La neuropatia diabetica dolorosa: aspetti clinici e nuove acquisizioni fisiopatologiche
Estratto della Tesi di Cristian Quattrini

10 Diagnosi della ND Di per sé, la neuropatia si diagnostica con il semplice esame clinico 58 . L’anormalità più comune che si può osservare è la riduzione/assenza di sensibilità vibratoria alle dita dei piedi. Col progredire della malattia, diventa manifesta la perdita di tutte le altre forme di sensibilità, con distribuzione a calzino e a volte anche a guanto. Negli stadi estremi, può anche essere compromessa la propriocezione con conseguente atassia e positività del segno di Romberg. I riflessi achillei sono progressivamente persi e, con livelli più avanzati di neuropatia, anche quelli rotulei spesso sono ridotti o assenti. La forza muscolare è in genere normale nelle fasi precoci, benché un attento esame possa talvolta mettere in evidenza riduzione della funzionalità della muscolatura delle dita. Quando la malattia progredisce, vi è significativa e generalizzata atrofia muscolare, più accentuata nei piccoli muscoli delle mani e dei piedi. Pertanto, i movimenti fini delle dita ne sono affetti e i pazienti hanno difficoltà a maneggiare piccoli oggetti. La presenza di dita a martello si crede sia dovuta alla perdita della funzione dei muscoli interossei, che non sono più in grado di opporsi all’azione degli estensori lunghi delle dita e dei tendini flessori. Va sottolineato che vi è scarsa relazione fra gravità dei segni e gravità dei sintomi: alcuni pazienti possono avere sintomi gravi con esame obiettivo quasi del tutto normale e vice versa. Il gold-standard per la diagnosi strumentale della ND è considerato attualmente il “Neuropathy Impairment Score (lower limbs) +7 tests”, consistente in un esame obiettivo dettagliato unito a test elettrofisiologici, psicofisiologici ed autonomici, i quali concorrono ad esprimere un unico punteggio finale, quanto più alto il quale tanto più grave è la neuropatia 59 . Il criterio minimo di diagnosi può essere rappresentato da almeno 3 tests alterati tra: assenza dei rilessi achillei, alterazioni della soglia di sensibilità vibratoria e/o tattile, alterazioni elettrofisiologiche, alterazioni autonomiche, alterazioni della soglia di sensibilità termica o termodolorifica. Un test semplice per lo screening su larga scala è l’indice di neuropatia diabetica (DNI), che è stato proposto da esperti del nostro Paese 60 , senza peraltro riscuotere successo in ambito non specialistico. Il DNI è stato pensato per facilitare il personale sanitario nel compito di individuare i soggetti diabetici da seguire con più attenzione. Nello studio preliminare appena citato, comprendente 2033 pazienti, la prevalenza della ND è risultata pari al 32,3%.
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La neuropatia diabetica dolorosa: aspetti clinici e nuove acquisizioni fisiopatologiche
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Informazioni tesi
Autore: | Cristian Quattrini |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Endocrinologia e Malattie del Ricambio |
Anno: | 2001 |
Docente/Relatore: | Fausto Santeusanio |
Istituito da: | Università degli Studi di Perugia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 56 |
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