitta e l'indignazione e il risentimento per l'imposizione del noto articolo 23197 del Trattato, rese impossibile una lettura sobria ed una comprensione razionale delle condizioni previste dal Trattato creando una difficoltà aggiuntiva a qualsiasi politico tentasse, con un'azione di governo pragmatica, il superamento di una politica estera sterilmente ideologica.

Si dovette attendere ben oltre il secondo dopo guerra per poter avere un'analisi storica scevra di emotività che permettesse di superare il "mito di Versailles" creato dalla fissazione nazionalistica tedesca. Solo dagli anni Sessanta si iniziò a superare la posizione, ad esempio espressa da Ludwig Zimmermann98, che attribuiva in modo giustificatorio alle "inique" condizioni imposte dalle Potenze vincitrici a Versailles la causa del crollo della giovane Repubblica e la conseguente presa del potere di Hitler.

Varie monografie, prodotte negli anni Sessanta e Settanta, cercarono di affrontare in modo più articolato ed equilibrato il tema del Trattato e l'opinione prevalente che si è venuta a consolidare è che alla Germania del 1919 fosse stato lasciato il potenziale, nel medio termine, per essere nuovamente una potenza influente con i suoi circa 60 milioni di abitanti e con la più forte economia dell'Europa continentale. Questa è la posizione espressa, tra gli altri, da Andreas Hillgruber99, per il quale il Trattato fu il risultato di un compromesso tra le richieste estreme avanzate dalla Francia, assillata dal tema della sicurezza, e i limiti posti da Wilson e Lloyd George. Se non fu la pace nel rispetto dei quattordici punti wilsoniani sperata dai tedeschi, non fu nemmeno una pace "cartaginese".

Fu, come detto, un compromesso che lasciava nelle mani della Germania la possibilità di ritornare ad essere una grande potenza esercitando una egemonia informale sull'Europa centrale ed orientale. Concorde con questa tesi storiografica è Peukert che, al di là di certe durezze di tipo puramente simbolico, vede una moderazione strutturale di fondo del Trattato e, in prospettiva, una possibilità di revisione e di riconciliazione. Revisione che con il Piano Dawes del 1924, il Piano Young del 1929 e la conferenza di Losanna dell'estate del 1932 portò la Germania a pagare una minima parte dei 132 miliardi di marchi oro di riparazioni inizialmente previste. Sfortunatamente, sostiene Peukert, "(…) la fissazione nazionalistica e puramente autoreferenziale sul mito della "pace vergognosa" di Versailles impedì ai tedeschi la percezione della favorevole posizione strategica offerta nel medio periodo alla Germania (…)"100.

Nell'ambito di una più generale critica alle tesi storiografiche monocausali è oggi dunque comunemente respinta l'opinione, ampiamente diffusa nell'immediato secondo dopo guerra, che attribuiva a "Versailles" la responsabilità di "Hitler". Pur essendo impossibile determinare esattamente il ruolo giocato da Versailles su la crisi della Repubblica e la crescita inarrestabile del partito nazionalsocialista, esso non viene più considerato come principale e decisivo. Piuttosto, c'è chi ha sottolineato che, proprio perché Versailles non fu una "pace cartaginese", il Trattato "excerted no compulsion on the Germans and their social and political leaders to come to terms once and for all with the new situation"101. Una posizione radicalmente diversa da quella che vivrà la Germania del 1945.


97 "The Allied governments affirm and Germany accepts the responsibility of Germany and her allies for causing all the loss and damage to which the Allied governments and their nationals have been subjected as a consequence of the war imposed upon them by the aggression of Germany and her allies.", tratto da www.britannica.com
98 Ludwig Zimmermann, "Deutsche Außenpolitik in der Ära der Weimarer Republik", Gebundene Ausgabe, 1958. Egli giunge ad affermare che "Timely revision of the peace treaties would probably have saved the Weimar Republic and saved the peace", op.cit. p 474.
99 Andreas Hillgruber, "Grossmacht politik und Militarismus im 20. Jahrhundert" Droste, 1974.
100 Detlev J.K. Peukert, op. cit. p. 58,59.
101 Eberhard Kolb, op.cit. p. 193.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Repubblica di Weimar: oltre la visione convenzionale. Studi storiografici e le principali questioni controverse.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Luca Menin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze storiche
  Relatore: Alfredo Viggiano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 77

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi