Le crisi energetiche, il mercato del petrolio e la ricerca di fonti alternative dal 1950 ad oggi

Le fonti energetiche caratterizzano in maniera diretta e indiretta la vita di tutte le civiltà del mondo; in particolare, nelle società più sviluppate il tema assume un elevato livello di complessità dovuto al mercato delle diverse fonti, al grado di speculazione e agli eventi storici che hanno condotto alla situazione corrente. La Storia degli ultimi secoli è stata infatti influenzata dall'affermazione di nuovi paradigmi energetici che hanno permesso la nascita e il repentino sviluppo della società industriale nel mondo occidentale, arrivando alle guerre dei decenni più recenti che si sono combattute attorno al mercato del petrolio, passando per le crisi energetiche provocate dagli interessi politici ed economici degli Stati che forniscono il cosiddetto "oro nero".
Nello sviluppo di questa tesi di laurea ho voluto ripercorrere alcune fasi salienti del secolo scorso e dell'inizio del nuovo, soffermandomi sulle situazioni che hanno costituito dei tasselli importanti per la storia energetica italiana ed internazionale. Questo ci permette di comprendere meglio e di leggere con occhi diversi la situazione attuale caratterizzata da crisi, guerre, mercati difficilmente stabili e sostenibilità, aiutando il lettore a porsi delle domande e a cercare di darsi delle risposte.
La prima parte si apre con una breve digressione del passaggio dal carbone al petrolio nei primi anni del Novecento, considerando l'evolversi della situazione in Europa e negli Stati Uniti. In seconda battuta, nel corso del primo capitolo ho sviluppato gli avvenimenti successivi alla seconda guerra mondiale, portando l'attenzione sulla situazione italiana; AGIP, ENI, ENEL sono le protagoniste di questa parte dell'elaborato, accompagnate dallo sviluppo dell'energia idroelettrica nel nostro Paese e da una piccola finestra sul mondo.
Nel secondo capitolo, invece, ho voluto proporre i tre eventi più importanti degli anni Settanta e Ottanta, vale a dire le crisi avvenute nel 1973, la più importante, nel 1979 e lo shock del 1986. All'interno di questo contesto storico assumono un ruolo di assoluto rilievo gli Stati Uniti d'America e i Paesi dell'area mediorientale. Dagli anni '70, infatti, gli Stati di quella zona del pianeta sono al centro dei fatti di cronaca in quanto ricchi di risorse petrolifere che gli occidentali hanno da sempre cercato di sfruttare, provocando attriti e conseguenti guerre. Entrando nei particolari del secondo capitolo ho sottolineato cause, conseguenze ed effetti che le crisi hanno avuto sui Paesi occidentali, tra cui anche l'Italia.
Dulcis in fundo, sulla scia dei problemi della seconda metà del secolo, il terzo ed ultimo capitolo si apre con il racconto dettagliato dello sviluppo e delle conseguenze della prima guerra del Golfo. Il capitolo prosegue con la crisi asiatica di fine millennio e con le conseguenze che gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 hanno avuto sul mercato del petrolio e sulla reputazione degli Stati petroliferi del Medioriente. Mantenendo al centro la questione statunitense si arriva all'invasione compiuta ai danni dell'Iraq nel 2003, con la fine della dittatura di Saddam Hussein avvenuta nel 2006. Il capitolo si chiude con la questione ancora aperta che riguarda lo stretto di Hormuz, considerando il ruolo fondamentale che esso ricopre all'interno del mercato petrolifero internazionale.