Le politiche attive tra Stato e regioni. Analisi dei bilanci previsionali regionali 2018 e 2019
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1 INTRODUZIONE Negli anni della crisi economica globale, con una crescita della produttività ancora stagnante e l’economia in lenta ripresa, le politiche attive per il lavoro rappresentano uno dei principali strumenti per consentire l’ingresso e il reinserimento nel mercato del lavoro della popolazione disoccupata e inattiva. Il mercato del lavoro, infatti, diventa sempre più mutevole e flessibile e, per fronteggiarlo, occorre facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; puntare sulla formazione e sulla riqualificazione; supportare i lavoratori nei percorsi di carriera che, purtroppo, diventano sempre più frammentari e discontinui. Nonostante sia da tempo unanimemente condivisa la necessità di un pieno rilancio del sistema delle politiche attive, ancora oggi il nostro Paese stenta ad affrontare risolutivamente una serie di criticità. Tra tutte, preoccupa in particolare l’elevata percentuale dei disoccupati di lungo periodo, che rappresentano ben il 59% di tutti quelli degli stati membri dell’Ocse, nonché il grave divario di genere, che si contraddistingue per numeri decisamente scoraggianti: nel 2017, il tasso di occupazione delle donne in età lavorativa si è attestato al di sotto di circa 20 punti percentuali rispetto a quello degli uomini. Non solo: anche l’occupazione giovanile non è ancora risalita dalla crisi e le basse qualifiche e competenze della forza lavoro causano dequalificazione e frenano la produttività 1 . Inoltre, il compiuto inquadramento dello stato di salute del sistema di politiche attive italiano non può prescindere dall’esame di alcune questioni culturali, che contrappongono dei veri e propri ostacoli alla prospettiva di sviluppo e ammodernamento del nostro mercato del lavoro 2 . Recenti dati Eurostat, infatti, mostrano come in Italia l’82% della popolazione ricorra ancora a parenti e amici come canale principale per la ricerca del lavoro. Si tratta di un dato culturale importante, che mostra come in Italia si fatichi a sviluppare una cultura dei servizi per il lavoro. 1 Comitato Occupazione, Lavoro e Affari Sociali dell’OCSE, Rafforzare le politiche attive del lavoro in Italia, 2019. 2 In questo senso, Seghezzi F., Tiraboschi M., La falsa promessa delle vecchie politiche attive, in Bollettino ADAPT, 2018, n. 5.
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Assunta Lonetti |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master di II Livello in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale |
Anno: | 2018 |
Docente/Relatore: | Antonio Foccillo |
Istituito da: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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