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La collezione Farnese e il Museo di Capodimonte

Il Museo di Capodimonte è uno dei musei più importanti al mondo, grazie allo splendore dei suoi Appartamenti di Stato e l’importanza delle opere esposte. Il fulcro delle opere esposte è rappresentato dalla collezione Farnese, nata in epoca rinascimentale per volere di Alessandro Farnese, conosciuto con il nome di Paolo III e il nipote “il gran cardinale” Alessandro.
Essi hanno raccolto e commissionato opere d’arte ai più grandi artisti del tempo.
Oggi la collezione annovera capolavori di Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Carracci, Parmigianino e importanti reperti archeologici rinvenuti nelle Terme di Caracalla e altri luoghi romani.
La collezione si è sviluppata tra Roma, Parma e Piacenza.
Oggi si trova a Napoli per ragioni storiche: dopo la morte dell’ultimo duca di Parma e Piacenza, il suo successore Carlo Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, rimase a Parma solo quattro anni.
Dopo che fu incoronato re delle due Sicilie, si trasferì a Napoli portando con sé la collezione Farnese. La costruzione della reggia di Capodimonte è iniziata nel 1738 per volere di Carlo Borbone per esporre la propria collezione. Durante gli anni, la direzione dei lavori fu affidata a diversi architetti, fino a quando i lavori non furono ultimati da Antonio Niccolini negli anni 30 dell’800. Oggi il museo nazionale di Capodimonte si estende su tre livelli.
Partendo dal pian terreno, si trovano servizi per i visitatori e due sale didattiche. Il piano ammezzato è occupato dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, dalla collezione dell’800 Privato e dalla Collezione Mele. Il primo piano è occupato dalla Galleria Farnese, dalla sala n.2 alla sala n.30.
Le opere sono sistemate in base ad un ordine temporale e alla loro provenienza. La galleria Farnese è seguita dagli ambienti dell’Appartamento Reale, la Galleria delle Porcellane, la collezione De Ciccio e l’Armeria farnesiana e borbonica. Il secondo piano ospita la Galleria Napoletana, costituita da circa 44 sale che ospitano dipinti, arazzi e sculture realizzate da artisti di origine napoletana.
Il secondo piano ospita la collezione di arte contemporanea, che prosegue al piano superiore insieme alla Galleria dell’800 e alla galleria fotografica.
Come si è cercato di illustrare in questo lavoro, il Museo di Capodimonte - primo Sito reale dei Borbone di Napoli in città - permette ai visitatori di sperimentare una lettura della storia dell’arte dal Medioevo all’età moderna, classificandosi come uno dei musei più importanti del mondo.

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1 Introduzione La Reggia di Capodimonte, a Napoli, immersa nel verde della foresta, costituisce è stata costruita tra il 1738 e il 1838 sull’omonima collina, che domina l’antico centro storico, il Palazzo, con le collezioni d’arte esposte in ambienti monumentali, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile della Capitale Meridionale. La sua storia è indissolubilmente legata al susseguirsi delle dinastie e della politica napoletana, che vide i Borboni, il dominio francese di Gioacchino Murat, la Restaurazione, il Regno d’Italia sotto i Savoia e, dal 1946, la Repubblica Italiana. Oggi questo spazio è conosciuto come il Museo di Capodimonte e il fulcro delle opere esposte è rappresentato proprio dalla collezione Farnese, una raccolta di opere d’arte realizzata in epoca rinascimentale per volere di Alessandro Farnese (1468-1549), papa con il nome di Paolo III, che, a partire dal 1543, iniziò a raccogliere e commissionare opere d’arte ai più grandi artisti del tempo. Sviluppata tra Roma, Parma e Piacenza, gran parte della collezione fu trasferita, per ragioni storiche, a Napoli nella prima metà del XVIII secolo. La Reggia di Capodimonte è stata, infatti, sin dalla sua fondazione, sede di prestigiose collezioni e residenza principesca, ed è oggi tra i più ricchi musei italiani, per l’importanza delle sue opere e lo splendore dei suoi Appartamenti di Stato. Costruito su progetto dell’architetto e ingegnere militare Giovanni Antonio Medrano, denominato “Major Regius Praefectus Mathematicis Regni Neapolitani”, con la collaborazione dell’architetto romano Antonio Canevari, il vasto Palazzo costituisce il culmine di centoventiquattro ettari di riserva di caccia. Per il Palazzo, Medrano concepì un progetto monumentale a pianta rettangolare (170 metri di lunghezza e 87 metri di lato minore), con due ali sporgenti e perpendicolari e tre cortili centrali. Le imponenti facciate, alte più di trenta metri, intonacate e colorate di un bel rosso ocra, sono scandite da un gigantesco ordine di fasci di lesene doriche in piperno grigio, disposte su un alto basamento. Grandi sfere di pietra armonizzano il basso attico che nasconde il tetto, alleggerendo il rigore dell’allineamento architettonico. Tre ampie cisterne sotto i cortili permettevano l’approvvigionamento dell’acqua.

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Informazioni tesi

  Autore: Donatella Lo Rosso
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2023-24
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Lingua e Cultura Italiana
  Corso: Lingua e cultura italiana
  Relatore: Cecilia Vicentini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 109

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Parole chiave

museo di capodimonte
tesi storia dell'arte moderna
galleria farnese
borbone
collezione farnese

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