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Joseph Beuys nel segno della pedagogia. Arte e Politica

Ruolo educativo

"Teaching is my greatest work of art" said Joseph Beuys 

L'arte dell'insegnamento per Beuys divenne mezzo prediletto. Passione che crebbe, grazie al suo ruolo di docente, all'accademia di Düsseldorf, di scultura monumentale. Luogo perfetto per colpire le istituzioni dall'interno, cercare di portare a galla la forte limitatezza della visione tradizionale dell'arte nell'educazione accademica statalizzata e mutarla. L'istituzione si compone di studenti privilegiati, raccomandati e di professori disinteressati che volontariamente accettano una direzione istituzionale antiquata con i quali ogni giorno procedono. Attuano un insegnamento superficiale e nozionistico dell'arte che porta a una mancanza di praticabilità, di questa, nel concreto. All'interno di questo sistema, lo studente, ha come obbiettivo principale ed unico, quello di conseguire il titolo di studio che gli permetterà d'inserirsi nel mondo, senza comprenderne effettivamente il vero significato. A parere dell'artista le istituzioni dovrebbero mobilitarsi affinché nasca, al suo interno, un sistema scolastico libero e auto amministrato che dia la possibilità, allo studente, all'educatore e all'arte, di rispondere alle proprie necessità. In particolare l'ambito Accademico dovrebbe essere luogo in continua attività, mutevole e trasformabile, tenendo in considerazione questa caratteristica fondamentale dell'arte e dell'antropologia umana. Arte come mezzo con il quale l'uomo può scoprire e giocare con il mondo, unico capitale indistruttibile che ogni individuo possiede e con nel quale costruisce l'avvenire.

Beuys disse: "Il rapporto docente-allievo deve essere trasformato dall'idea di chi sa è l'insegnante e l'allievo deve semplicemente stare ad ascoltare. Non si deve prendere come fatto naturale che l'allievo sia meno capace del professore. Il rapporto insegnamento-apprendimento deve quindi essere completamente aperto e costantemente reversibile.", questo pensiero mette già in chiaro i ruoli che nella realtà, le figure scolastiche, dovrebbero possedere. Il diritto allo studio è universale, il sistema di base di una società può essere modificata solo grazie alla genialità umana, che attraverso lo studio e la conoscenza, elabora giudizi e trae conclusioni edificanti per il benessere comune. Nel 1961 diviene professore di scultura monumentale, come ho già detto, alla Kunstakademie di Düsseldorf, dove, grazie al suo inusuale metodo educativo, amplia la visione sull'arte offrendo agli studenti (molti dei quali futuri artisti di rilievo) mezzi di comprensione differenti. Egli dedicava molto del suo tempo: instancabile, passava più di dieci ore giornaliere a pianificare nuove lezioni e trovare nuovi argomenti di discussione in modo da coinvolgere tutti gli studenti.

"Teaching is my greatest work of art, the rest is the waste product, a demonstration. If I want to express yourserf you must present something tangible. But after awhile this has only the function of a historic document. Object aren't very important any more. I want to get to the origin of matter, to the thought behind it."


Quando l'artista iniziò a insegnare, si rese subito conto delle difficoltà ai quali sarebbe andato incontro, tra queste la superficiale conoscenza a proposito delle materie affrontate soprattutto per quanto riguardava la scultura e la pittura. Chiusura mentale causata, a parer suo, dalla formazione estremamente accademica avuta in precedenza e dall'assenza totale di qualità critiche nell'alunno che si ripercuotevano, notevolmente, nelle loro produzioni artistiche prive di spessore scultoreo. Lo stravolgente metodo con il quale Beuys si approccia alla didattica, scaturisce nello studente un iniziale confusione, tale da far ritirare dal proprio corso la maggior parte dei partecipanti, per eccezione di alcuni; ad esempio, la futura scultrice Hede Bühl e lo scultore Bernd Lohaus, che comprese fin da subito che la libertà donata da Beuys era differente. Il suo ruolo nell'accademia venne fortemente criticato dal corpo docenti, in particolare il suo caotico metodo d'insegnamento.

I concetti alla base del suo programma educativo erano: la costruzione di un'arte ampliata che abbracciasse tutti gli ambiti della vita e la sua personale Teoria della scultura che era fondata sulla creativa insita in ogni essere umano. L'arte viene inserita all'interno di nuovi ambiti come la politica, la botanica e l'antropologia: arte ampliata (racchiude tutte le funzioni originali senza alcuna separazione). Uno degli obbiettivi più importanti per Beuys era attivare nell'alunno la creatività e l'immaginazione; rinvigorendo il suo spirito e la sua volontà, attraverso un dialogo reciproco non predominante, che lasciasse spazio al ragionamento e all'idea dello studente che piano piano andava a costruire il proprio pensiero e la propria arte.
 
L'artista usa il mezzo del disegno come primo approccio didattico. Il disegno per Beuys è fondamentale, nel suo percorso artistico è molto presente (mezzo d'espressione favorito), dal quale parte la sua produzione: contenitore di una forza creativa all'origine di tutte le forme. Questo venne poi intensificato dalle influenze di Ewald Matarè, artista e suo insegnante. Nonostante fu una figura importante nella formazione di Beuys, ebbero degli scontri; Matarè non appoggiò mai il suo stravagante sistema educativo, sistema nel quale ogni singolo individuo, come soggetto isolato, scopre le proprie potenzialità attraverso un'evoluzione della sensibilità e della creatività. Bernd Lohaus, racconta, in una conversazione con Petra Richter (21-04-1994): "Every single one of us, was expected to go is own way", ricordando le parole del professor Beuys: "You mustn't look how the others draw, but must discovered your own way of drawing". 

Analizzando piano piano le sue modalità di lavoro, sia nell'arte che nell'insegnamento, si può notare sempre una coerenza, un percorso che si conclude sempre con una domanda che punta ad indagare. Attraverso continue sperimentazioni studia le forze primordiali, dalle quali ha origine tutta la Bellezza che, agli occhi di Beuys, si smaschera timidamente nelle opere d'arte. Il disegno inteso da Beuys non si sviluppa in una mera osservazione del mondo esterno ma diviene motivo di studio,  ciò che ne scaturirà sarà una riproduzione che si compone principalmente del suo carattere contenutistico (spirituale) mosso dai funzionamenti in esso presenti. In questo modo lo studente si avvicina al mondo, comprendendo la costruzione della natura e quindi anche del proprio manifestarsi in esso: attraverso il disegno matematico ci si rende consapevoli della sua struttura. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Joseph Beuys nel segno della pedagogia. Arte e Politica

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Informazioni tesi

  Autore: Miriam Lampredi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Accademia di Belle Arti
  Facoltà: Accademia di Belle Arti
  Corso: Pittura
  Relatore: Luca Cesari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 93

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