Skip to content

La nozione di Matière pènale e la tentata frode delle etichette

La scelta della materia oggetto della tesi di laurea è stata basata su istinti e attitudini personali che mi hanno portato a ritenere che la mia strada potesse essere quella del "penalista", volendo intendere non soltanto il professionista della legge, ma anche la figura del docente universitario. La scelta dell'argomento, invece, è stata basata su inclinazioni personali e dei relatori, i quali fuggono da definizioni prettamente formalistiche, ricercando, al contrario, la vera natura sostanziale degli istituti.

Lo scopo precipuo della presente tesi è quello di indagare su quelle misure afflittive che il nostro ordinamento giuridico esclude dall'ambito del diritto penale e del processo penale. Si avrà modo di capire come, spesso, il legislatore preferisca dare una "etichetta" differente rispetto a quella di pena ad alcune sanzioni (rectius: misure) che per la loro carica punitivo-afflittiva godono di tutte le caratteristiche proprie della sanzione penale.
Ciò, invero, con lo scopo di evitare la possibilità di applicare le garanzie convenzionali e costituzionali previste per il reato. Questa attività del legislatore si traduce in una vera e propria frode delle etichette (Etikettenschwindel).

Prima di procedere nello studio delle cd. "pene nascoste", occorre indugiare sullo scopo e sulle funzioni della pena. Grazie a questa disamina, si comprenderà come vi siano misure formalmente escluse dal novero delle misure penali, ma che, invece, possono essere fatte rientrare a pieno titolo nella più ampia nozione di materia penale.

La nozione a cui si fa riferimento è stata elaborata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino proprio per consentire l'applicazione dei principi garantistici previsti per le pene dagli articoli 6 e 7 della Convenzione, anche a sanzioni formalmente amministrative ma sostanzialmente penali. Verranno prese in esame le più importanti pronunce della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, a partire dal leading case Engel e altri c. Paesi Bassi.

Si farà cenno alla giurisprudenza della Corte costituzionale nazionale che, per quanto rileva ai nostri fini, tende oramai - nonostante alcune oscillazioni - ad ampliare i principi garantistici propri del diritto penale, come il divieto di irretroattività sfavorevole, anche alle misure non formalmente penali purché connotate dal carattere della afflittività. Esaminando le pronunce della Corte costituzionale, si proverà a comprendere se esistono o meno dei criteri per poter delineare una "nozione costituzionale di materia penale".

Si indugerà sulla importanza del principio di irretroattività, preso in considerazione da molti autori in dottrina proprio come strumento di discrimine tra penalmente rilevante ed ambiti esclusi. In realtà, come correttamente asserito dai relatori di questo lavoro, Prof. Avv. Vincenzo Mario Domenico D'Ascola e Prof. Avv. Ettore Squillaci, l'irretroattività dovrebbe essere una qualità propria di qualsiasi legge, poiché l'articolo 11 delle disposizioni preliminari al codice civile prevede la regola per cui la legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo.

Si prenderanno in esame le sanzioni amministrative 'punitive' ed il cd. 'diritto amministrativo punitivo'. È proprio in questo settore, delle sanzioni amministrative, che si sono registrati i più grandi passi avanti sia in campo del diritto sovranazionale sia del diritto interno.

Si prenderanno in esame anche le misure di prevenzione, provando a "sconfessare" la loro natura meramente preventiva e confermando, invece, la perfetta sovrapponibilità di queste proprio alla materia penale di cui si tratta.

In conclusione, verranno prospettate soluzioni per evitare di usare strumenti sanzionatori punitivi senza rispettare le garanzie necessarie sia sostanziali sia processuali. Si tenterà di delineare uno statuto minimo incomprimibile di garanzie sostanziali e processuali.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Premessa La scelta della materia oggetto della tesi di laurea è stata basata su istinti e attitudini personali che mi hanno portato a ritenere che la mia strada potesse essere quella del “penalista”, volendo intendere non soltanto il professionista della legge, ma anche la figura del docente universitario. La scelta dell’argomento, invece, è stata basata su inclinazioni personali e dei relatori, i quali fuggono da definizioni prettamente formalistiche, ricercando, al contrario, la vera natura sostanziale degli istituti. Lo scopo precipuo della presente tesi è quello di indagare su quelle misure afflittive che il nostro ordinamento giuridico esclude dall’ambito del diritto penale e del processo penale. Si avrà modo di capire come, spesso, il legislatore preferisca dare una “etichetta” differente rispetto a quella di pena ad alcune sanzioni (rectius: misure) che per la loro carica punitivo-afflittiva godono di tutte le caratteristiche proprie della sanzione penale. Ciò, invero, con lo scopo di evitare la possibilità di applicare le garanzie convenzionali e costituzionali previste per il reato. Questa attività del legislatore si traduce in una vera e propria frode delle etichette (Etikettenschwindel) 1 . 1 Il riferimento è ai rapporti tra pena detentiva e custodia di sicurezza nell’ordinamento tedesco

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Battaglia
  Tipo: Laurea magistrale a ciclo unico
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Reggio Calabria
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Vincenzo Mario Domenico  D’Ascola
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 321

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

corte costituzionale
cedu
sanzione
misure di prevenzione
materia penale
sanzione amministrativa punitiva
sanzione sostanzialmente penale
nozione costituzionale di materia penale
illecito para-penale
engels criteria

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi