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Motion Capture e live performance. Dai primi esperimenti a una nuova scena digitale e interattiva

La presente tesi è nata con l’obiettivo di indagare come la tecnologia Motion Capture (MoCap), più comunemente utilizzata in ambito cinematografico e videoludico, possa es-sere utilizzata anche nel mondo della live performance. Si è guardato in particolar modo alle esperienze che di essa si sono fatte nell’ambito del teatro ma si sono colti anche i fondamentali contributi provenienti dal mondo della danza e delle performance di più ampio respiro. L’indagine è stata guidata dalla ricerca di esperienze performative che potessero mostrare come nel tempo la Motion Capture sia stata portata in scena ed esplorata nel suo grande potenziale, quali sfide abbia posto e quali nuovi e inediti panorami abbia aperto. Tuttavia prima di poter arrivare a fare ciò è stato necessario conoscere meglio questa tecnologia e familiarizzare con essa. Per questo motivo il primo capitolo è stato dedicato ad un approfondimento storico-tecnologico necessario per comprendere la sua ragion d’essere, il suo potenziale che ha affascinato gli artisti più intraprendenti, i limiti e le criticità che nel tempo l’hanno caratterizzata e che ne hanno fatto una delle tecnologie meno diffuse nel mondo della live performance ma nonostante ciò anche una delle più interessanti. Si è cercato innanzitutto di ripercorre la storia e l’evoluzione della Motion Capture attraverso i vari ambiti in cui si è sviluppata (dell’intrattenimento, cinematografico, medico e videoludico) questo ha permesso poi di analizzare più nel dettaglio le diverse tecnologie attraverso le quali si è espressa in passato e si esprime oggi. Quindi, senza tralasciare una breve analisi dei sistemi meno utilizzati e più obsoleti, si sono approfondite in modo particolare le tecnologie più recenti, utilizzate e all’avanguardia prendendo in esame i prodotti forniti da alcune delle aziende leader nel settore (Rokoko, Vicon, Xsens). Con il primo capitolo dunque si è cercato di rispondere alla domanda su che cosa è la Motion Capture, e una volta trovata la risposata è stato possibile iniziare ad indagare il panorama delle arti performative alla ricerca delle sue tracce sulla scena.
Il secondo capitolo, fatte una serie di necessarie premesse teoriche circa l’uso della Motion Capture, e della tecnologia in generale, nelle arti performative, parte con l’individuazione, l’esposizione e l’analisi di alcuni tra gli esempi più rilevanti del suo utilizzo nella live performance. Si è voluta seguire una logica temporale partendo dai primi anni '90 e dai primi esperimenti con la MoCap sulla scena live per seguirne il suo sviluppo tecnologico e arrivare ad indagare le esperienze più recenti. Attraverso la selezione di un certo numero di performance e spettacoli si è cercato di fornire una panoramica quanto più completa possibile di come questa tecnologia sia stata e possa ancora oggi essere utilizzata nella live performance. Tra questi esempi alcuni, quelli riguardanti nello specifico l’uso della MoCap nel teatro di prosa, si sono ritenuti particolarmente significativi e sono stati per questo trattati in maniera più approfondita come casi studio. L’analisi ha riguardato l’individuazione della tecnologia MoCap impiegata caso per caso, l’analisi delle motivazioni drammaturgiche circa il suo uso nelle rispettive performance, l’individuazione delle eventuali criticità incontrate e gli obiettivi raggiunti. Il percorso attraverso l’evoluzione tecnologia della Motion Capture mi ha naturalmente condotto ad esaminare, seppure in maniera superficiale non essendo il tema della tesi, i risvolti della sua combinazione con le nuove tecnologie della Realtà Estesa.
La combinazione MoCap-Realtà Estesa è stata ulteriormente approfondita nel terzo ed ultimo capitolo in cui si è voluto ampliare ulteriormente lo sguardo. Qui infatti si è andati oltre l’uso di questa tecnologia durante e per il momento performativo, arrivando a captarne il potenziale in tema di trasmissione della conoscenza della live performance, delle pratiche e della storia delle arti performative. Nel dettaglio nel terzo capitolo si sono volute portare alla luce alcune esperienze in ambito accademico mirate ad utilizzare la Motion Capture e gli ambienti di realtà estesa per promuovere e realizzare una forma di conoscenza incarnata del sapere performativo.

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17 1.2 I sistemi di Motion Capture: tecnologie a confronto. Nel paragrafo precedente si è tentato di tracciare una breve seppur necessaria linea tem- porale per identificare i momenti determinanti nello sviluppo della Motion Capture. Dai primi esperimenti fino ad oggi attorno a questa tecnologia si sono formate e sono cresciute aziende e professionisti che hanno cercato di offrire al mercato prodotti sempre più all’avanguardia, precisi, semplici da utilizzare e che rispondessero a budget e ad esigenze differenti. Oggi abbiamo a disposizione una gamma piuttosto ampia di tecnologie MoCap che lavorano con vari livelli di risoluzione e precisione, e tra questi i sistemi ad alta e altissima risoluzione continuano a risultare i più costosi sul mercato, accessibili quindi solo per un numero ristretto di soggetti interessati; tuttavia, la registrazione di un corpo in movimento e la sua elaborazione in una copia digitale possono seguire due tipi di ap- procci 37 : uno che miri ad una riproduzione quanto più vicina possibile al modello reale, come avviene per il cinema o per la medicina, o al contrario uno che miri ad una riprodu- zione «non necessariamente realistica, quindi asimmetrica, quando [quest]i dati compartecipano alla realizzazione di una performance» 38 , e questo secondo approccio caratterizza soprattutto l’uso della Motion Capture nelle arti performative come la danza o il teatro. Di conse- guenza decidere se utilizzare una tecnologia piuttosto che un’altra e valutare la possibilità di «lavorare in alta o bassa risoluzione […] oggi non rappresentano soltanto scelte di carattere finanziario ma decisioni funzionali alla realizzazione di un progetto artistico o di ricerca»; 39 è importante quindi che chi decide di avviare un progetto che preveda l’uso della Motion Capture conosca quali possibilità il mercato oggi offre e i rispettivi pro e contro di ciascun sistema in termini economici, di risorse necessarie e di possibilità espressive consentite. Come è naturale che sia, non tutte le tecnologie di Motion Capture hanno avuto lo stesso successo e diffusione, e di conseguenza possibilità di crescita e sviluppo, tuttavia, per avere una panoramica quanto più completa possibile, descriveremo qui anche quei sistemi che oggi vengono considerati piuttosto obsoleti o meno efficienti di altri. D’ora in avanti l’analisi prenderà in considerazione solo il loro utilizzo in ambito per- formativo di conseguenza useremo come modello di riferimento per identificare il corpo 37 M.G. Berlangieri, art. cit, pp. 90-91. 38 Ibidem. 39 Ibidem.

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Informazioni tesi

  Autore: Eleonora Lezzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Arti e Scienze dello Spettacolo
  Relatore: Maria Grazia Berlangieri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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Parole chiave

digitale
teatro
tecnologia
spettacolo
motion capture
mocap
live performance
liveness
conoscenza incarnata
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