L'ambientalismo come questione di genere

Donne e natura sono unite da un'associazione millenaria, perpetuata nel corso della storia. Queste antiche connessioni sono state portate alla ribalta ora dal movimento di liberazione della donna, ora dal movimento ambientalista. Entrambi sono accomunati da una prospettiva egualitaria: le donne lottano per liberarsi da costrizioni culturali ed economiche che le hanno tenute subordinate agli uomini. Gli ambientalisti stanno sviluppando un'etica ecologica che sottolinea sempre di più l'interconnessione tra uomo e natura, mettendoci in guardia contro le conseguenze irreversibili del perdurante sfruttamento ambientale. La giustapposizione degli obiettivi dei due movimenti, fondamentale per l'etica di una nuova società che sia davvero "giusta" e sostenibile, può suggerire nuovi valori e nuove strutture sociali.

Valori e strutture non più fondate sulla dominazione della donna e lo sfruttamento della natura, considerate entrambe come risorse, ma piena espressione del talento tanto maschile quanto femminile e sulla conservazione dell'integrità ambientale.

Torneremo su questo punto nel paragrafo successivo. Per il momento diciamo pure che esiste un complesso di idee disponibile ad una data epoca; alcune di queste, per ragioni inspiegabili, sembrano plausibili a certi individui o gruppi sociali, altre no.

Alcune idee si diffondono, altre si estinguono. La direzione e l'accumulazione di mutamenti sociali cominciano però a introdurre differenziazioni nello spettro di possibilità, così che alcune idee vengono ad assumere un ruolo più centrale, mentre altre si spostano verso la periferia. Sulla base di questo si sviluppano tutte le successive trasformazioni culturali. Il contenuto specifico della scienza, ad esempio, non è determinato da fattori esterni. Le preoccupazioni sociali concorrono fortemente a giustificare un dato programma di ricerca e a porre problemi su cui investigare.

Norme culturali e ideologie sociali, assieme agli assunti religiosi e filosofici, formano una componente importante della cornice concettuale in cui si inquadra lo studio di un problema. Attraverso un'interazione dialettica, una relazione appunto, scienza e cultura (azzarderei natura e cultura) si sviluppano come un tutto organico, frammentandosi e ricostituendosi sotto l'influenza di tensioni intellettuali e sociali.

Ad oggi l'ecologia e il movimento delle donne ma più ancora la loro grande sintesi e superamento, l'ecofemminismo, stanno contestando i valori su cui l'opinione dominante, quella che Stefania Barca ha definito "a master's narrative", si fonda (Barca, 2020). Riesaminando criticamente la storia da nuovi punti di vista, l'ecofemminismo riscopre valori associati al mondo premoderno che potrebbe valere la pena reintegrare nella società dell'oggi e in quella del domani. Nuovo paradigma teorico, cornice concettuale entro la quale portare avanti la nostra vita tanto biologica quanto culturale, resta da capire che tipo di etica può effettivamente nascere dal fecondo incontro di ecologia e femminismo; quali valori e pensieri guideranno da qui in poi le nostre azioni.

Nuove preoccupazioni sociali generano nuovi problemi intellettuali e storici. Inversamente, nuove interpretazioni del passato forniscono nuove prospettive sul presente e quindi il potere di modificarlo. Per quanto concerne l'aspetto femminista di questo nuovo paradigma, esso ci richiede di guardare alla storia passata ex novo, attraverso il punto di vista non solo delle donne ma anche di gruppi sociali e razziali e dell'ambiente naturale. [...]