La produzione industriale dei rifiuti nel ciclo economico. Vantaggi e svantaggi dell’Economia Circolare

In una economia circolare il rifiuto non esiste. Prendiamo ad esempio un albero che da frutti, nella stagione di maturazione l'albero lascia cadere i suoi frutti, alcuni vengono raccolti e consumati dall'uomo e dagli animali, e i restanti si decompongono diventando fertilizzante per il terreno.
L'applicazione del medesimo concetto ruota al centro dei moderni progetti di economia circolare.
Ne deduciamo, quindi, che il cambiamento è inevitabile.

Gli esperti parlano oggi di una profonda connessione tra ambientalismo, crescita della popolazione globale ed economia circolare. Recenti divulgazioni scientifiche forniscono un'interessante analisi sulla crescita della popolazione da sette miliardi a nove miliardi in una sola generazione; duecento mila nuove nascite al giorno, l'equivalente dell'intera popolazione slovena in solo otto settimane. Dal punto di vista economico, tre milioni di persone nel Terzo mondo passeranno alla classe media usufruendo di beni e servizi a disposizione, aumentando i ritmi di produzione, consumi e il volume di materiali di scarto.

Mentre la società europea diventava più ricca, creava sempre più spazzatura. Livelli di vita più elevati significano che le persone acquistano più prodotti, siamo arrivati in alcuni casi, al punto che il benessere raggiunto ha posto le singole persone a consumare e quindi produrre più rifiuti, rispetto a quelli prodotti da intere famiglie.

Per fortuna negli ultimi anni il consumo è cambiato radicalmente. Oggi i consumatori hanno molta più scelta e i prodotti sono progettati per avere una vita più breve. Ci sono anche molti prodotti monouso. I progressi tecnologici significano che le persone possiedono e usano più dispositivi personali e li aggiornano più spesso. Questi cambiamenti nello stile di vita potrebbero aver aumentato la nostra qualità della vita, ma significa anche che stiamo generando più rifiuti di quanto non sia mai stato prima.

Tutti questi rifiuti hanno un enorme impatto sull'ambiente, causando inquinamento e emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico, nonché a significative perdite di materiali: un problema particolare per l'Ue che dipende in larga misura da materie prime importate.

La quantità di rifiuti che stiamo creando è in aumento e la loro stessa natura sta cambiando, in parte a causa dello straordinario aumento dell'uso di prodotti hi-tech. Ciò significa che i rifiuti ora contengono una miscela sempre più complessa di materiali, tra cui plastica, metalli preziosi e materiali pericolosi difficili da gestire in sicurezza.

Le politiche di gestione dei rifiuti della Ue mirano a ridurre l'impatto ambientale e sulla salute dei rifiuti e a migliorare l'efficienza delle risorse in Europa. L'obiettivo a lungo termine è trasformare l'Europa in una società del riciclo, evitando gli sprechi e utilizzando gli sprechi inevitabili come risorsa ove possibile, raggiungendo livelli di recupero delle materie prime utilizzate molto più elevati e quindi ridurre al minimo l'estrazione di risorse naturali aggiuntive. Una corretta gestione dei rifiuti è un elemento chiave per garantire l'efficienza delle risorse e la crescita sostenibile delle economie europee.