Legge 176/2020: la Riforma del Sovraindebitamento

Il tema della crisi dell'imprenditore non fallibile e di tutto quell'insieme di soggetti non assoggettabili alle procedure concorsuali si presenta particolarmente attuale alla luce di quel delicato equilibrio creatosi nel corso di anni economicamente difficili e ora ancora più profondamente segnato dalla contingente situazione pandemica.
Alla luce dell'odierno contesto economico affiorano sempre più numerose richieste di effettivi strumenti predisposti dal legislatore al fine di reagire e superare tali situazioni. Uno dei compiti più basilari e importanti del nostro ordinamento è infatti quello di predisporre e correttamente modulare strumenti di gestione che sappiano efficacemente portare al superamento delle situazioni di crisi, impedendo la disgregazione di valore e di ricchezza all'interno del tessuto produttivo.
La presente analisi si propone di ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato il legislatore italiano alla formulazione e all'aggiornamento della normativa in tema di procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, alla luce di un sistema che per lungo tempo si è basato su un rigido sistema dualistico che ha escluso dalle procedure concorsuali tradizionali – e da possibilità dunque esdebitatorie - alcune importanti figure operanti all'interno del mercato, quali quella del consumatore o dell'imprenditore di modeste dimensioni.
Le novità apportate alla legge n. 3 del 27 gennaio 2012 sulle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento – altrimenti nota come "legge anti-suicidi" – ha peraltro consentito di anticipare l'entrata in vigore di alcune disposizioni che sarebbero state introdotte soltanto con il nuovo Codice della crisi dell'impresa e dell'insolvenza e, al tempo stesso, ha permesso di trasporre in legge orientamenti - ormai pienamente consolidati - di dottrina e giurisprudenza - che avevano cercato di individuare soluzioni a lacune normative su aspetti controversi della disciplina, producendo numerosi effetti incentivanti all'adozione delle procedure esaminate che, infatti, se correttamente implementate, costituiscono un più che valido aiuto per garantire una ripresa economica generalizzata.
Per fare ciò sommariamente il testo è stato suddiviso in tre capitoli.
Il capitolo iniziale dopo le opportune premesse fornisce un quadro generale del problema economico e sociale del sovraindebitamento, offrendo e spiegando le definizioni necessarie per analizzare l'iter legislativo della recente riforma della disciplina avvenuta lo scorso dicembre.
Nel successivo capitolo si entrerà invece nel merito della riforma analizzando i principali e più importanti aspetti significativamente mutati, a partire dalla differente definizione di consumatore, della possibilità di accesso alle procedure del socio illimitatamente responsabile, delle procedure familiari, della falcidiabilità dell'Imposta sul Valore Aggiunto, delle sorti del mutuo ipotecario e della cessione del quinto o, ancora, della possibilità di omologazione anche in mancanza di adesione da parte dell'amministrazione finanziaria.
Infine, nel terzo e ultimo capitolo verranno offerte delle considerazioni conclusive e degli spunti di riflessione alla luce di quanto esposto, in considerazione delle mancate opportunità e delle incongruità presenti nella disciplina anche e soprattutto in riferimento al mancato coordinamento con i correttivi previsti nel nuovo Codice della Crisi dell'Impresa e dell'Insolvenza (CCII).