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L'influenza degli aspetti psicologici nella sindrome femoro-rotulea (PFPS): una revisione narrativa della letteratura

Obiettivo: evidenziare le più recenti evidenze scientifiche sul ruolo e sul trattamento degli aspetti psicologici nella sindrome femoro-rotulea (PFPS), con una revisione narrativa della letteratura.
Background: l’eziopatogenesi della PFPS è multifattoriale in quanto dipende da molteplici fattori: anatomici, biomeccanici, biologici e psicologici. La diagnosi è aspecifica e viene confermata quando tutte le altre diagnosi differenziali sono escluse. Il trattamento è di tipo conservativo e si ricorre raramente all’intervento chirurgico. Nonostante un trattamento basato sull’evidenza la maggior parte di questi pazienti sviluppa un dolore cronico e i fattori psicologici contribuiscono al persistere del dolore e della disabilità.
Materiali e metodi: la ricerca è stata condotta su 4 banche dati online (PubMed, PEDro, Cochrane Library, CINAHL Complete) includendo qualsiasi tipologia di studio (Review, Studi sperimentali, Studi osservazionali) che rispondeva al quesito clinico. Sono stati esclusi gli studi che consideravano i pazienti trattati chirurgicamente e con oltre 10 anni dalla data di pubblicazione.
Risultati: gli studi evidenziano un aumento dell’ansia, della depressione, della kinesiofobia e del catastrofismo nei pazienti con PFPS. L’educazione del paziente sulla gestione e comprensione della patologia, andando a ridurre gli aspetti psicologici, si è dimostrata utile, in associazione con il trattamento convenzionale, al fine di ottenere miglioramenti maggiori sul dolore e sulla funzione.
Discussione/Conclusioni: l’educazione dei pazienti con PFPS è ritenuta importante per ridurre gli aspetti psicologici ed aumentare l’autoefficacia e l’aderenza ai trattamenti riabilitativi. L’educazione del paziente deve essere inserita all’interno del piano di trattamento convenzionale della PFPS. Vista la scarsità di studi randomizzati sull’argomento, si vuole spronare la comunità scientifica per ulteriori RCT che valutano l’approccio educativo più efficace.

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1 1. INTRODUZIONE 1.1 Motivazione e obiettivo della tesi La motivazione nella scelta di questo argomento risiede nel fatto che la sindrome femoro-rotulea è molto frequente, e molti colleghi, amici e anche parenti (nello specifico mio padre) ne sono affetti. La curiosità nell’approfondire questa patologia è stata la motivazione principale nella scelta di questo argomento. La sindrome femoro-rotulea è una delle condizioni ortopediche più frequenti in quanto rappresenta circa il 30% nelle donne e il 20% negli uomini della totalità dei disturbi ortopedici a carico del ginocchio (Neumann, 2010). La maggiore incidenza nelle donne è riconducibile a fattori anatomici (una pelvi più ampia rispetto agli uomini, e quindi, un maggior valgismo fisiologico del ginocchio) e fattori sociali come indossare scarpe col tacco alto e sedersi con le gambe incrociate in adduzione (Sanchis-Alfonso, 2014). Colpisce più frequentemente i soggetti giovani e gli sportivi ma molto spesso si diagnostica anche in soggetti sedentari. In genere, queste persone lamentano un dolore peripatellare e/o retropatellare che si manifesta in attività come salire o scendere le scale, la corsa, l’accovacciarsi e dopo il mantenimento della posizione seduta con le ginocchia flesse per un tempo prolungato (Lack et al., 2018). La diagnosi viene fatta considerando questi sintomi, dopo l’esclusione di altre patologie a carico del ginocchio che potrebbero causare un dolore anteriore al ginocchio (van der Heijden et al., 2015). Diversi fattori sono stati implicati nell’eziologia della sindrome femoro-rotulea: fattori locali (meccanica dell’articolazione femoro-rotulea e dei tessuti circostanti), prossimali (meccanica dell’anca, del bacino e del tronco) e distali (meccanica del piede e della caviglia) (van der Heijden et al., 2015). Altri fattori associati alla sindrome femoro-rotulea sono una ridotta flessibilità dei muscoli degli arti inferiori, una debolezza dei muscoli abduttori/rotatori esterni dell’anca e del muscolo quadricipite.

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Capobianco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Fisioterapia
  Relatore: Corrado Forni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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Parole chiave

sindrome femoro-rotulea
patellofemoral pain syndrome
dolore anteriore di ginocchio
anterior knee pain
aspetti psicologici nella sindrome femoro rotulea
kinesiophobia
paura del movimento
catastrophizing
catastrofizzazione
pfps

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