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Fisiognomica, La lettura del volto nella storia dell’arte

Il seguente lavoro mostra l’origine e l’evoluzione della fisiognomica attraverso gli studi e i lavori eseguiti da vari artisti. Ogni capitolo è incentrato su un secolo diverso. Negli ultimi capitoli viene mostrato il cambiamento della fisiognomica nello scenario odierno, con una tecnologia sempre più avanzata e il bisogno di una ricerca di bellezza ideale.

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92 FISIOGNOMICA E FOTOGRAFIA Nell’Ottocento, la fotografia e la fisiognomica vengono usate in diversi campi del sapere nel tentativo di riconoscere e identificare i diversi tipi umani. Sono ambedue caratterizzate dal voler affrontare lo studio dell'uomo. La fotografia viene utilizzata in questo periodo per la ricerca scientifica, fornendo campioni sulla base dei quali poter formulare teorie e prove. Il tempo della fotografia è dominato nelle scienze nelle arti dallo scrupolo dell'oggettività; dalla volontà di registrare metodicamente tutte le esperienze, nei loro più minuti particolari, per ricavarne il materiale di studio necessario per analizzare i modelli e le forme della realtà. la fotografia poteva perciò essere considerata come lo strumento rigoroso e maneggevole adatto alla ricognizione puntuale dei fenomeni naturali. 5 Nel 1839 lo scienziato Louis Arago comunica all'assemblea della Società delle Scienze Francesi l'invenzione della dagherrotipia 6 , messa a punto da Louis Daguerre (1787-1851). La dagherrotipia 7 è il primo procedimento fotografico per lo sviluppo delle immagini, non riproducibili. Ha avuto un notevole successo, permettendo di riprodurre fedelmente l'ambiente circostante, nonostante i lunghi tempi di esposizione. Dopo appena qualche anno il calotipo, progettato da Henry Fox Talbot ha rivoluzionato il dagherrotipo. Illustrazione del dagherrotipo. 5 L. Carluccio, Note per un'introduzione, in Combattimento per un'immagine. Fotografie e pittori, Torino, 1973. 6 Il d dagherrotipo si ottiene utilizzando una lastra di rame su cui è stato applicato uno strato d’argento, sensibilizzato alla luce con vapori di iodio, le lastre devono essere esposte entro un'ora per un periodo variabile tra i 10 e i 15 minuti. 7 Il primo esperimento in Italia fu tenuto i 2 settembre 1839 a Firenze.

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Informazioni tesi

  Autore: Anamaria cosmina Tamaianu
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Accademia di Belle Arti
  Facoltà: Design e Arti
  Corso: scultura
  Relatore: Annamaria Ducci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 176

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Parole chiave

antropologia
tecnologia
storia dell'arte
fisiognomica
volto
espressione
caricatura
ritratto
mimica facciale
storia del volto

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