Skip to content

L'introduzione dell'Euro digitale e le sue conseguenze sul sistema bancario e sulla politica monetaria ​

Rischi e sfide dell’introduzione dell’euro digitale

Purtroppo, l’introduzione di un’innovazione porta sempre con sé una buona dose di rischi. Tre sono i principali rischi che si considerano (Amato & Bonetti, 7 Gennaio 2021):
1) La possibilità di detenere depositi direttamente in banca centrale quindi a rischio zero, magari anche con un tasso di interesse vantaggioso, potrebbe portare a un ridimensionamento delle banche o addirittura a una corsa agli sportelli per trasferire i capitali dal settore bancario alla BCE;
2) La privacy del cittadino potrebbe venire compromessa, arrivando a una tracciabilità delle sue transazioni completa e/o alla possibilità per una BC di “veicolare” le spese dei cittadini;
3) La Banca Centrale Europea, con un rinnovato e più forte controllo del settore bancario e dei depositi dei cittadini potrebbe avere la possibilità, oltre a gestire la politica monetaria di influenzare o incunearsi nelle politiche economiche dei ministeri delle finanze dei vari stati membri.
Il rischio 1 è particolarmente importante e quindi attentamente considerato, l’attenzione principale dovrebbe quindi essere sul tasso di adozione dell’€D. Un tasso di adozione troppo alto, quindi un’introduzione troppo veloce, potrebbe mettere seriamente a rischio la stabilità finanziaria, un tasso di adozione troppo basso potrebbe invece essere insufficiente per raggiungere gli obbiettivi che sono stati fissati e quindi non far in futuro mantenere la presa alla BCE sull’economia europea. Dal momento che i depositi in €D verranno proposti le imprese e le famiglie potrebbero decidere di sostituire una grossa parte dei loro depositi o ricorrere all’€D in tempi di incertezza finanziaria come bene rifugio.

Così facendo le banche potrebbero essere costrette a rimpiazzare parte dei propri finanziamenti più stabili (ovvero i depositi), con altri, probabilmente più rischiosi e minando ulteriormente la propria stabilità, perdendo clienti e informazioni essenziali, di conseguenze la capacità dell’eurosistema di supportare l’economia attraverso il sistema bancario potrebbe venire pericolosamente indebolita (Cipollone, 2022). Non è d'altronde nelle intenzioni della BCE di sostituirsi alle banche commerciali, le operazioni di prestito e finanziamento sono riservate al settore bancario, che ha sviluppato e strumenti e competenze specifiche per attuare in modo ottimale il compito.
Il secondo rischio presentato è anche esso di natura economica, come abbiamo potuto vedere nella ricerca svolta dall’Università Bocconi (Borgonovo, Caselli, Cillo, Masciandaro, & Rabitti, 2018), la moneta moderna è infatti anche riserva di privacy. Il rischio è che i cittadini potrebbero non avere abbastanza fiducia nella banca centrale su come vengono usati o raccolti i propri dati, portando il progetto al fallimento. Inoltre potenzialmente la BCE potrebbe rendere l’€D una moneta programmabile sia nell’accezione di “programmabilità dei pagamenti” sia in quella di “programmabilità della moneta6, mentre la prima possibilità non è solo sicura, ma anche desiderabile, in quanto renderebbe l’€D più competitivo con la moneta privata e le stablecoin, creando nuove possibilità d’uso e evitando potenzialmente un flop, il secondo è invece contro i valori fondanti dell’UE di libera circolazione dei capitali e contro il principio occidentale di proprietà privata, per cui la moneta che ricevo, entrando nel mio capitale, deve essere libera da ogni vincolo e deve poter essere spesa in base alle preferenze di chi la possiede in quel momento (Osservatori.net Digital innovation, 6/10/2023). La “programmabilità della moneta” è stata scartata a più riprese dalla BCE, che ha voluto sottolineare fin dall’inizio della fase di indagine come l’euro digitale non sarà una moneta programmabile (European Central Bank, 2023). Bisogna però considerare che la possibilità della “moneta programmabile” non è per forza una prospettiva negativa, potrebbe infatti permettere particolari politiche monetarie, prima difficilmente applicabili, come l’helicopter money, che potrebbe diventare drone money argomento che vedremo meglio nel paragrafo 3.2.
Il terzo rischio è sempre inerente alla programmabilità della moneta e la nuova possibilità delle BC di intervenire in modo “chirurgico” sul sistema monetario, in alternativa a quello più “generale” utilizzato finora.
Ciò sarebbe invero un problema trascurabile per un comune stato, richiederebbe semplicemente una collaborazione più stretta fra la banca centrale e il rispettivo ministero del tesoro (Amato & Bonetti, 7 Gennaio 2021), tuttavia la situazione si complica quando consideriamo le unioni monetarie e in particolare l’Unione Europea, che possiede una BC sovrannazionale e economie nazionali ancora purtroppo eterogenee e non calibrate in modo ottimale sullo stesso ciclo economico. Sarebbe quindi necessaria la creazione di un coordinamento stretto fra i vari ministeri dell’eurogruppo e la creazione di “politica economica comune europea” per potersi calibrare nel migliore dei modi con la BCE. Purtroppo, la strada per arrivare a ciò è ancora lunga e deve passare anche dalla decantata Unione Bancaria che non è ancora stata ottenuta.





[6] Spiegazione nel Capitolo 1, paragrafo 1: “Struttura, funzionalità e principi dell’Euro Digitale (€D)”

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'introduzione dell'Euro digitale e le sue conseguenze sul sistema bancario e sulla politica monetaria ​

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Matteo Burchi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Claudio Morana
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 33

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi