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La realtà virtuale e il giornalismo del futuro

Oltre alla realtà virtuale, nessun’altra tecnologia finora ha dimostrato la capacità di rendere presente un utente in un luogo e in un tempo diversi da quello in cui si trova. I testi e gli articoli consultati hanno guidato l’elaborato all’interno di un mondo estremamente fragile e variegato: quello del giornalismo e dei suoi possibili scenari futuri dettati dall’intreccio sempre più eterogeneo coi nuovi media e la nascita del giornalismo esperienziale.

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5 CAPITOLO 1 – Storia ed evoluzione del giornalismo 1.1 Dal giornalismo cartaceo a quello digitale La storia dei giornali online prima dell'avvento del web 2.0 ha avuto una vita relativamente breve, dieci anni ricchi di capovolgimenti, rapide trasformazioni e poche certezze. Già dalla metà degli anni '90 la maggioranza delle redazioni mondiali ha cominciato a stanziare delle risorse per rendere i contenuti disponibili al proprio pubblico in formato digitale (Kawamoto, 2003). Queste trasformazioni hanno portato alla definizione del concetto di giornalismo digitale, un termine nuovo il cui significato è ancora in evoluzione e in merito al quale non esiste ancora nessun accordo che lo definisca in maniera assoluta. Alcuni esperti lo considerano come il semplice riutilizzo dei contenuti da un mezzo tradizionale a un mezzo digitale, altri invece definiscono il giornalismo digitale come la creazione di contenuti progettati specificamente per un mezzo digitale. In seguito, l'entrata nel nuovo millennio ha causato ulteriori mutamenti nel mondo dell'informazione, i lettori stessi sono diventati creatori delle notizie attraverso l'esponenziale diffusione di piattaforme per la creazione di contenuti come blog o social network e, parallelamente, vi è stata una rapida accelerazione nello sviluppo delle tecnologie esperienziali. Quest' ultime non solo hanno trasformato l'utilizzo dell'interfaccia da parte dell'utente, ma hanno anche gettato le basi per lo sviluppo dei supporti esperienziali su scala globale e a vantaggio del settore dell'informazione. L' espansione di questi mezzi la si deve principalmente a Google, che nel 2013 aveva già messo sul mercato dei dispositivi indossabili in grado di offrire una realtà aumentata (Pavlik, 2019). Nonostante il fallimento nel mercato a causa di reazioni sociali avverse e legate a potenziali invasioni della privacy, Google continuò lungo questa strada debuttando con Google Cardboard, un economico dispositivo per la realtà virtuale da indossare sulla testa e utilizzabile anche con lo smartphone. Fenomeni questi che verranno ampiamente analizzati nei capitoli seguenti. Le radici di queste innovazioni, che passo dopo passo hanno favorito il passaggio al giornalismo digitale, sono in un'epoca totalmente diversa da quella contemporanea.

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Informazioni tesi

  Autore: Lorenzo Messina
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Media e Cultura
  Relatore: Federica Pallavicini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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