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Le strategie di marketing nel commercio equo-solidale - I casi Esselunga e Coop

In questo testo verrà di presentato il commercio equo-solidale nei suoi vari aspetti, con particolare attenzione al suo sviluppo all’interno della distribuzione specializzata prima ed all’interno della Grande Distribuzione poi, illustrando le strategie di marketing ricavate grazie a ricerche, rilevazioni ed interviste.

In particolare, nel primo capitolo sarà descritto il commercio equo-solidale nelle sue linee generali, nella sua evoluzione storica, nei suoi obiettivi, principi e significati, illustrando in ultima istanza i principali organismi che lo compongono.
Nella seconda parte verrà analizzato il mercato equo-solidale nei paesi europei, descrivendo prima la situazione generale e poi quella esistente in Italia, nel Regno Unito, ed in Olanda. Saranno presi in considerazione, per questa analisi, i numeri del commercio alternativo, gli organismi che lo gestiscono, i marchi di garanzia che operano nei vari paesi, le quote di mercato detenute dai prodotti, gli importatori e i produttori.
Nel terzo capitolo sarà studiata la filiera del commercio equo, partendo dai produttori e dagli esportatori del Sud del mondo per arrivare agli importatori, ai marchi di garanzia, ai prodotti, al prezzo, ai consumatori ed ai distributori.
Nel quarto, che costituisce il cuore della relazione, ci si concentrerà sulla distribuzione del commercio equo-solidale. Verranno analizzate, da un lato, le Botteghe del Mondo (che rappresentano la distribuzione specializzata) e, dall’altro, la Grande Distribuzione (i supermercati) ed in particolare i casi Coop ed Esselunga; ne saranno studiati l’esordio (nel commercio equo), i prodotti messi a disposizione della clientela, il loro posizionamento sugli scaffali, il prezzo proposto ed il successo ottenuto.
Il lavoro termina con un confronto fra le strategie commerciali adottate, cercando di evidenziarne diversità e similitudini.
Si concluderà con un’analisi finale, nella quale si tenterà di delineare anche le prospettive per il futuro.

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4 INTRODUZIONE Il commercio è una delle attività più antiche e più importanti svolte dall’uomo. Purtroppo non sempre ha avuto, ed ha, una valenza unicamente positiva. Le multinazionali tendono a monopolizzare il mercato, mettendo fuori gioco i piccoli produttori dei paesi in via di sviluppo. Questi spesso, per far fronte alle spese, in molti casi dovute ad uragani, alluvioni o siccità, tendono a svendere i loro terreni per pagare i debiti e si ritrovano poi a lavorare a condizioni penose per le grandi aziende occidentali, spesso privi di qualsiasi assistenza sanitaria e scolastica per i propri figli. Tutto ciò non permette a queste famiglie un minimo di programmazione e di investimento per il futuro. La povertà e la miseria delle popolazioni del Sud del Mondo non sono, quindi, casuali, e nemmeno dovute ad incapacità o alla carenza di senso del lavoro. Sono le attuali regole del commercio mondiale che aggravano gli squilibri esistenti tra i due emisferi, anziché favorire un’equa distribuzione delle risorse. I paesi poveri continuano ad essere considerati, principalmente, fornitori di materie prime. Instabilità dei prezzi delle stesse materie prime, barriere commerciali e debito estero fanno il resto, contribuendo a bloccare le possibilità di miglioramento di quei popoli, ed in particolare di milioni e milioni di produttori e lavoratori che le condizioni economiche relegano nello sfruttamento e nell’emarginazione. In Africa, Asia ed America Latina però, i produttori si stanno organizzando, già da tempo, per cercare di sfuggire alle regole inique del sistema economico che ne causano la miseria e lo sfruttamento. Allo stesso modo, nel Nord del mondo, è da tempo utilizzata una rete di distribuzione e vendita di prodotti provenienti direttamente da organizzazioni di produttori del Sud, una rete di organismi, associazioni, di cooperative e di soggetti di vario genere senza fine di lucro che ha deciso di dare un nuovo senso al commercio. Si tratta di un commercio equo e solidale, che tratta i produttori del Sud in modo paritario, riconoscendoli come soggetti di una relazione commerciale e soprattutto restituendo loro il valore di

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Marani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
  Relatore: Daniele Fornari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 139

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